Una volta i più gettonati erano (in ordine sparso) cagnolino, pulcinella, pagliaccio, damina oppure cowboy; oggi invece tra i bimbi vanno per la maggiore i travestimenti dei personaggi dei cartoni animati più amati.
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Quello che non è cambiato è che, ieri come oggi, i bimbi non vedono l’ora di ritrovarsi mascherati e divertirsi tutti insieme. Silvia Longoni, direttore artistico del Kikolle Lab, (spazio polifunzionale dedicato ai bambini nel cuore di Milano) svela trucchi e segreti per organizzare una festa di Carnevale a casa propria: tema, travestimenti, giochi e organizzazione del baby party non avranno più segreti.
Festa a tema: sì o no?
Il primo dilemma davanti a cui ci si potrebbe trovare è se dare un tema o meno alla festa di Carnevale e, in caso positivo, quale scegliere. Silvia Longoni, che nasce come educatrice, consiglia di optare per la prima scelta: «Scegliere un tema è, innanzitutto un aiuto per i genitori per la scelta del travestimento dei propri bambini. Indubbiamente bisogna tentare di ascoltare i desideri dei piccoli, ma agevola nell’acquisto o nella realizzazione del costume».
«Un altro aspetto di cui tener conto, è che riduce le differenze tra chi ha un costume particolarmente fantasioso ed elaborato – perché magari ha una mamma o un papà particolarmente creativo che ha realizzato un travestimento molto curato – e chi, invece, ne ha uno meno fantasioso».
Quale tema scegliere
«Il consiglio che do sempre, spiega l’educatrice, è di scegliere un tema che vada bene sia per maschietti che femminucce. Quindi, non “La Sirenetta”, ma “In fondo al mare” oppure “cavalieri e principesse” e non “la festa delle principesse”. Anche se poi i bambini non vedono l’ora di trasformarsi nel loro eroe preferito tratto da un libro o dai cartoni animati, scegliere un tema neutro – come ad esempio “la fattoria” – è un modo per stimolare e far lavorare la fantasia dei piccoli».
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Tutti travestiti, grandi compresi
A Carnevale ogni scherzo vale, anche vedere la mamma ed il papà travestiti. Come spiega la direttrice artistica del Kikolle Lab «i bambini si divertono a vedere gli adulti in una versione buffa e che si prestano al gioco: contribuisce a far respirare loro un’atmosfera ancora più divertente. Non serve un travestimento particolarmente elaborato, basta anche solo qualche piccolo accessorio per rendere la festa più simpatica».
La gestione del pomeriggio
Ultimamente vengono coinvolti spesso degli animatori per le feste di compleanno dei bimbi, ma non è detto che sia necessario e che in alternativa sia necessario trasformarsi in animatori e organizzare giochi degni di “Giochi senza Frontiere”: «Sopra i sette-otto anni volendo i bambini possono anche gestirsi da soli, senza giochi organizzati per tutto il pomeriggio, ma alternando momenti organizzati come la merenda, con altri più liberi. Bisogna, però, avere in ogni caso delle linee guida e delle tempistiche bene in mente, perché il carnevale eccita i bambini moltissimo già di per sé, entrano molto nel personaggio che impersonano. Di sicuro un momento di gioco libero in cui confrontarsi con i propri amici è molto apprezzato, ma prolungarlo per tutto il pomeriggio poterebbe al caos totale».
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Gioco libero, merenda e laboratorio
Un’ipotetica suddivisone del pomeriggio potrebbe essere, secondo Silvia Longoni, la seguente: «All’inizio si può lasciare un momento di sfogo, magari facendoli ballare e muovere. Dopo circa quaranta – sessanta minuti si può passare ad un momento calante, in cui fargli fare merenda intermezzando la festa e lasciando il tempo ai bambini che hanno bisogno di tempo di ambientarsi. In seguito si può pensare ad uno spettacolino se c’è l’animatore oppure magari un laboratorio fai da te – come decorare la propria mascherina – per tenerli impegnati».
Buffet o merenda placè?
Ad una festa non può mancare qualche prelibatezza, ma è meglio optare per un buffet o spezzare la festa con un momento merenda?
Secondo il direttore artistico del Kikolle Lab «se c’è un animatore si può anche pensare di allestire un buffet, perché i bambini verranno intrattenuti e non saranno catalizzati solo dal cibo.
Se, invece, non è presente, meglio prevedere un momento specifico in cui mangiare, lasciando solo le bevande a disposizione sin dall’inizio».
Come decorare casa e tavola
Carnevale è la festa dei colori, che non possono mancare neanche in casa. Allestire la casa e la tavola per la festa è inoltre un ottimo modo per coinvolgere i piccoli nell’organizzazione della festa di Carnevale a casa.
Come spiega l’esperta: «Questa è la parte più divertente per chi invita, i bambini sono emozionatissimi quando ospitano gli amici nella propria casa. Si possono coinvolgere - già a partire dai quattro anni, facendoli sentire protagonisti - nella scelta dei colori di piattini e bicchieri, coinvolgendoli nell’acquisto, oppure ci si può far aiutare nel predisporre un kit di benvenuto per ogni invitato».
Per quanto riguarda la casa, invece, Silvia Longoni consiglia di appendere festoni, ma soprattutto i palloncini alla parete: «Non bisogna mai lasciare i palloncini a terra, non tutti i bambini li amano, anzi, molto ne sono terrorizzati. Vederli a terra potrebbe agitarli, c’è chi li scoppia e chi si spaventa allo scoppio del palloncino».
Coriandoli e trombette: armi a doppio taglio
Accessori immancabili del Carnevale sono le trombette e i coriandoli, ma sono anche gli elementi più rischiosi per l’incolumità dei padroni di casa. Anche in questo caso la direttrice artistica del Kikolle Lab ha un consiglio: «Meglio far apparire le trombette alla fine della festa, perché altrimenti si genera il caos, con i bambini che continuano a suonare, facendo agitare anche gli altri bimbi», oltre a distruggere i timpani dei grandi, ma questa è un’altra storia.
I coriandoli sono divertentissimi, ma se sparsi per casa diventeranno un elemento di arredo che sbucherà fuori dagli angoli più nascosti almeno fino a ferragosto: «Si può trovare una scusa divertente – ad esempio la nostra mascotte del Kikolle Lab è allergica – per specificare già nell’invito che non è opportuno portare con sé i coriandoli.
In questo modo si agisce direttamente sul genitore. Nessun problema, invece, per le stelle filanti».
Il kit di benvenuto
Al contrario dei compleanni, suggerisce Silvia Longoni, sarebbe carino prevedere un kit di benvenuto, più che un regalino finale: «Bastano delle stelle filanti e una mascherina da decorare anche e soprattutto per motivare la festa di Carnevale a casa, in particolare per i più piccoli: il nesso tra compleanno e festa è chiaro, mentre è più difficile capire perché si fa una festa a febbraio».