Filastrocche e poesie d'autore per la festa della mamma
Volete festeggiare al meglio il giorno della festa della mamma? Ecco le poesie d'autore e le filastrocche più belle da dedicare alla mamma.
E non ti lasciare sfuggire anche gli aforismi per la mamma!
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Poesie dedicate alla mamma
Ecco le più belle poesie d'autore per la festa della mamma. Scegli quella che più ti emoziona e dedicala alla tua mamma!
"La mamma", di Roberto Piumini
Due braccia che m'abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma è questo per me
e molto altro ancora:
la mamma è una dolcissima signora.
"Mamma, mammina", di A. Staltari
Filastrocca della mamma
nel tuo cuor brilla una fiamma
grande come il sole in cielo
e l'amor di un bimbo sincero.
Mamma mammina
sei dolce
sei carina
quando abbracci il tuo piccino
e lo culli pian pianino
quando ascolti con pazienza
e di sorrisi non resti mai senza.
Mamma mammina con la pace e l'allegria sei la gioia più grande che ci sia!
Giro, giro tondo, auguri a tutte le mamme del mondo.
"W la mamma", da "Le Stagioni", ed. Leonardo
Viva la mamma quando al mattino
mi sveglia sempre con un bacino
viva la mamma quando la sera
rende chiara la notte nera.
I brutti sogni sono scacciati
dai suoi abbracci tanto amati.
Viva la mia cara dolce mammina
e per la festa che s'avvicina
il mio regalo è il ritornello
'Viva la mamma che fa il mondo bello'.
"Auguri mamma", di E. Ottaviani
Se io fossi, mamma, un uccellino
Che vola nel cielo profondo
Vorrei offrirti il mio canto
più dolce, soave, giocondo.
Se io fossi, mamma, una stella
Che brilla nel bruno firmamento
Con more e baci a cento a cento.
Ma essendo solo un bambino
E non avendo che il cuore,
ti voglio stare vicino
per dirti tutto il mio amore.
"L'isola sicura", da "Raccogli idee", ed.Tresei scuola
Se di notte hai un po' di paura
c'è sempre un'isola che è sicura.
Se il male ti tiene sveglio
vai nell'isola e stai già meglio.
e al mattino presto ti desti
a ruzzolar nell'isola resti.
Se nel cielo balena un lampo,
vai nell'isola e trovi scampo.
Per tutti i bimbi alti una spanna
isola grande è il lettone della mamma.
"Alla mamma", di Roberto Fontana
Con due sillabe soltanto
posso avere il mondo in mano
quando è sera e mi racconti
una fiaba sul divano.
E se il mattino con un bacio
mi risvegli dalla nanna, tutto è più dolce
con te, mamma.
"Alla mamma", da "Raccogli idee", ed. Tresei scuola
Oh, mamma scusami
se mi confondo perché è da poco che sono al mondo!
Accetta questi fiori che oggi ti dono
con la promessa di essere buono.
"La mamma", di Rosa Agazzi
Quando mi sveglio
ogni mattina sai tu chi vedo?
La mia mammina.
China, ridente sopra il lettino dice:
'C'è ancora il mio bambino?
Non t'han rapito i sogni d'oro?
Resta alla mamma il suo tesoro?
Rido, io allora dico:
'Sì, sì sempre con mamma io resto qui!'
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Poesie per la festa della mamma
"Mamma", di Renzo Pezzani
La casa senza mamma
è un fuoco senza fiamma,
un prato senza viole,
un cielo senza sole.
Dove la mamma c'è
il bimbo è un piccol re,
la bimba reginella,
la casa è tanto bella.
"La parola più bella", di Marino Moretti
Mamma. Nessuna parola è più bella.
La prima che si impara,
la prima che si capisce e che s'ama.
La prima di una lunga serie di parole
con cui s'è risposto alle infinite,
alle amorose, timorose domande
della maternità.
E anche se diventassimo vecchi,
come chiameremmo la mamma
più vecchia di noi?
Mamma.
Non c'è un altro nome.
"Festa della Mamma", di Stephen Littleword
Per la tua festa dolce mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino
ho colorato il disegno più speciale
ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita,
sei tu, mamma!
Auguri, è la tua festa!
"Ti voglio bene", di Luigi Santucci
Ti voglio bene, mamma… come il mare!
Non basta: come il cielo!
No, più ancora.
Mamma, ci penso già quasi da un'ora,
eppure quel nome non lo so trovare.
So che quando torno dalla scuola
i gradini li faccio a rompicollo,
per l'impazienza di saltarti al collo
e il cuoricino, puf, mi balza in gola.
Ti voglio bene quando sei vicina
e quando non ci sei: quando mi abbracci.
Ti voglio bene anche se mi fai gli occhiacci.
Ti voglio bene sempre, sai, mammina?
"Ti voglio tanto bene", di Laurent Schwarz
Ho pregato un poeta
di farmi una poesia
con molti auguri per te,
mammina mia;
ma il poeta ha risposto
che il verso non gli viene;
così ti dico solo:
ti voglio bene!
"La tua mamma", di Angiolo Silvio Novaro
La tua mamma vien ridendo,
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca ai tuoi piedi
con in mezzo, ritto, un fiore:
ma tu dormi e non lo vedi.
"Alla mamma", di Luisa Nason
Mamma, per la tua festa
io ti offro una cesta
di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cuscino di fiori,
su cui posare la testa
quando sei stanca,
un cuore tanto piccino
e un amore grande così,
mamma, per questo dì.
Festa per la mamma, da 'Giocare per crescere', CETEM
Mamma, per la tua festa
avevo preparato un fiore di cartapesta:
gambo verde, petali rosa
vedessi mamma che bella rosa!
Ma per la strada il fiore è caduto,
o forse sull'autobus l'ho perduto.
Che pasticcio, mammina mia,
avevo imparato la poesia:
la poesia non la so più,
ora che faccio, dimmelo tu.
Posso offrirti un altro fiore
quello che nasce nel mio cuore.
Posso dirti un'altra poesia:
Ti voglio bene, mammina mia.
"Che cos'è una mamma", di Francesco Pastonchi
Una mamma è come un albero
grande
che tutti i suoi frutti ti dà;
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti dà il frutto, il fiore, la foglia;
per te tutto si spoglia;
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero
grande.
Una mamma è come il mare,
non c'è tesoro che non nasconda
continuamente l'onda
ti culla
e ti viene a baciare.
Una mamma è come il mare.
"Fiori per la mamma", di Dina Rebucci
Io raccolgo roselline,
tu ranuncoli dorati
tu narcisi e pratoline
sulle rive e in mezzo ai prati.
Oh mammina, tanti fiori
Raccogliamo, sai perché?
Per l'aroma, pei colori?
Per donarli tutti a te.
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Poesie d'autore per la festa della mamma
"La mamma", di Ada Negri
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola.
"Le Mani della Madre", di Rainer Maria Rilke
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
"La madre", di Victor Hugo
La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.
"A mia madre", di Edmondo De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
"La madre", di Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
"Supplica a mia Madre", di Pierpaolo Pasolini
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.
Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
Dal 'Paradiso' de "La divina Commedia", di Dante Alighieri
Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti si', che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz'ali.
"A mia madre", di Eugenio Montale
Ora che il coro delle coturnici
ti blandisce nel sonno eterno, rotta
felice schiera in fuga verso i clivi
vendemmiati del Mesco, or che la lotta
dei viventi più infuria, se tu cedi
come un'ombra la spoglia
(e non è un'ombra,
o gentile, non è ciò che tu credi)
chi ti proteggerà? La strada sgombra
non è una via, solo due mani, un volto,
quelle mani, quel volto, il gesto d'una
vita che non è un'altra ma se stessa,
solo questo ti pone nell'eliso
folto d'anime e voci in cui tu vivi;
e la domanda che tu lasci è anch'essa
un gesto tuo, all'ombra delle croci.
"Lettera alla Madre", di Salvatore Quasimodo
Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che
portavano mandorle
e arance, alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze, di sale,
d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte
sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater.
"Preghiera alla madre", di Umberto Saba
Madre che ho fatto
soffrire
(cantava un merlo alla finestra, il giorno
abbassava, sì acuta era la pena
che morte a entrambi io mi invocavo)
madre
ieri in tomba obliata, oggi rinata
presenza,
che dal fondo dilaga quasi vena
d' acqua, cui dura forza reprimeva,
e una mano le toglie abile o incauta
l'impedimento;
presaga gioia io sento
il tuo ritorno, madre mia che ho fatto,
come un buon figlio amoroso, soffrire.
Pacificata in me ripeti antichi
moniti vani. E il tuo soggiorno un verde
giardino io penso, ove con te riprendere
può a conversare l' anima fanciulla,
inebriatasi del tuo mesto viso,
sì che l' ali vi perda come al lume
una farfalla. È un sogno
un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere
vorrei dove sei giunta, entrare dove
tu sei entrata
— ho tanta
gioia e tanta stanchezza! —
farmi, o madre,
come una macchia della terra nata,
che in sé la terra riassorbe ed annulla.
Filastrocche per la mamma corte
"Fiori per la mamma" di D. A. Rebucci
Io raccolgo roselline,
tu ranuncoli dorati
tu narcisi e pratoline
sulle rive e in mezzo ai prati.
Oh mammina, tanti fiori
raccogliamo, sai perché?
Per l'aroma? Pei colori?
Per donarli tutti a te.
"Per la festa della mamma" di L. Schwarz
Ho pregato un poeta
di farmi una poesia
con tanti auguri per te,
mammina mia;
ma il poeta ha risposto
che il verso non gli viene;
così ti dico solo:
Ti voglio tanto bene!
"La mamma" di A. Negri
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola.
"A mia madre" di E. De Amicis
Io sento dal profondo
Un'esile voce chiamarmi
Le viscere mie palpitanti
Trasalgono in sussulti
Che sono i tuoi baci i tuoi pianti
Tu sei l'ignoto
E formo il tuo cor col mio cuore.
Filastrocche per la mamma in rima
"Per la mamma"
Quando mangio una caramella
mi viene in mente che sei bella.
Quando la campanella suona
mi ricordo che sei buona.
Quando annuso una rosa
penso a te che sei generosa.
Quando gioco in cortile
penso a quanto sei gentile.
Quando vedo una talpa che scava
mi ricordo che sei brava.
Quando non faccio niente
immagino te che sei sorridente.
Oggi mamma è la tua festa
e da dirti cosa mi resta?
Di bene te ne voglio un mare
senza te non posso stare!
"Filastrocca per la mamma" di G. Bordi
Filastrocca della mamma
che cancella ogni mio dramma,
ha per me il consiglio giusto,
mi fa ridere di gusto.
Lei soddisfa i miei bisogni,
nutre me con i miei sogni;
lascia indietro la carriera
per dar luce alla mia sera.
Poi mi cura ogni ferita,
rende lieve ogni salita;
mi fa crescere più forte
tiene aperte le sue porte.
Se la vita si fa dura,
se la notte si fa scura,
lei andrà fino al paradiso
e mi accenderà un sorriso.
"Mamma che Mamma" di J. Restano
Mamma che cuore,
Mamma che amore!
Mamma che bella:
sei la mia stella!
Mamma che amica,
Mamma: stordita?
Mamma che gioca,
Mamma che cuoca!
Mamma che sgomma,
Mamma che dramma!
Mamma che sonno,
Mamma che affanno!
È chiaro, insomma:
Mamma che… Mamma!
"Alla mamma mia", di L. Nason
Mamma, per la tua festa
io ti offro
una cesta di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cestino di fiori
su cui posare la testa
quando sei stanca;
una fontana di perle lucenti
olor della luna,
una ghirlanda di rose
e una montagna
di cose gentili
un cuore tanto piccino
e un amore grande così:
mamma per questo dì.
Filastrocca e podcast per la festa della mamma di Mimmo Mòllica
Mia cara mamma,
oggi un dolce pensiero si ridesta,
è dieci maggio, oggi è la tua festa
e voglio dirti un grazie sconfinato
per tutto ciò che hai fatto e che m'hai dato.
Tu m'hai insegnato a tenerci per mano,
a fare i primi passi, piano piano,
il primo bacio vero e il vero amore,
mi hai consegnato le chiavi del cuore.
Tu mi hai insegnato la via del coraggio,
con te ho imparato il senso del mio viaggio,
tu sei poesia e racconto, mio paesaggio,
tu sei la mia capanna e il mio villaggio.
Mi hai regalato i miei giorni felici,
m'hai fatto il dono delle mie radici,
tu m'hai insegnato le prime vocali
e per volare, poi, mi hai fatto le ali;
hai dato le risposte ai miei bisogni
e per sognare, poi, mi hai fatto i sogni.
Tu che mi hai fatto diventare grande,
mille risposte alle mille domande:
io ti chiedevo "mammina, perché?"
e tu paziente sempre lì con me.
Tu panacea di tutte le ferite,
con un bacetto erano già guarite,
tu la mia sveglia, tu la mia infermiera,
tu la mia amica, la mia consigliera,
tu la mia fata, mia guardarobiera,
tu la mia estate, la mia primavera.
Ora son grande, ma tu dimmi perché
io sento sempre il bisogno di te?
Del mio camino acceso sei la fiamma,
sai far di tutto, tu sei la mia mamma.
Per me sei tutto, tu sei la mia mamma.
Mimmo Mòllica ©
Filastrocche per la mamma di Gianni Rodari
"Mi ha fatto la mia mamma", di Gianni Rodari
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov'è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov'è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!
"Per la mamma", di Gianni Rodari
Filastrocca delle parole
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena
con dentro "la luna" e "la balena".
Ma le più belle che ho nel cuore
le sento battere: "mamma", "amore".
Per la Festa della Mamma
leggi questo telegramma
scritto con sincerità
dai noi figli e da papà.
«Tua festa odierna prego gradire
auguri et baci a non finire.
A signoria vostra
da parte nostra
rallegramenti
et sentimenti
di amore vero,
grande e sincero».
Stop
Anzi rileggo
e mi correggo:
«Illimitata affettuosità
da figli, nonni e da papà,
nonché gattino et canarino,
che dalla gabbia si è liberato
ed est volato,
ma per tua festa è ritornato.
Destinataria, cioè ricevente,
pregasi leggere urgentemente».
Stop
«Seguono baci su guancia destra
dalla maestra,
sulla sinistra
poi si registra
un bacio immenso,
profondo e intenso,
davvero grosso
dal pesce rosso,
che appena alzato
oggi ha parlato.
Ha fatto un salto come i canguri
e ha detto "auguri
per vostra mamma",
via telegramma».
«Ma innanzitutto,
cara mammina,
grazie di tutto,
per tutto quello
che tu ci hai dato,
che ci hai insegnato
per diventare delle persone
gentili e buone.
Grazie davvero.
Auguri mamma,
un grazie sincero».
Mimmo Mòllica
Filastrocca per la festa della mamma
Mamma mia,
sei dolce come il miele,
sei il tesoro più prezioso,
sei il mio sole nel cielo.
Oggi ti festeggio con tanto amore,
Perché sei speciale, per sempre e ancora!
Mamma mia,
con te il mondo è più bello,
Sei l'angelo custode che mi tiene sotto il suo mantello.
Sorridi sempre, anche quando piove,
Grazie per ogni momento,
per ogni tuo gesto d'amore.
Mamma dolce, mamma cara,
Il tuo sorriso è la mia luce più chiara.
Oggi ti festeggio con gioia e con allegria,
Perché sei la mia stella guida, la mia eterna magia!
Mamma mia, mamma bella,
Per esprimerti il bene che ti voglio
Oggi ti celebro con affetto e con orgoglio.
Filastrocca divertente per la mamma
Super mamma!
Con il tuo grembiule sei sempre in azione.
Cucini, pulisci e ti occupi di noi con amore.
Con le tue storie ci fai sorridere,
Con un bacio ci guarisci ogni male,
sei come una maga dal cuore speciale.
Non c'è avventura che non affronti per noi,
perché mamma tu sei il nostro supereroe!
Sei la nostra regina, la nostra stella brillante,
e questa festa è solo per te,
per ringraziarti del tuo amore vibrante!
Revisionato da Nicoletta Vuodi