La Befana è la vecchina generosa del fantastico mondo dei bambini. Viaggia su una scopa volante, scende giù dal camino, porta doni ai bimbi buoni e ai monelli porta il carbone.
La «Filastrocca della Befana» di Mimmo Mòllica, filastrocca dedicata alla simpatica vecchina che viaggia su una scopa nel cielo, vuole essere un'esortazione a vivere l'epifania nel migliore dei modi, anche in questo periodo strano contraddistinto dall'emergenza sanitaria. L'autore spiega che la Befana è una fata in pensione, e non una strega.
L'Epifania porta via tutte le feste, lasciando spazio ad un nuovo inizio. Il termine epifania deriva dal greco ed indica nel mondo occidentale la prima manifestazione di Gesù al mondo. La festa ricorda la venuta e l'adorazione dei Re Magi, celebrando così la rivelazione di Gesù al mondo pagano.
«Filastrocca della Befana»
Capodanno si allontana
ed arriva la Befana,
mette doni e regalini
nella calza dei bambini.
Ecco, guarda, sta arrivando,
su che cosa sta volando?
Ha una scopa per volare
che sa alzarsi ed atterrare.
È una scopa eccezionale
che nell'aria scende e sale,
sterza, svolta, corre e frena,
con la cesta piena piena
di giocattoli e carbone,
con un gran fazzolettone
e una cesta di bambù,
in picchiata da lassù.
La Befana è già arrivata
con la gonna rattoppata,
il grembiule e i calzettoni
e un bel paio di scarponi,
una sciarpa contro il vento
annodata sotto il mento.
Per il freddo, sulle spalle
porta sempre un grande scialle,
che svolazza ai quattro venti
e sorride senza denti.
Dentro un sacco porta doni
per i bimbi bravi e buoni,
per il bimbo lazzarone,
per severa punizione,
porta solo del carbone,
ma è soltanto tradizione,
pure ai bimbi monellini
porterà dei regalini,
sul cuscino fa cascare
dei bei sogni da sognare.
E così tutto si spiega,
perché lei non è una strega,
è una magica vecchina
generosa, poverina,
porta doni e dei regali,
non è lei strega dei mali,
ma piuttosto una persona
ben gentile, dolce e buona
che vuol bene tanto ai bambini,
pure a quelli birichini
e per lei dopo Natale
portar doni è naturale.
Dopo torna in gran segreto
al rifugio suo discreto,
toglie gonna e calzettoni,
e la sua cesta dei doni
la ripone in cassaforte,
quindi chiude le sue porte,
pensa all'anno da venire,
buonanotte, e va a dormire.
E così l'Epifania
ogni festa porta via.
Mimmo Mòllica ©