Come spiegare la Befana ai bambini
"L'Epifania, tutte le feste porta via". Proprio così, l'arrivo della signora sulla sua magica scopa è lì a ricordarci che le vacanze sono ormai finite e che è tempo di riprendere la quotidianità, ma per i più piccini si tratta di un altro momento magico legato ad una figura del regno della fantasia, la Befana. Ma com'è nata questa festa e come spiegare la Befana ai bambini?
Befana, storia della festa
"Il giorno dell'Epifania o festa della Befana, esattamente come il giorno di Natale, è una festività dove elementi religiosi e pagani sono fortemente intrecciati. Dal punto di vista religioso, è un giorno molto importante perché si commemora la rivelazione di Gesù bambino quale Messia al mondo pagano, rappresentato simbolicamente dai Re Magi", spiega il Professore Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia Generale e Sociale dell'Università degli Studi di Milano Bicocca.
"La figura della Befana nasce successivamente: l'etimologia stessa del nome di questa creatura di fantasia richiama l'Epifania stessa, una parola che deriva dalla preposizione greca ἐπί (epì) e il verbo φαίνω (annunciare, rendere noto, comparire mostrarsi, fare luce)".
"La figura della signora anziana sulla scopa ha invece radici nella fascinazione del mondo magico delle streghe, ma in questo caso si tratta appunto di una strega buona, un po' particolare magari, che non è sposata ed è molto anziana. Il suo compito è quello di premiare i bambini buoni con dolcetti e regalini, e punire quelli meno buoni portando loro del carbone".
Come spiegare la festa della Befana ai bambini
Essendo una festa, frutto di elementi pagani e cristiani insieme, per raccontarla ai bambini e spiegare come nasce, che cosa si festeggia e che significato ha, si deve prima di tutto capire quale delle due componenti si vuole soprattutto far comprendere al bambino, se quella religiosa o piuttosto quella di semplice intrattenimento: "I genitori potrebbero dire ai bambini che il giorno dell'Epifania è successa una cosa importante per tutto il mondo.
A Natale è nato un bambino che per una parte delle persone ha un significato molto particolare e che il giorno dell'Epifania si è presentato per essere conosciuto. I genitori cristiani a questo punto potrebbero aggiungere che questo è successo perché è il Messia, il figlio di Dio".
Se si vuole semplicemente spiegare la dimensione ludica e di festa senza legami con il trascendente, "Il modo migliore per raccontarla è sottolineando l'aspetto folkloristico, senza legarla all'aspetto religioso".
Si potrebbe quindi spiegare ai piccoli che dopo Babbo Natale anche una cara signora anziana, un po' scorbutica ma buona di cuore, passa a cavallo di una scopa la notte dell'Epifania a portare dei dolcetti. Possiamo anche aggiungere che tra lei e Babbo Natale c'è un rapporto di amicizia: per avvalorare le nostre tesi, si può ascoltare insieme la canzone di Gianni Morandi "La Befana trullallà" (una canzone natalizia incisa nel 1978 che recita l'adagio "La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte) o leggere la poesia di Gianni Rodari dedicata a lei ("Alla Befana" da "Prime fiabe e filastrocche" - Einaudi ragazzi).
Libri sulla Befana da leggere con i bambini
Per aiutare i piccoli nella comprensione della figura della Befana, ci viene in aiuto come sempre la letteratura per l'infanzia:
- La Befana, Giunti Kids, un libricino piccolino da lasciare vicino alla calza
- o La Befana…senza calze, di Giovanna Renzini, editore Neftasia (Lettura consigliata dai 3 anni) dove la Befana si trasforma in una fashion victim.
Sui re Magi segnaliamo
- La storia dei Re Magi di Michele Tournier (Mondadori).
- I Re Magi in bicicletta di Fausto Bertolini (Gilgamesh Edizioni).
Come festeggiare l'Epifania con i bambini
Simbolo di questa festa è sicuramente la calza appesa al caminetto o alla maniglia, che attende di essere riempita di dolcetti. Un'usanza che è sempre piacevole provare a mantenere, con qualche accorgimento: "Andrebbe eliminata la distinzione tra bambini buoni e bambini cattivi, e quindi il carbone come dono, a meno che non sia il carbone dolce.
Si potrebbe invece giocare sul concetto di sorpresa. Spesso per Natale, magari tra genitori e figli un po' ci si accorda su quello che si vorrebbe ricevere, quindi l'Epifania potrebbe essere il momento del regalino inaspettato, del piccolo dono non impegnativo che il bambino non si aspettava di ricevere".
Calza della Befana fatta in casa
Non occorre necessariamente comprare le calze già confezionate con i dolcetti: per prepararle in casa occorre davvero pochissimo e si può realizzare anche insieme ai bambini. "Le feste devono essere sempre dei momenti per fare le cose insieme ai bambini e ai ragazzi. Per creare una calza da appendere si potrebbe usare anche un vecchio calzettone, magari un po' grande, di quelli del papà, così dentro si possono mettere tanti dolci e regalini. Un'ottima occasione per provare a recuperare il senso del riciclo delle cose che si hanno in casa".
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Epifania, perché è utile per i bambini credere nella Befana
Esattamente come per Babbo Natale, anche la Befana è un personaggio importantissimo per allenare nei bambini il pensiero magico, il pensiero fantastico e la fantasia: "Soprattutto oggi che purtroppo queste dimensioni sono abbandonate per un razionalismo eccessivo e si rischia di perdere i contatti con questa dimensione più profonda. È sicuramente un modo attraverso il quale insegnare ai bambini lo stupore e la meraviglia", spiega il Professore Mantegazza.
"Il pensiero magico ci abitua a capire che la realtà può essere diversa da come la vediamo, che la sua comprensione non può essere ridotta ad un solo sguardo, nemmeno quello della scienza, e quindi ci si abitua a vedere le cose con una luce diversa, come fanno gli artisti".
Come spiegare ai bambini che la Befana non esiste
Quando cominciano a crescere, i bambini potranno iniziare ad avere delle perplessità sull'esistenza dei personaggi legati alle festività di Natale, ma per il Professor Mantegazza non è necessario smitizzare subito queste figure. "È chiaro che se il bambino lo ha già capito non si può continuare perché sembrerebbe una presa in giro, però i genitori non dovrebbero avere fretta.Possono provare, almeno per un po' di tempo, a mantenere questo gioco fino a quando non arriverà il momento nel quale bisognerà accertare la versione reale del bambino sull'inesistenza di queste figure.
Teniamo conto che c'è sempre un momento di disincanto, un momento di delusione che va gestita con molta calma. Magari la prima volta che il bambino mette in discussione l'esistenza di Babbo Natale o della Befana, si può provare a dare una risposta interlocutoria, insistendo sulla visione fantastica in modo da non bruciare tutto troppo in fretta".
I Re Magi, chi sono e quando arrivano
In alcuni paesi del sud Italia, in particolare in alcune piccole comunità, la festa dell'Epifania è particolarmente sentita, proprio nel senso più strettamente spirituale: "Secondo il cristianesimo, i Re Magi, attraverso un percorso lungo e travagliato, arrivano da Gesù il 6 gennaio e il bambino si rivela come Messia, il figlio inviato da Dio. Simbolicamente queste figure rappresentano al tempo stesso il popolo pagano, perché Gesù si manifesta prima al popolo di Israele, e i potenti del mondo che si inginocchiano davanti a Gesù bambino. La festa così intesa è celebrata principalmente nei paesi cattolici dell'Est e dove c'è una tradizione cattolica più conservatrice. In questi luoghi infatti, il rito pagano della Befana viene un po' allontanato, mentre diventa una sorta di dialogo tra paganesimo e cristianità nei paesi in cui il cattolicesimo è più aperto, anche rispetto a quella che era la cultura pagana di una volta".