L'Elfo di Natale sulla mensola
Appollaiato su di una mensola o nelle pose più stravaganti in giro per casa, quella dell'Elfo di Natale o folletto di Natale è una tradizione americana che ha conquistato anche molti italiani. Secondo il libro Elf on the Shelf, che ha dato il via a questa tradizione, il giorno del Ringraziamento in America (il 1° dicembre in Italia), questo piccolo inquilino magico compare in casa pronto ad osservare e ascoltare tutto quello che succede. Il suo compito sarebbe infatti quello di riferire a Babbo Natale se i bimbi sono stati buoni. Durante le ore notturne, quando nessuno lo vede, l'Elfo può infatti combinare qualche marachella. Grazie a questo escamotage, mamme e papà possono divertirsi a nascondere il pupazzetto e farlo ritrovare ai bimbi nelle pose più divertenti e nelle situazioni più improbabili. Insomma, un modo gioioso e piacevole di attendere tutti insieme l'arrivo del Natale.
Elfo di Natale, storia
"Secondo alcune interpretazioni, ci sarebbero dei punti comuni tra la tradizione dell'Elfo e i Troll norvegesi. Entrambi vengono posizionati sulle mensole di casa con il compito di osservare quello che succede, ma nel caso dei Troll, la loro funzione è quella di proteggere l'abitazione dagli spiriti maligni che riescono ad allontanare proprio grazie al loro aspetto sgradevole", spiega il Professor Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia Generale e Sociale dell'Università Milano Bicocca.
Bambini 0-3 anni, troppo piccoli per l'elfo
Un'idea che conquista subito per la sua componente giocosa, ma che va introdotta con criterio. "Con i bambini molto piccoli, sotto i 3 anni, non bisogna aver fretta nell'introdurre questa tradizione. Non possiamo chiedere di attivare un meccanismo di autocoscienza delle proprie azioni in bambini rispetto ai quali la coscienza morale, come tutti gli studi dicono, non è ancora pronta per entrare in campo. Quindi prima di questa età, potrebbe essere un po' precoce introdurre una figura come quella dell'Elfo".
Elfo sulla mensola, perché è utile per i bambini
"La cosa interessante di questa tradizione è da ricercare in diversi aspetti. Prima di tutto è un ottimo modo per trascorrere del tempo insieme, grandi e piccini. Per esempio, piuttosto che acquistarlo, si potrebbe pensare di costruire tutti insieme l'Elfo. Oltre a questo, come tutte le usanze legate ai personaggi di fantasia, anche quella dell'aiutante di Babbo Natale, stimola nei bambini creatività e pensiero magico, due aspetti importantissimi per lo sviluppo e la crescita. Infine, un aspetto inedito della tradizione dell'Elfo, è che rappresenta in qualche modo l'esteriorizzare il senso di responsabilità del bambino, un'operazione molto importante a livello educativo: se c'è qualcuno che ci guarda, ci sentiamo maggiormente responsabili di quello che facciamo. Si tratta di uno stratagemma creativo per guardarsi un po' dall'esterno".
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Elfo sulla mensola, non renderlo un oggetto negativo
Divertimento, spunti educativi e stimoli alla creatività, ma attenzione a non correre il rischio di utilizzare l'Elfo come uno strumento per tenere a bada i bambini o far cessare piccoli capricci. "Non bisogna far diventare l'Elfo un oggetto negativo: queste figure devono essere sempre presentate come amici dei bambini. Proprio per questo, bisogna sempre dire alla fine che, anche se l'Elfo o Babbo Natale hanno visto dei comportamenti negativi li hanno "assolti". Il Natale è una festa, quindi nessuno deve essere punito, tutti vengono premiati e le piccole marachelle vengono perdonate".
Elfo di Natale, alcune varianti
L'usanza prevede che il piccolo personaggio magico sia in grado di vedere e sentire tutto, ma proprio per far vivere al bambino questa tradizione nel modo più rilassato possibile, si potrebbe provare a riadattare alcuni punti. "La convinzione nei bambini di essere osservati dall'Elfo è un modo attraverso il quale possono giocare e sperimentare con la propria coscienza, quindi, proprio per non presentarlo come qualcosa di oppressivo, si potrebbe provare a dire che è vero che l'Elfo vede e sente tutto, ma ci sono anche dei luoghi nei quali lui non può arrivare, certe stanze che non è in grado di raggiungere.
In modo che il bambino possa stare attento ai suoi comportamenti, ma avere anche a disposizione dei luoghi dove può cavarsela, nei quali può avere un po' di scampo rispetto a quella che potrebbe essere vissuta come una presenza un po' eccessiva".
Cosa dire ai bambini che chiedono se l'elfo esiste
Quando i bambini cominciano a crescere, iniziano a dubitare dell'esistenza di queste figure magiche, ma per il Professore Mantegazza, anche in questo caso, non è necessario avere fretta: "Quando il bambino chiede se Babbo Natale, la Befana o anche l'Elfo esistano davvero, almeno all'inizio, si augura una risposta affermativa, vuole essere rincuorato rispetto a quel sospetto. Quindi non c'è nessuna premura nel raccontargli la verità, si può magari attendere l'anno successivo, per esempio".
È naturale che questi personaggi poi scompaiano, ma nei bimbi potrebbe comunque rimanere qualcosa: "Nel caso dell'Elfo per esempio, il bambino potrebbe imparare che non bisogna comportarsi male, non perché qualcosa ci osserva, ma perché ha imparato lui ad essere l'Elfo di se stesso, quindi a controllarsi e a capire cosa si può e cosa non si può fare".
Elfo di Natale, solo durante le feste
Fino al 25 dicembre o magari fino all'Epifania, dopo le festività l'Elfo deve ritornare in soffitta insieme agli addobbi di Natale: "Diversamente si rischierebbe di farlo diventare un oggetto anche un po' perturbante. Prolungarlo significherebbe snaturarlo e renderlo una cosa diversa, altra, rispetto ad una simpatica usanza natalizia".
Il trenino con le scarpe
Immaginate che i vostri bambini, al risveglio, si trovino un trenino fatto con tutti gli stivali o gli scarponi da montagna che ha avete in casa, 'guidato' da un simpatico Elfo di Natale. L'effetto sorpresa è senza dubbio assicurato.
I disegni dell'Elfo di Natale
Se l'Elfo di Natale ha a portata di mano un pennarello, non resisterà alla tentazione di disegnare buffe faccine su tutto ciò che gli capita sotto tiro, dalle uova a frutta e ortaggi come mandarini, arance, zucche.
Un'altra idea simpatica è quella di trasformare le banane in simpatici Minions, oppure i rotoli di carta igienica in divertenti pupazzi di neve, con occhi, naso di carota e un sorriso sornione.
Trova l'Elfo di Natale
L'Elfo di Natale si diverte a nascondersi nei posti più introvabili. Può capitare di trovarlo nel cassetto delle posate, sdraiato accanto a cucchiai e forchette. Oppure ha deciso di trasformare il portatovaglioli in un comodo giaciglio da cui osservare i piccoli di casa. Magari se ne sta aggrappato a una lampada o appeso al lampadario, incollato davanti alla tv, è finito nel cestello della lavatrice pensando che fosse una giostra, si è intrufolato nella calza appesa al camino in cerca di qualche dolcetto o nel frigorifero perché gli manca il freddo polare di casa sua.
Porta per elfo di Natale: le immagini
vai alla galleryPer entrare nel nostro mondo, l'elfo di Natale passa attraverso una porta magica. Come farla? Come costruirla? Come unire il nostro mondo con il suo? Ecco alcune idee e immagini
Ecco un paio di lavoretti per realizzare un elfo di Natale.
Elfo di Natale con i rotoli di carta igienica
Procedimento:
Vi basterà andare alla ricerca di cartoncini di diversi colori da cui ritagliare i dettagli per comporre l'elfo.
- Rivestite il rotolo di cartoncino verde, rosso o giallo: quello sarà il vestito dell'elfo.
- Avvolgete una sciarpetta di cartoncino bianco intorno al collo dell'elfo di Natale.
- Con una strisciolina di cartoncino nero avvolgete il rotolo al centro e formate la cintura del vestito.
- Con un cartoncino dello stesso colore create un cono e decoratelo con un pon pon bianco o con un cerchio di cartoncino.
- Decorate il viso dell'elfo con dei pennarelli, disegnando occhi e bocca.
- Incollate ai lati delle bellissime orecchie a punta ritagliando un altro rotolo di carta igienica a forma di triangolo.
Elfo di Natale con i tappi di sughero
Procedimento:
- Dovrete soltanto dipingere il vostro tappo con delle tempere una base verde,
- definire il volto con dei pennarelli,
- creare un cappello con carte di caramelle ed ovatta.
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Domande e risposte
Cosa fa l'elfo di Natale?
E' una sentinella di Babbo Natale: sta fermo sulla mensola e osserva i bambini per riferire a Babbo Natale se sono stati buoni.
Come si chiama l'elfo di Natale?
In inglese "elf on the shelf", cioè elfo sulla mensola. Viene mandato da Babbo Natale per tutto il periodo natalizio, e viene adottato dalla famiglia per controllare che i bambini siano buoni e quindi meritevoli dei regali.
Dove posso trovare l'elfo di Natale?
Possiamo trovare l'Elf on the Shelf in molti negozi durante la stagione nataliziacome negozi di giocattoli, grandi magazzini e anche online su Etsy o Amazon.
Revisionato da Francesca Capriati