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Elfo sulla mensola: perché si chiama così?

di Sara Sirtori - 22.12.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
E' una tradizione che arriva dall'America, una leggenda sugli aiutanti di Babbo Natale che si nascondono nelle case. La storia dell'elfo sulla mensola

In questo articolo

Elfo sulla mensola: una tradizione che viene dall'America

Il Natale è un periodo magico dell'anno, atteso con trepidazione da grandi e piccini. Oggi parliamo di una tradizione natalizia che potrebbe rendere ancora più magica l'attesa delle festività e di Babbo Natale: l'Elfo sulla mensola, è una tradizione americana legata alla festa del Ringraziamento e al Natale, e che da poco ha iniziato a diffondersi anche in Italia.

Elfo sulla mensola: chi è

The Elf on the Shelf o "l'elfo sulla mensola" è una tradizione americana legata alla festa del Ringraziamento e al Natale, e che da poco ha iniziato a diffondersi in Italia. Si tratta di un'antica leggenda che è stata riproposta nel 2004 in un libro per bambiniThe Elf on the Shelf: A Christmas Tradition. Il testo ha avuto un successo enorme aggiudicandosi innumerevoli premi e riconoscimenti e piazzandosi al numero 1 nella classifica dei libri più venduti negli USA nel 2013.

L'Elfo sulla mensola compare prima di Natale ed osserva i bambini per tutto il giorno, a casa, a scuola, al parco giochi ecc. La sera vola via e va da Babbo Natale a raccontare se i bambini sono stati bravi. Grazie alla magia, vola velocissimo verso il Polo Nord e la mattina ritorna in un posto diverso. Quando i bambini si svegliano devono cercarlo e questa parte è una delle più divertenti!

Naturalmente, quello che l'elfo riferisce a Babbo Natale durante i suoi viaggi notturni è determinante nel far sì che i desideri espressi dai bambini nelle loro letterine vengano esauditi.

I nomi degli Elfi di Natale

Ma quali sono i noi degli elfi di Babbo Natale? E di che cosa si occupano?

Abbiamo:

  • Alabaster Snowball: si occupa di compilare la lista dei bimbi "buoni e cattivi"
  • Bushy Evergreen: realizza giochi per tutti i bambini, specializzato soprattutto nei giochi in legno
  • Pepper Minstix: pensa alla sicurezza della casa e della fabbrica di Babbo Natale
  • Shinny Upatree: l'elfo più anziano di tutti, è l'amico più caro di Santa Claus e il capo di tutti gli elfi
  • Sugarplum Mary: realizza dolci, dolcetti, caramelli e cioccolatini per tutti i bimbi buoni
  • Wunorse Openslae: ha il brevetto della slitta di Babbo Natale. E si prende cura delle sue renne

Nomi da elfo

  • Galadriel, una potente elfa, regina di Lothlórien. Il nome deriva da due parole sindarin (una delle lingue elfiche create da J.R.R. Tolkien): "galad", che significa "luce" o "splendore", e "riel", che significa "corona". Quindi, il significato può essere interpretato come "colei che brilla con una corona di luce" o "donna della luce coronata".
  • Legolas, un elfo guerriero membro della Compagnia dell'Anello. Questo nome può essere tradotto come "foglia verde". È composto dalle parole "laeg", che significa "verde" e "golas", che può essere interpretato come "foglia". Ha un profondo legame con la natura. 
  • Elrond, signore di Gran Burrone e padre di Arwen. Questo nome è composto da due parti: "el", che significa "stella", e "rond", che significa "cavato" o "sotterraneo". Pertanto, il significato può essere interpretato come "cavato dalle stelle" o "stella sotterranea".
  • Arwen, figlia di Elrond, innamorata di Aragorn. Il nome  deriva da "ar" che significa "reale" o "nobile" e "wen" che significa "donna" o "compagna". Quindi, il significato può essere interpretato come "donna reale" o "donna nobile".
  • Thranduil, re degli elfi silvani nel Bosco Atro. Il nome può essere diviso in due parti: "thran", che significa "nobile", e "duil", che può essere interpretato come "bosco". Pertanto, il significato potrebbe essere "nobile del bosco" o "signore nobile della foresta".
  • Celeborn, marito di Galadriel e signore di Lothlórien. Il nome può essere analizzato in due parti: "celeb", che significa "argento", e "orn", che può essere tradotto come "albero". Pertanto, il significato potrebbe essere  "albero d'argento" o "albero argentato".
  • Glorfindel, un nobile elfo che appare sia in "Il Signore degli Anelli" che nelle storie del Silmarillion. Il nome può essere diviso in due parti: "glor", che significa "oro" o "luce dorata", e "findel" o "findil", che può essere interpretato come "capitano dalla luce dorata" o "capo dalla luce aurea".
  • Feanor, un potente elfo artigiano, creatore dei Silmaril. Il nome può essere analizzato in due parti: "fëa", che significa "anima" o "spirito", e "nórë", che si traduce come "cuore" o "fuoco". Quindi, il significato potrebbe essere interpretato come "spirito di fuoco" o "anima ardente".
  • Lúthien, una leggendaria figura elfica, protagonista di una delle storie d'amore più famose nelle opere di Tolkien. Il nome deriva da  "lúth", che significa "incanto" o "incantesimo", e "ien",  indicante "figlia". Pertanto, il significato può essere interpretato come "figlia dell'incanto" o "figlia dell'incantesimo".
  • Gil-galad, alto Re dei Noldor durante la Seconda Era. Il nome deriva da "gil", che significa "stella", e "galad", che può essere interpretato come "luce" o "splendore". Quindi, il significato può essere interpretato come "stella di luce" o "stella splendente".

Elfo sulla mensola: la tradizione, la storia e la magia

La storia narra di elfi che, dal giorno del Ringraziamento fino alla vigilia di Natale, si nascondono nelle case dei bambini allo scopo di riferire poi a Babbo Natale tutte le azioni buone o cattive che essi compiono.

La leggenda si arricchisce di tanti piccoli dettagli che rendono la presenza dell'elfo in casa divertente e appassionante per i più piccoli: affinché il pupazzetto acquisti la sua magia bisogna dargli un nome, e non bisogna mai toccarlo durante il giorno, durante il quale resta immobile. È durante la notte che l'elfo prende vita per riferire a Babbo Natale quello che è successo nella giornata appena trascorsa, ma muovendosi in casa può combinare tanti piccoli disastri: così la mattina i bambini potranno trovare le tracce dei pasticci dell'elfo (come cereali rovesciati, il presepe in disordine, le decorazioni dell'albero di Natale gettate in terra) o anche misteriosi messaggi da decifrare.

Nei paesi anglosassoni, la tradizione del The Elf on the Shelf ha preso maggiormente piede: i bambini a scuola si raccontano le marachelle che il loro elfo ha combinato durante la notte, e anche per i genitori è divertente svegliarsi ogni giorno facendo un tour della casa a caccia del silenzioso ospite che, a qual punto, si è già nascosto da qualche altra parte dopo il suo viaggio al Polo Nord.

L'elfo può essere rappresentato da un pupazzetto, oppure alcune mamme lo realizzano con il fai da te. In altri casi ancora l'elfo resta invisibile, sempre nascosto - ma sono ben visibili i pasticci che combina alla notte - e può esserci una porticina attaccata su una parete che gli permette di entrare e uscire durante la notte per recarsi al Polo Nord.

Elfo sulla mensola: alcune idee pratiche per realizzarlo

Con le pigne, con la carta, con i tappi di sughero: vi proponiamo alcuni lavoretti per realizzare un simpatico elfo insieme al vostro bambino.

Elfo sulla mensola con le pigne

Occorrente:

  • Piccole pigne
  • Pannolenci
  • Forbici
  • Colla a caldo
  • Perline di legno
  • Campanellini
  • Spago di cotone

Procedimento:

Un'idea semplice da realizzare: l'elfo sulla mensola realizzato con delle pigne. Con la colla a caldo, incollare la perlina di legno sopra l'estremità della pigna al centro esatto. Tagliare due strisce lunghe circa 8 cm e larghe 0,8 mm dal pannolenci color verde salvia e sfilettare le estremità come le frange di una sciarpetta Tagliare due forme di pannolenci a forma triangolare ma con la base arrotondata. Per creare il cappello dell'elfo natalizio, avvolgere il pannolenci a forma triangolare su se stesso creando un cono. Fermare la posizione applicando la colla a caldo sul lato. Avvolgere la sciarpetta intorno al collo dell'elfo di Natale; esattamente tra la testa e l'inizio della pigna. Bloccare la posizione sempre con qualche goccia di colla a caldo. Tagliare un pezzo di spago ritorto, piegarlo a metà e fare doppio nodo. Infilarlo dentro il cappello facendo passare un'estremità dalla punta. Con la con la caldo, incollare un campanellino sull'estremità superiore del cappello alla base dello spago Per terminare, disegnare due occhietti e la bocca al centro della perlina di legno. Et voilà, il nostro elfo di Babbo Natale è pronto per essere appeso all'albero!

Elfo sulla mensola con il cartoncino

Occorrente:

  • cartoncino verde
  • cartoncino bianco
  • cartoncino giallo
  • nastro rosso
  • pennarello nero

Procedimento:

I bambini si divertiranno molto a creare questo lavoretto di Natale: l'elfo sulla mensola realizzato con  il cartoncino. Tagliare un cerchio da un cartoncino, (più o meno la misura di un piatto). Ritagliare lungo uno dei raggi e chiudere il cartoncino a cono. Preparare le varie parti (scarpe, braccia, gambe, manine, viso e capelli) e poi incollarli al giusto posto. Infine incollare i pezzi asemblandoli e attaccare il nastro all'estremità del cappello per appendere ovunque il vostro elfo sulla mensola.

Elfo sulla mensola con i rotoli di carta igienica

Occorrente:

  • Rotoli di carta igienica
  • Cartoncini colorati
  • Pennarelli
  • Forbici
  • Colla vinilica

Procedimento:

Ecco un lavoretto di Natale semplice da realizzare, originale ed al tempo stesso perfetto per i bambini di tutte le età: l'elfo sulla mensola realizzato con i rotoli di carta igienica. Vi basterà andare alla ricerca di cartoncini di diversi colori da cui ritagliare i dettagli per comporre l'elfo. Rivestite il rotolo di cartoncino verde, rosso o giallo: quello sarà il vestito dell'elfo. Avvolgete una  sciarpetta di cartoncino bianco intorno al collo dell'elfo di Natale. Con una strisciolina di cartoncino nero avvolgete il rotolo al centro e formate la cintura del vestito. Con un cartoncino dello stesso colore create un cono e decoratelo con un pon pon bianco o con un cerchio di cartoncino. Decorate il viso dell'elfo con dei pennarelli, disegnando occhi e bocca. Incollate ai lati delle bellissime orecchie a punta ritagliando un altro rotolo di carta igienica a forma di triangolo.

Revisionato da Luisa Perego

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