Nascita di Gesù
L'arrivo di Babbo Natale, i regali da scartare, gli addobbi e le lucine, i pranzi e le cene con tutta la famiglia. La notte tra il 24 e il 25 dicembre è speciale per i bambini per tutti questi motivi. Tuttavia, non bisogna dimenticare che per la religionecristiana il Natale è la celebrazione della nascita di Gesù. La storia della Natività può affascinare anche i più piccoli, soprattutto se raccontata davanti a un presepe. In più, offre l'occasione di riscoprire insieme ai propri figli il significato più profondo e autentico di una delle notti più magiche dell'anno.
La nascita di Gesù spiegata ai bambini
Tantissimo tempo fa, nella città di Nazareth, una giovane donna di nome Maria, fidanzata con un falegname di nome Giuseppe, ricevette la visita dell'angelo Gabriele. Costui le disse che avrebbe avuto un figlio, che lo avrebbe chiamato Gesù, e che sarebbe stato il Figlio di Dio.
Dopo qualche mese, però, l'imperatore romano Cesare Augusto ordinò un censimento dei suoi sudditi: tutte le famiglie dovevano essere contate e i loro nomi scritti su grandi elenchi. Maria e Giuseppe decisero, allora, di recarsi nella città di Betlemme. Si misero in viaggio su un asino per diversi giorni, nonostante la giovane donna aspettasse un bambino. Arrivati a destinazione, però, Maria si accorse che il piccolo stava per nascere.
Iniziarono a bussare alle porte delle locande, senza però riuscire a trovare una stanza disponibile. Così, Maria e Giuseppe si rifugiarono in una stalla, dove dormiva un vecchio bue. Fu proprio qui che, quella stessa notte, Maria diede alla luce Gesù. Nella stalla, però, faceva molto freddo. Per tenere il suo piccolo al caldo, Maria lo adagiò nella paglia della mangiatoia, dove il bue e l'asinello lo riscaldarono con il loro respiro.
Quella notte, una nuova stella comparve in cielo. Nel frattempo, nei dintorni di Betlemme, alcuni pastori che stavano badando alle pecore, vennero avvisati da un angelo della nascita del Salvatore. "Non abbiate paura, sono qui per annunciarvi una grande gioia: oggi è nato quello che sarà il più grande di tutti i re. Andate a festeggiarlo: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia", disse. Pieni di gioia, i pastori cercarono la stalla per adorare il bambino Gesù.
La nascita di Gesù e i doni dei Re Magi
La notizia della nascita di Gesù raggiunse anche i tre Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Costoro si misero in cammino seguendo la stella di Betlemme, che tutti conosciamo come stella cometa, per adorare il "Re che era nato". Giunti alla corte di Erode, re della Giudea romana, gli domandarono: "Dov'è il re dei Giudei che è nato?". E aggiunsero: "Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, Erode ne restò turbato e decise di riunire tutti i sommi sacerdoti e i saggi del popolo per sapere da loro dove doveva nascere il Messia.
Fu così che scoprì che era già stata predetta da tempo la nascita di un bambino speciale a Betlemme. Erode chiamò segretamente i Magi, chiedendo loro di recarsi a Betlemme e riportargli informazioni sul bambino, in modo che anche lui potesse andare ad adorarlo. I re partirono seguendo la stella che gli indicava la grotta. Una volta giunti, aprirono gli scrigni che avevano con sé offrendo i loro doni a Gesù bambino. Melchiorre portò l'oro, il dono che si riservava ai sovrani, poiché il bambino era considerato il Re dei re. Gaspare offrì invece l'incenso,
per omaggiare la natura divina di Gesù. Infine, Baldassarre omaggiò il bambino con la mirra, una resina con cui si produceva un unguento usato per scopi medicinali e per il culto dei morti, un regalo che simboleggiava l'importanza della figura di Gesù.In sogno, i Magi furono avvertiti di non andare da Erode e tornare al proprio paese per un'altra strada. Appena i tre saggi furono partiti, un angelo apparve in sogno a Giuseppe, dicendogli di prendere il piccolo Gesù e Maria e fuggire in Egitto, per salvarsi dalla furia del re che vuole la morte del Messia. Maria, Giuseppe e Gesù rimasero in Egitto finché non fu sicuro per loro tornare a Nazareth.