Il Natale è indubbiamente la festa preferita dai piccoli. Ma molti adulti lamentano che non è più la festa di una volta. Focus Pico ha chiesto un parere ad Anna Oliviero Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma.
Che cosa è cambiato? Si è assistito a una moltiplicazione di Babbo Natale
In passato il Natale era un momento magico, avvolto dal mistero di chi portava i doni: potevano essere Santa Lucia, San Nicola, Gesù Bambino, la Befana, i re magi, a seconda del territorio. Oggi queste figure sono quasi del tutto scomparse, oscurate da Babbo Natale, eletto dalla pubblicità come simbolo del Natale globalizzato. (Leggi anche: Lapponia, in viaggio nella casa di Babbo Natale)
Ma se da un lato c’è stato un impoverimento, con la quasi scomparsa delle figure natalizie tradizionali, dall’altro si è assistito a una moltiplicazione di Babbo Natale: lo si vede nei centri commerciali impegnato con le promozioni di stagione, in tv o sui giornali come testimonial e la sua immagine è riportata sulle confezioni di molti prodotti commerciali. È un’esagerazione, che priva del mistero la figura di Babbo Natale e confonde i bambini”.

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Eppure il Natale continua a piacere tanto ai bambini
Perché alimenta il “pensiero magico”: i bambini hanno bisogno di fantasticare e il segreto del Natale sta proprio nell'immergere il bambino nella dimensione della favola, nel farlo sognare. Questo contribuisce a sviluppare l’immaginazione. Anche la figura di chi porta i doni è importante: perché è una persona importante che si preoccupa di loro. È una presenza di passaggio tra i genitori e il mondo degli adulti. Per questo i bambini continuano a credere alla sua esistenza, ignorando gli svilimenti pubblicitari: Babbo Natale è un’esigenza dell’infanzia.
Come rendere Natale un momento magico?
I genitori devono creare un’atmosfera sospesa. L’incertezza, il non detto, il mistero, sono gli ingredienti del clima natalizio. Quindi no al genitore che si traveste da Babbo Natale, meglio mettere a letto presto il bambino e raccontare, come in una fiaba, che Babbo Natale arriverà soltanto di notte, mentre tutti dormono… E poi essere sobri: va bene addobbare la casa, ma senza esagerare, un semplice albero o un piccolo presepe andranno benissimo”.
E con i regali?
Non esagerare nel numero, il troppo confonde; due o tre doni sono sufficienti e permettono al bambino di concentrarsi sul piacere della sorpresa e non perdersi nella foga di tanti pacchi da scartare.
Evitare assolutamente che i regali diventino una competizione tra adulti. Meglio che i genitori avvertano parenti e amici di contenersi. Ai bambini il lusso non interessa, sono attratti dalle cose semplici.
E se un bimbo ha scritto una letterina con molte richieste scegliete l’indispensabile e spiegate al bambino che non si può avere tutto, nemmeno da Babbo Natale. (Leggi anche: 40 idee regalo per bambini)

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Cosa regalare?
I giocattoli devono essere attivi, bisogna poterci giocare. Io suggerisco i giochi di costruzione, ma anche il classico bambolotto o peluche con cui il bambino può inventare storie va benissimo.
Quando sono piccoli bisogna puntare su ciò che stimola la creatività ed evitare i prodotti che differenziano maschi e femmine. Questa precoce distinzione di genere è una tendenza emersa negli ultimi anni ed elimina le differenze individuali: semplificando si limita la fantasia, la grande ricchezza dell’uomo. (Leggi anche: come risparmiare con i regali di Natale? I 7 consigli delle mamme)
Come trascorrere la festa?
Gli adulti sono spesso più preoccupati del pranzo e degli ospiti. Invece il giorno di Natale deve essere l’occasione per stare coi bambini e giocare con loro.
Il mio consiglio è di passare meno tempo a tavola e di più a giocare con i figli.
Copyright: Focus Pico

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