Da un piccolo borgo circondato da colline verdi, dove il tepore del Natale inizia a diffondersi e le luci si accendono come stelle arriva una poesia magica. Una poesia intessuta di attese e desideri, indirizzata al cuore di ogni bambino e alla dolce presenza del nostro caro Gesù Bambino. Attraverso parole intrise di calore e immagini che evocano la tenerezza di una stalla accogliente, ci immergeremo in un racconto che parla di speranza, amore e magia natalizia. Preparatevi a varcare la soglia di Cerri Aprano, un luogo dove l'incanto si fonde con la realtà, e le parole ci conducono dolcemente verso un Natale avvolto nell'affetto e nella meraviglia. Il testo è a cura di Alessandro Petruccelli, insegnante di lettere e scrittore.
Caro Gesù Bambino,
poiché fra poco è Natale,
vieni a nascere,ti prego,
nella stalla di casa mia.
Troverai l'asina Sofia
e la mucca Caporossa
che sapranno come scaldarti
e darti protezione
perché più volte sono state madri.
La larga mangiatoia
ti accoglierà con un lettino
fatto di fieno odoroso
e di paglia che sembra bambagia.
Nella stalla ci sono pure
un maiale brontolone
e una capra birichina
che ti faranno divertire
con i versacci curiosi
che si scambiano l'un l'altra
appena stanno insieme.
Durante il giorno non ti annoierai:
sentirai le galline
recitare a ogni uovo
una lunga cantilena
e con il loro tubare
non saranno da meno
i colombi della piccionaia.
Quando vorrai dormire
ci penserà la nonna
che si chiama Marianna
a cantarti dolcemente
Caro Gesù Bambino,
vieni a nascere qui a Cerri Aprano,
gli unici ormai rimasti in questa zona,
appena l' angelo di luce
gli darà l'annuncio lieto
ti verranno a trovare
e chi col flauto e chi con l'organetto
creeranno una tale armonia