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Perché si festeggia l'onomastico e quali sono le sue tradizioni

di Elena Cioppi - 28.03.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Onomastico, significato e perché si festeggia? Ecco tutte le tradizioni legate a questa ricorrenza e le usanze che spesso si associano a questo giorno.

In questo articolo

Onomastico: cos'è

Perché si festeggia l'onomastico? Significato e tradizioni di questa ricorrenza che celebra non solo il nome ma anche il santo corrispondente sul calendario sono molto importanti per alcune famiglie, spesso alla stregua di un compleanno. Molte persone scelgono i nomi dei loro bambini proprio in virtù della storia, della vita e del significato che gli attribuiscono da un punto di vista cristiano. Non tutti sanno che l'onomastico affonda le sue radici proprio nella tradizione religiosa cattolica, perché esalta, una volta all'anno e sempre nel medesimo giorno, la vita di un santo a cui è stata intitolata quella data precisa.

I nomi per bambini più amati dai genitori sono spesso frutto di una accurata ricerca sul libro che, oltre ai nomi, ne riporta anche il significato. Ed è impossibile trascendere questo significato dal collegamento con la vita e le opere di questi personaggi che hanno fatto grande la cultura e la tradizione cristiana.

Onomastico: significato e perché si festeggia

Il nome del bambino è un vero e proprio biglietto da visita, che lo rappresenterà anche negli anni a venire. Per questo i genitori quando si avvicina il momento della scelta, incrociano diverse informazioni sulla rosa di nomi selezionata, oltre al suo significato, soprattutto se si tratta di nomi rari e italiani che si portano con sé una simbologia importante. Molto spesso si documentano anche sulla vita del santo, su quando si celebra l'onomastico. Soprattutto nel Sud Italia, l'onomastico è una ricorrenza molto sentita: spesso, più del compleanno stesso. E questo antropologicamente dipende dal forte senso religioso che, soprattutto in passato, permeava le regioni meridionali, la devozione nei confronti di santi che sostenevano con la loro presenza silenziosa la vita nei campi o familiare. 

Proprio per ringraziare (e ingraziarsi) questi santi, si sceglieva un nome che potesse celebrarlo. Oppure, più semplicemente, si dava al bambino il nome del santo che compariva sul calendario nel giorno della sua nascita.

In ogni caso l'onomastico è una ricorrenza cattolica, fortemente radicata in alcune famiglie o in alcune città in cui ad esempio si celebra in modo solenne un santo (ad esempio San Gennaro a Napoli, o Sant'Ambrogio a Milano).

La tradizione di celebrare il santo e martire attraverso il suo nome arriva dal Medioevo; la Chiesa ha conservato tutti i nomi nel Martirologio Romano, che racchiude date di nascita e di morte anche dei santi e dei beati, non solo di chi si è immolato per la sua fede.

Come festeggiare l'onomastico

L'onomastico può essere festeggiato con tutti i crismi del caso, come una vera e propria festa celebrativa della persona che porta il nome. In alcune famiglie in cui è ricorrente lo stesso nome - ad esempio in cui più cugini si chiamano come il nonno e lo "rinnovano" - spesso ci si riunisce per festeggiare tutti insieme. Molti preparano anche la torta per l'onomastico, un dolce semplice ma gustoso che segna ad esempio la merenda pomeridiana di tutta la famiglia.

Sulla torta per l'onomastico compare di solito il nome che viene celebrato, anche per differenziarla dalle torte di compleanno spesso più articolate nelle farciture e nella decorazione.

Tradizioni dell'onomastico

Al Sud Italia e in particolar modo a Napoli l'onomastico è molto sentito ancora oggi, celebrato alla stregua di un compleanno o del Natale. I motivi sono ovviamente religiosi, familiari (in quanto il nome spesso ricorda quello di zii, nonni o altri membri della famiglia), sentimentali. Per l'occasione, una delle tradizioni napoletane per festeggiare l'onomastico più belle è la "cacciata": una volta infatti, per celebrare al massimo questa festa, si "cacciavano", ovvero si tiravano fuori dolcetti messi da parte per l'occasione per la goia dei parenti che andavano a far visita al festeggiato. 

Cosa vuol dire nome adespota e quando si festeggia

Il nome adespota è quel nome che non ha corrispondenza sul calendario.

Non esiste cioè nel calendario un santo, un martire o un beato che porti quel nome. Quindi ci sono alcune persone che, tecnicamente, non possono festeggiare l'onomastico. Alcuni nomi come Sabrina, Ambra, Dalia non hanno corrispondenza sul calendario, quindi chi ha un nome adespota festeggia solitamente il 1 novembre, giorno di Ognissanti, in cui si celebrano appunto tutti i santi ricordati dalla religione cristiana.

Gli onomastici mese per mese

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