Facce... da palloncino
Oggi proponiamo un gioco da fare con i palloncini. Per gonfiarli si può usare una pompa oppure un compressore. A quest’ultimo proposito va detto che in una casa dove ci sono bambini e, di conseguenza, feste di compleanno e pomeriggi con amichetti un compressore ad aria (scelto tra i modelli più piccoli ed economici) potrebbe rappresentare un ottimo investimento per assicurarsi una quantità industriale di palloncini in poco tempo e con pochissima fatica. Ecco in cosa consiste il gioco:
Dopo aver gonfiato i palloncini, munirsi di pennarelli colorati a punta morbida e larga quindi, insieme con il bambino, disegnare su ogni palloncino una faccia, diversificando però le varie espressioni di ciascun personaggio. In questo modo non solo per si otterrà un risultato finale di grande effetto ma si impartirà al bambino una lezione di disegno che di certo gli verrà buona per divertirsi ancora di più con carta e colori (e magari stupire le maestre).
COME FARE
La mimica facciale deve la sua eloquenza principalmente alla bocca e alle sopracciglia. Quando si disegna bastano pochi tratti per rendere visivamente le varie emozioni: di seguito è spiegato come fare. E’ una buona idea fare una prima prova su un foglio per poi procedere sul palloncino.
Faccia felice: Bocca chiusa con gli angoli vistosamente all’insù; sopracciglia leggermente rialzate.
Faccia divertita: Bocca semiaperta con gli angoli all’insù; sopracciglia rotondeggianti molto rialzate.
Faccia arrabbiata: bocca chiusa con gli angoli marcatamente all’ingiù, entrambe le sopracciglia a V rovesciata
Faccia triste: bocca chiusa con gli angoli leggermente all’ingiù, sopracciglia che formano tra loro una V rovesciata
Faccia impaurita: bocca semi-aperta con gli angoli marcatamente all’ingiù, sopracciglia alzate rispetto all’arco normale
Faccia sorpresa: Bocca a O, sopracciglia ad arco (rotondeggianti e un po’ rialzate)
Dopo aver disegnato sui palloncini le facce, con l’aiuto di un po’ di cotone idrofilo si possono fare i capelli.
Per attaccarli alla sommità del palloncino basta usare un po’ di colla vinilica. Anche il cotone può essere colorato con i pennarelli, per ottenere capelli con striature di varie tinte.
Ogni palloncino può infine essere “battezzato”: il bambino va incoraggiato a cercare il nome che meglio si può adattare alla mimica facciale di ciascuno. Così, per esempio, ci potrà essere un signor Sgrunt e una signorina Cuorcontento, ma va benissimo anche altro: quello che conta è il divertente esercizio di creatività.
Il gioco si conclude con una piccola gara che si può fare anche in due: si devono far scoppiare i palloncini con i piedi, vince chi ne fa scoppiare di più. A mano a mano che i palloncini scoppiano si può dire a voce alta: “Oh, povero signor Sgrunt”; “Oh, povera signorina Cuorcontento!” e così via.