Causa emergenza coronavirus, quest'anno Pasqua e Pasquetta saranno feste da trascorrere in casa. Non per questo motivo dobbiamo rinunciare al picnic del lunedì dell'Angelo.
Prendiamo dai bambini. Dalle cose più semplici, con un po' di fantasia, riescono a creare mondi fatati e immaginari. Anche noi, con poche accortezze, possiamo allestire una Pasquetta casalinga di puro divertimento.
Dal picnic in salotto o in balcone alla caccia alle uova di Pasqua! A venirci in aiuto per rendere Pasquetta a prova di bimbi ci sono Federica Zagari e Silvia Longoni, rispettivamente direttore amministrativo e responsabile educatrice del Kikolle Lab, spazio polifunzionale per bambini (Milano).
Come organizzare un pic nic con i bambini
Che sia in casa, sul balcone, sul terrazzo, in cortile, in un giardino privato: non rinunciamo a fare un picnic tutti insieme.
Per chi può, può anche organizzare una bella grigliata in famiglia: di carne, formaggio o verdura a seconda delle preferenze.
Prepariamo insieme il cestino da picnic
Un picnic che si rispetti deve avere almeno un cestino di vimini in cui trasportare vivande, piatti oppure bevande. Immancabili sono: «acqua, succo, un gustoso tramezzino, un frutto e l'ovetto di cioccolato!».
Poi ci vuole una bella tovaglia da stendere (anche sul balcone o sul tappeto di casa), per mangiare tutti insieme seduti per terra! Il resto delle attrezzature – piatti, bicchieri, posate, bevande, cibo, frutta fresca, se si va in giardino - può poi essere gestito tra zaini e borse termiche, ben più pratiche di un cestino.
Cose da non dimenticare
Ok: non ci scorderemo di piatti, bicchieri e posate, ma soprattutto se si va su nel proprio giardino (ma anche sul balcone!), non dimentichiamoci:
- tovagliolini,
- un rotolo di carta da cucina,
- un coltello per affettare pane o salumi,
- crema solare e cappellini,
- sacchetti per i rifiuti, fazzoletti e salviettine per le mani,
- uno stick contro le punture di insetti,
- uno spray repellente
- magari qualche sacchetto o cestino per far raccogliere insieme foglie, sassolini, rametti, bacche o altri tesori naturali.
Quali giochi organizzare
Per trascorrere il tempo insieme e intrattenere i bimbi, prepariamoci già dei giochi.
Se possiamo avere a disposizione un giardino, approfittando del clima primaverile, è il momento giusto per lanciarsi nei giochi vintage all'aria aperta:
- il tiro alla fune,
- i giochi con la palla,
- la classica campana,
- nascondino,
- il lupo mangia frutta,
- la strega comanda color,
- un-due-tre-stella,
- acqua-fuoco-fuocherello.
Alcuni si possono chiaramente adattare anche al chiuso e in spazi ristretti, come:
- nascondino,
- un-due-tre-stella,
- acqua-fuoco-fuocherello.
La caccia alle uova di Pasqua
Come da tradizione, sia in casa che nel proprio giardino, possiamo tenere occupati i bimbi di tutte le età con il gioco più pasquale che ci sia. Anche se appartiene più alla tradizione anglosassone, la caccia alle uova sta entrando a far parte delle nostre abitudini.
L'idea è quella di una caccia al tesoro in cui i partecipanti devono scovare più uova possibili di cioccolato, di plastica ripiene di piccole sorprese, oppure sode e con i gusci decorati.
Per organizzare una perfetta caccia alle uova, delimitate bene il campo di gioco attraverso alberi, paletti o altri punti di riferimento. Meglio scegliere una zona piccola e ben controllabile, soprattutto se i bimbi sono ancora piccoli. Ricordatevi dove avete nascosto le uova, per andare a recuperare quelle che non sono state ancora trovate: saranno il meritato premio dell'organizzatore.
Per chi non ha a disposizione un giardino, si può organizzare una caccia alle uova casalinghe dopo il picnic sul pavimento del salotto: scegliete una-due stanze (o tutta la casa) come campo da gioco e si parte.
«Occorre sicuramente procurarsi delle uova. Ma queste non devono essere per forza di cioccolato: possono anche essere in legno, di carta o magari vere (e svuotate). È possibile anche creare un mix di uova di vario tipo (carta, legno, ecc.) e metterle tutte, dopo che i bimbi le trovano nel corso della caccia, nel cestino».