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La notte di San Silvestro spiegata ai bambini

di Viola Stellati - 26.12.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La notte di San Silvestro, ovvero quella del 31 dicembre, merita di essere spiegata ai bambini: una piccola guida su come fare

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San Silvestro spiegato ai bambini

La fine del vecchio anno segna anche l'inizio di quello nuovo, e per i bambini è un momento molto divertente e importante. Tuttavia, in molti di loro di potrebbero domandarsi perché si chiama anche "notte di San Silvestro" e, in quanto genitori, dobbiamo essere in grado di dargli delle spiegazioni. Per questo motivo, abbiamo scritto una piccola guida per raccontare ai più piccoli l'origine, il nome, e lo sviluppo di questa importante ricorrenza.

Per spiegare perché Capodanno si chiama anche notte di San Silvestro è molto importante partire dalle basi, e quindi spiegare loro chi era questo personaggio.

Le ore di buio che vanno dal 31 dicembre all'1 gennaio di ogni anno si chiamano notte di San Silvestro perché sono dedicate a papa Silvestro I, eletto il 31 gennaio del 314 e morto il 31 dicembre del 335 a Roma. Ciò vuol dire che San Silvestro è il 31 dicembre e non i giorno 1 gennaio.

Inoltre, da un punto di vista religioso, il giorno inizia al tramonto del giorno prima e dunque ecco che è venuto fuori il nome di notte di San Silvestro.

In quanto 33° vescovo della città di Roma, San Silvestro rappresenta il traghettatore, colui che guida e trasporta le anime e le persone, verso il Nuovo Anno. Un personaggio molto importante nella storia della cristianità perché è stato sotto il suo pontificato che la Roma pagana lasciò il posto a quella cristiana, pur conservando alcuni riti e cerimonie.

Il Capodanno che festeggiamo non è quello corretto

Molto interessante da spiegare ai bambini sulla notte di San Silvestro è che quello che festeggiamo non è il Capodanno corretto. O meglio, non lo è molto spesso perché quello giusto si festeggia solamente durante gli anni bisestili, quindi con febbraio che arriva fino al giorno 29.

La spiegazioni di tutto ciò  è da trovare nel fatto che la rotazione della Terra attorno al Sole non ha una durata precisa di 365 giorni perché in realtà dura 365 dì e 6 ore circa.

Ciò vuol dire che negli anni "normali", e quindi non bisestili, il cambio d'anno astronomico scatta man mano che ci si allontana dall'ultimo anno bisestile, alle ore 6:00 o alle 12:00 o alle 18:00 circa del 1º gennaio, proprio a causa dell'accumularsi delle ore non conteggiate nel corso degli anni non bisestili.

Negli anni bisestili, invece, il passaggio da un anno al successivo si verifica - sempre dal punto di vista astronomico - nell'esatto momento in cui scocca la mezzanotte, perché la somma delle 6 ore accumulate nei 3 anni precedenti più le 6 ore dell'anno bisestile stesso viene recuperata integralmente con l'aggiunta del 29 febbraio. 

Chi festeggia per primo e chi per ultimo

Infine, un'altra cosa interessante da spiegare ai bambini è che la notte di San Silvestro non viene festeggiata nello stesso momento in tutto il mondo a causa del fuso orario, dovuto alla rotazione terrestre.

I primi a salutare il vecchio anno e dare il benvenuto al nuovo sono gli abitanti dell'isola di Kiritimati, nel Pacifico centrale, dove qui il fuso orario è lo stesso delle isole Tonga e Samoa, che però si trovano più a occidente. Da noi, in sostanza, è mattina mentre da loro i fuochi d'artificio illuminano i cieli bui.

Quando da noi saranno più o meno le 12:00 dell'1 gennaio, invece, a festeggiare l'arrivo del nuovo anno saranno le Hawaii, con feste in spiaggia e spettacolari fuochi d'artificio e l'Alaska, lo stato più grande e meno popoloso degli Stati Uniti.

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