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La «Filastrocca di San Valentino»

di Mimmo Mollica - 05.02.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La «Filastrocca di San Valentino» di Mimmo Mòllica è dedicata alla giornata dell'amore. Raccontare questo sentimento ai giovani richiede le parole giuste, ma è importante anche offrire un modello per aiutarli ad affrontarlo senza ansie né insicurezze non necessarie.

La «Filastrocca di San Valentino» di Mimmo Mòllica è dedicata alla giornata dell'amore. Raccontare questo sentimento ai giovani richiede le parole giuste, ma è necessario anche un modello per aiutarli ad affrontarlo senza ansie né insicurezze non necessarie.

 «E i regali? E i cuori infranti? Ci vorrebbe un consigliere. E un 'manutentore'…».

In questo articolo

Ascolta il podcast con la filastrocca di San Valentino

La «Filastrocca di San Valentino»

San Valentino, fiorisce lo spino,

prepara il nido il passerottino,

vola l'allodola, biancheggia il mare,

nel nido i piccoli voglion mangiare.

Canta l'allodola un canto armonioso,

sente nell'aria un clima festoso,

il sole sorge, è un po' primavera,

vola l'allodola libera e fiera,

e canta, canta, ininterrottamente

plana leggera e poi nuovamente

va verso il cielo, ritorna cantando,

canta all'amore e lo fa volando.

Perché l'amore, mio caro bambino,

libero vola, non cede al destino,

l'amore sogna e ti fa sognare,

ma solo amando possiamo amare.

Sì, lo capisco, son troppe parole,

l'amore scalpita e poche ne vuole,

perciò nel giorno di San Valentino

apri le porte del tuo cuoricino,

scrivi un biglietto come si conviene,

con quattro parole: «Io ti voglio bene».


Dopo in un prato raccogli un mazzolino

di margherite, viole e gelsomino,

e falle una sorpresa, pian pianino,

senti come le batte il cuoricino?

Sarà in fondo soltanto un pensierino,

solo un piccolo dono, un regalino,

come si addice sempre ad un bambino,

perché il regalo per San Valentino

deve colpire il cuore più degli occhi,

più di coccarde e carta con i fiocchi;

più dolci frasi e gesti naturali

e molta meno carta da regali.

Vogliati bene, pensa a festeggiarti,

senza coccarde, astucci, buste e incarti,

senza carta metallizzata e trasparente,

a san Valentino non importa niente,

fettucce, fili, nastri e cordoncini

non sono cose adatte a voi bambini.

Non sono affatto sentimenti sciocchi,

l'amore non appaga solo gli occhi,

l'amore infatti, sai, si chiama «amore»

perché fa rima con «battiti del cuore»

e a ogni persona tanto innamorata

il cuore batte forte, all'impazzata,

e se tu vuoi capire come mai

ascolta con il cuore e capirai.

E' come il sole il fuoco dell'amore,

se ti colpisce senti il suo calore,

lo senti dentro il petto e sulla pelle,

lo senti dentro l'anima ribelle.

Il gran regalo che l'amore chiede

è ciò che di più bello si possiede,

e detto con molta semplicità

è «l'amore sincero che si dà».

Perciò, se vuoi, puoi farlo stamattina,

scrivi una semplice, dolce letterina:

"Caro San Valentino protettore,

dentro il mio petto batte forte il cuore,

forse è dovuto, oh mio San Valentino,

al fatto che io ancora son bambino?

Ma credo che lui ti risponderà:

"Caro bambino, detto in verità,

accade pure a mamma ed a papà

e pure a nonno, se chiedi te lo dice,

ad ogni età puoi essere felice.

La spiegazione a dire il vero c'è

dai tempi di Matusa e di Noè,

la sola spiegazione è il fatto che

«io t'amo perché t'amo, ecco perché!».


Mimmo Mòllica ©

Il commento dell'autore

Preparandoci a festeggiare San Valentino, la festa dell'amore, è naturale pensare ai più giovani, ai figli cui spiegare l'origine di questa ricorrenza, le usanze e le tradizioni. Ma altrettanto naturale è sentirsi rivolgere tale domanda e dare una risposta. San Valentino e l'amore sono 'binomio' di un sentimento che i bambini e le bambine vivranno, magari per la prima volta con spirito 'adulto', col desiderio di fare un regalo alla/e persona/e che amano: il ragazzino o la ragazzina, ma pure papà, mamma, nonno o nonna.

Raccontare questo sentimento richiede le parole giuste, ma anche un 'modello' per aiutarli ad affrontarlo senza ansie né insicurezze non necessarie. Naturalezza e semplicità sono un ottimo approccio. Parlare d'amore ai figli è una bella cosa e libri, poesie, film, fumetti o anche una filastrocca possono aiutare parecchio, diventando elementi di dibattito e confronto.

Parlare d'amore ai figli è, in fondo, un… gesto d'amore, un modo di avvicinarli e farseli amici. E i regali? Il regalo può diventare per un giovane un fatto impegnativo, motivo di indecisione, ansia o imbarazzo: sarà il regalo giusto, lo gradirà? Ecco che guidarli alla spontaneità, alla semplicità, può essere un valido modo per aiutarli, per toglierli dall'imbarazzo con un giusto consiglio: l'adulto accanto può essere ottimo consigliere.

E i cuori infranti? Ci vorrebbe un 'manutentore' per cuori spezzati. E magari il giorno di San Valentino può essere il giorno giusto per ripararli.

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