Ci sono tantissimi giochi da fare soprattutto nella stagione estiva. Tra questi spiccano quelli "musicali", che sono in grado di stimolare la capacità di percezione, di produzione e di ascolto dei suoni e del silenzio nei più piccoli.
Abbiamo chiesto alla professoressa Antonella Costantini, musicista, esperta di didattica della musica e membro del coordinamento nazionale di "Nati per la musica", di indicarci un'attività "musicale" originale da fare con i bambini. Si tratta del "museo dei suoni".
Il programma di "Nati per la musica" sostiene da ormai 15 anni su territorio nazionale le famiglie nel corretto apprendimento e uso del linguaggio musicale e riguarda il periodo dalla gravidanza fino ai 6 anni di vita.
L'attività presentata fa parte del SUMMER CAMP online di nostrofiglio.it del martedì.
Attività musicale: il "museo dei suoni"
«Il museo dei suoni è un simpatico modo per fissare nella memoria l'esperienza sonora maturata in casa e all'esterno. Si può fare quest'attività durante l'estate, ma non solo: è possibile mettere in piedi il museo sonoro anche nel corso di tutte le altre stagioni», spiega Antonella Costantini.
COSA SERVE:
- foglie,
- sassi,
- sabbia,
- conchiglie,
- rami,
- tutto ciò che, se è toccato o sfregato, produce un suono.
COME SI FA:
«Per realizzare il museo dei suoni occorre creare o procurarsi - in casa o in giardino - una piccola struttura di legno, magari con mensole, che servirà a raccogliere i ricordi sonori.
Dopo una passeggiata sulla spiaggia si potrà esibire, ad esempio, una raccolta di conchiglie sulle mensole, oppure anche un vasetto nel quale è stata inserita sabbia, qualche sasso levigato raccolto vicino al fiume, alcune foglie trovate durante la passeggiata al parco, ghiande, rami, praticamente tutto ciò che, se toccato o sfregato, produce suoni diversi.
Questa mostra può cambiare in relazione alla stagionalità.
Per questo ci sarà sempre la possibilità di presentare una nuova mostra e quindi di andare a fare un giro nel museo dei suoni. Ciò rende i bimbi estremamente fieri: quando vengono nonni, parenti, amici in visita, si può fare insieme la visita a questo museo. La peculiarità di questa struttura è che il bimbo si sente libero di esplorare con i suoi tempi le sonorità e di fissare nella memoria i momenti condivisi in famiglia», conclude Antonella Costantini.
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