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Come diventare un mago: consigli per aspiranti Harry Potter

di Martina Carnovale - 13.12.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Il vostro bambino ha sviluppato un interesse per la magia e vuole farne una professione? Come capire se si tratta di una vera passione o di un capriccio estemporaneo e soprattutto come decidere se assecondarlo in tutto o porre dei limiti? Ecco i consigli di un mago di professione

In questo articolo

Mamma, ho deciso: da grande voglio fare il mago. Complice l'entusiasmo che la saga di Harry Potter è in grado di generare nei bambini, è possibile che vostro figlio salti fuori con questo desiderio per il proprio futuro. In quali casi è giusto sostenerlo e assecondarlo? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Antonuccio che il mago lo fa di mestiere. Sul palcoscenico è conosciuto come Mago Pancione e di bambini ne ha incontrati tanti. Ecco allora alcuni dei suoi consigli su come comportarsi quando il proprio figlio decide di diventare un novello Merlino.

 

Diventare un mago: da dove iniziare


  • PASSIONE O CAPRICCIO MOMENTANEO? Prima di lanciarsi in questo percorso, spiega Antonuccio, «è bene capire se il desiderio di diventare un mago è solo un capriccio o è invece una vera passione».
  • KIT DI PRIMO INTERVENTO MAGICO. Il modo più economico e pratico per farlo è comprare i kit di ingresso al mondo della magia. Si trovano in quasi tutti i negozi di giocattoli sia fisici che online e non costano molto. Se il bambino o il ragazzo non si stanca dopo due giorni di armeggiare con il contenuto della scatola magica e, anzi, questo aumenta la sua curiosità verso quest'arte ci sono diverse strade da seguire.
  • IL CIRCOLO MAGICO. «La migliore sarebbe quella di diventare allievo di un mago già esperto», anche se potrebbe essere molto difficile. Per questo motivo il Mago Pancione consiglia l'iscrizione a un circolo magico. «Ne esistono diversi non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri e sono un buon modo per introdurre i bambini alla conoscenza di quest'arte».
  • UN CORSO DI MAGIA. In alternativa, «sono diversi i negozi di magia che propongono anche dei corsi per tutte le età, alcuni molto buoni altri meno». Antonuccio consiglia di privilegiare quelli dal vivo perché «un buon maestro non può che essere in carne ed ossa». È utile anche chiedere di fare delle lezioni di prova per verificare che il corso sia all'altezza.

Per approfondire: dai giochi automatici agli spettacoli


  • UN TALENTO PER LO SPETTACOLO. Il mago non è solo colui che padroneggia i trucchi, ma soprattutto è «un uomo di spettacolo». La capacità di intrattenere il pubblico è importante: in parte è un talento naturale, in parte è frutto dello studio. Per cominciare a «entrare in questa prospettiva» è utile portare il proprio bambino agli spettacoli di magia o anche solo a spettacoli teatrali, in modo che «cominci a inquadrare la magia nell'ambito dello spettacolo».
  • I GIOCHI AUTOMATICI. Per iniziare poi è bene non mirare troppo in alto: se si parte dai trucchi molto complicati si rischia di non riuscire e rimanere deluso. «I giochi automatici sono il passo successivo rispetto alle scatole di magia», prosegue Antonuccio, perché permettono di avere una soddisfazione e quindi, di conseguenza, di accrescere la curiosità e il desiderio di andare avanti.

La professione del mago: i pro e i contro


Perché quella del mago diventi una professione,«deve essere una vocazione», tale da permettere all'aspirante Merlino di riuscire ad affrontare le difficoltà del caso, che non saranno poche.

  • PRO. L'aspetto positivo di questa professione è sicuramente il fatto che «essendo una passione ti sembra di non lavorare affatto».
  • CONTRO. L'aspetto negativo è che "non è un lavoro con uno stipendio fisso".

Per questo, prima di buttarsi anima e corpo in questo mondo, Antonuccio consiglia di cimentarsi in un lavoro "serio" perché «aiuta a darsi delle regole, a rispettare delle scadenze e degli orari". Il salto conviene farlo solo quando si è sicuri di avere delle prospettive e quando si è sicuri che quella sia la nostra vera passione. Insomma, "non illudersi" è d'obbligo».

Magia su youtube: ci vuola cautela


Cercare da subito le soluzioni ai numeri di magia non è positivo, secondo Andrea Antonuccio, perché "potrebbe essere un modo per spegnere la passione»,.

Se invece dovesse arrivare da nostro figlio la richiesta di condividere i video delle sue magie su youtube «Io sarei cauto.

Non direi subito di no, ma controllerei il tipo di risposte che ricevono e cercherei di fargli capire che internet non è un modo per emergere che funziona sempre. Pochi sono i maghi diventati veramente famosi seguendo questo metodo».

I maestri a cui ispirarsi


Negli anni Ottanta e Novanta c'erano dei grandi maestri che potevano essere un modello per tutti i giovani maghi, come David Copperfield e il mago Silvan, esempi validi ancora ai giorni nostri. Oggi però non troviamo un solo grande personaggio, ma più "esperti di magia" con le loro peculiarità: «c'è stata una frammentazione, per cui possiamo trovare più maghi, ognuno con la propria specializzazione».

A chi guardare come modello dunque? Tra i più bravi ci sono: «lo spagnolo Juan Ramirez, un vero uomo di spettacolo», conclude Antonuccio.

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