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"Una scorta di baci", una storia per affrontare la paura dell'abbandono

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Fonte: shutterstock
Come aiutare i bimbi ad affrontare le loro paure? Una storia letta in podcast sull'ansia da separazione. Per bimbi da due anni in su.

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La paura del buio, l'ansia da separazione, ma anche altri timori, a cui i bambini sono stati esposti soprattutto in questo ultimo anno e che rischiano di condizionare la loro quotidianità e persino i rapporti con i familiari e i compagni di gioco o di scuola: insegnare ai più piccoli a riconoscere i loro timori senza banalizzarli è il primo passo per renderli più forti e consapevoli. 

"Provare paura è naturale: è un'emozione viscerale, che ha a che fare con il nostro istinto di sopravvivenza. Spesso, però, ci blocca e non ci permette di guardare oltre", spiega Barbara Franco, che ha curato il volume "Tante paure, senza paura" tredici storie dedicate alle "paure più diffuse" di Quid+ di Gribaudo. Come fare quindi?

Ascolta il podcast "Una scorta di baci", storia sul tema della paura da separazione dei bambini, letto dalla stessa Barbara Franco e presente nel volume "Tante paure, senza paura".

Come aiutare i bambini ad affrontare le paure?

Come possiamo aiutare i bambini ad affrontare le loro paure, senza banalizzate, ma insegnandogli a riconoscerle e comprenderle, per arrivare a superarle? Ecco alcuni consigli della psicoterapeuta Chiara Bosia, consulente psicologica del volume.

  1. Rallentiamo e ascoltiamo, proprio perchè viviamo immersi in una società che ci porta a fare tante cose e a mantenere dei ritmi serrati. I bambini hanno difficoltà ad esprimere quello che provano e possono manifestare comportamenti incongrui rispetto all'emozione sperimentata: capire la vera causa del problema è sempre il punto di partenza fondamentale per poter intervenire con successo.
  2. Ricordiamoci sempre che "le paure dei piccoli non sono paure piccole". Noi adulti possiamo sorridere di fronte ad alcuni timori infantili, ma ciò che prova il bambino è reale e può essere molto intenso. Se noi lo sminuiamo, se gli ripetiamo "non è niente" o "non avere paura" non facciamo che invalidare quello che prova, sminuendo le sue emozioni e passando il messaggio che siano sbagliate.
  3. Mettiamoci in discussione, interroghiamoci sul nostro stile genitoriale e trasformiamoci in allenatori emotivi. Non è un processo facile ed è normale commettere degli errori, ma bisogna ricordarsi che il mestiere del genitore è molto faticoso ed impegnativo ed i libri come questo sono pensati proprio per aiutare nei momenti di difficoltà!

"I figli osservano i genitori e l'ambiente e sono in grado di percepire le preoccupazioni e le paure di chi sta loro intorno, anche se magari non arrivano a comprenderne il motivo", spiega la psicologa e psicoterapeuta Chiara Bosia.

"In questo modo, spesso sono esposti a notizie e fatti di cronaca che possono turbarli e generare paure. Il 2020 è stato un anno molto difficile per tantissime famiglie, i bambini hanno assistito ad uno sconvolgimento della propria quotidianità senza troppe spiegazioni e, per quanto protetti, sono stati raggiunti da notizie sulla malattia e sulla morte. In un periodo simile diventa ancora più importante prendere in considerazione i loro pensieri ed aiutarli a nominare e regolare le proprie paure".

Tante paure senza paura

Il volume "Tante paure, senza paura" raccoglie tredici storie dedicate alle "paure più diffuse", impreziosite dalle illustrazioni di Valeria Abatzoglu. Il libro è a cura dell'autrice Barbara Franco e con la consulenza della psicologa Chiara Bosia. Il libro è edito da Quid+, la linea editoriale firmata da Gribaudo.

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