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«C’è un bambino in ognuno di noi» filastrocca dello stupore, di Mimmo Mòllica

di Mimmo Mollica - 15.01.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
«C'è un bambino in ognuno di noi» è la filastrocca di Mimmo Mòllica per la « Giornata internazionale dell'educazione»

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«C’è un bambino in ognuno di noi» filastrocca dello stupore, di Mimmo Mòllica

«C'è un bambino in ognuno di noi» è la filastrocca di Mimmo Mòllica per la « Giornata internazionale dell'educazione» (24 gennaio), un diritto sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Non solo apprendimento scolastico, però, ma «educazione alle emozioni», come «stupore e sorpresa». Un compito che spetta prioritariamente ai genitori. «Stupore e sorpresa» sono strettamente legati al desiderio di imparare, alla scoperta del mondo e della vita.

«C’è un bambino in ognuno di noi» di Mimmo Mòllica

C'è un bambino in ognuno di noi,
ricordalo sempre se puoi,
un bambino che desidera amore,
meraviglia, sorpresa e stupore.

In ognuno di noi c'è un bambino,
un se stesso rimasto piccino,
un po' bimbo ed un po' marinaio,
un po' medico, eroe, gelataio.

I bambini sono ciò che tocchi,
hanno il cielo e le stelle negli occhi,
hanno fretta di essere grande,
son curiosi, hanno mille domande:

Perché stanno le nuvole in cielo?
Perché il passero canta sul melo?
E l'aereo perché sale in volo?
Perché canta così l'usignolo?

È più forte la roccia od il sasso?
E la pioggia perché scende in basso?
E perché devo sempre studiare?
E sui muri si può disegnare?

C'è un bambino dovunque andrai
e tu adulto non scordarlo mai,
l'uomo vive di sogni ed attesa,
come l'uovo in cui c'è la sorpresa.


Mimmo Mòllica

Istruzione, diritto violato

Il 24 gennaio è la «Giornata internazionale dell'educazione», un diritto sancito dall'articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani per un'istruzione gratuita e obbligatoria, accessibile a tutti. L'istruzione offre ai bambini una via d'uscita dalla povertà, ma a circa 265 milioni di bambini in tutto il mondo è precluso l'accesso ad un percorso scolastico: il loro diritto all'istruzione è stato violato. Povertà, guerre, migrazione, sono alcune delle cause che influiscono negativamente sull'educazione dei bambini.

A scuola di emozioni

Nelle comunità più opulente, tuttavia, è l'«educazione alle emozioni» che spesso manca o non è adeguata. L'educazione allo «stupore» e alla «sorpresa» è alla base delle emozioni, fondamentale per il pieno e sano sviluppo dell'apprendimento nei bambini. Tale compito
spetta prioritariamente ai genitori: educare i bambini a «sorpresa» e «stupore», stimolando la curiosità e il desiderio di imparare. La «sorpresa» si collega alla gioia o anche alla paura, essendo qualcosa di inaspettato, che può destare curiosità, paura, meraviglia e… stupore.

Non senza fare domande

«Stupore» e «sorpresa», dunque, sono saldamente legati al desiderio di imparare, favoriscono e stimolano l'attenzione, inducono a scoprire il mondo, a stimolare e 'capire' i sensi e i sentimenti. Il bambino fa mille domande per curiosità, per desiderio di scoperta e lasciarsi stupire. È lo stupore che fa sorgere domande.
Wisława Szymborska, poetessa polacca e premio Nobel per la letteratura 1996, ci aiuta a comprendere come alle «stesse domande» cercano di rispondere la poesia ed anche la scienza.
Ambedue guardano al mondo con stupore, proprio perché una caratteristica della poesia è quella dello stupore come dovere morale:

Ieri mi sono comportata male nel cosmo:
ho passato tutto il giorno senza fare domande,

senza stupirmi di niente.

…..

Potevo essere me stessa – ma senza stupore,

e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.

Non solo i genitori devono stupire

Maria Montessori, pedagogista, educatrice e medico, sottolinea l'importanza dello stupore nell'apprendimento dei bambini. Ma non solo i genitori. La scuola e gli insegnanti hanno un ruolo molto importante nell'educare i bambini a meraviglia e stupore, poiché, seppure la curiosità sia innata nel bambino, se non viene stimolata essa si perde. Stimolare e favorire la curiosità nei bambini anche attraverso il gioco e la lettura vuol dire accompagnarli nel viaggio alla scoperta del mondo e della vita.

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