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«Filastrocca del Piccolo principe» di Mimmo Mòllica

di Mimmo Mollica - 28.06.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La «Filastrocca del Piccolo principe» di Mimmo Mòllica ricorda la nascita di Antoine de Saint-Exupéry (29 giugno 1900),

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«Filastrocca del Piccolo principe» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca del Piccolo principe» di Mimmo Mòllica ricorda la nascita di Antoine de Saint-Exupéry (29 giugno 1900), autore de «Il Piccolo Principe», romanzo la cui fama attraversa ogni generazione sin dal 1943, quando fu pubblicato per la prima volta. Il suo capolavoro, tradotto in 300 lingue e dialetti, rimane tra i libri più venduti di sempre.

«Filastrocca del Piccolo principe»

Il «Piccolo principe» aveva una rosa,

era bellissima ma vanitosa,

fiore che amava dal primo istante,

rosa dell'anima, la più importante,

e la curava, la proteggeva,

ma ricambiarlo lei non sapeva.

Non seppe amarlo più di se stessa,

piena di sé, mai una promessa,

la vanità frenava il cuore,

parole vuote e senza amore.

Così andò via dal suo Pianeta

verso una Terra nuova e segreta,

trovò una volpe con cui parlare,

tanti segreti da confidare.

Svelò la volpe il suo segreto,

con tono semplice, dolce e discreto:

«Vediamo bene solo col cuore,

gli occhi non vedono oltre l'amore;

tutto l'amore tuo traboccante

fa la tua rosa così importante».

«Ama la vita, ama le rose,

lealtà, amicizia, piccole cose,

se ami un fiore unico e solo

sentirai il cuore levarsi in volo,

sarai felice quando lo guardi

e per l'amore non è mai tardi».

Lui di tornare non vide l'ora

per quella rosa che lo innamora,

rosa spinosa con tante spine,

ma tanto amata, senza mai fine.

Solo i bambini posson capire

ciò che gli adulti non sanno dire,

i grandi inseguono troppe illusioni,

denaro, regole, incomprensioni,

e si dimenticano quando bambini

lieti giocavano coi burattini.

Pochi ricordano, altri non sanno

che il tempo è un dono, ma anche tiranno,

e ch'è di poco che abbiam bisogno,

piccole cose, ma un grande sogno.

Piccola rosa, ma grande fiore,

piccola volpe, ma grande cuore,

piccolo sole, grande tramonto,

"Piccolo principe", gran bel racconto.

Mimmo Mòllica

Piccolo principe, grande scrittore

Il 29 giugno è l'anniversario della nascita di Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, scrittore e aviatore francese, nato a Lione il 29 giugno 1900, conosciuto in tutto il mondo quale autore de «Il Piccolo Principe». Pubblicato per la prima volta a New York nel 1943, e solo nel 1945 in Francia, è stato poi tradotto in più di 300 lingue e dialetti.

Antoine de Saint-Exupéry per i suoi racconti ottenne svariati premi letterari durante la sua vita.

Un caso letterario nel mondo

«Il Piccolo Principe», racconto pensato come una fiaba per bambini e ragazzi, ben presto divenne (e rimane) un vero e proprio caso letterario ed editoriale, uno dei libri più venduti e tradotti al mondo.  Fu lo stesso Saint-Exupéry a corredare il suo racconto degli acquarelli da lui stesso disegnati e ormai universalmente ammirati.

Ventisette brevi capitoli, un pilota d'aerei che precipita nel Sahara senza viveri né acqua e un bambino bellissimo, dai riccioli biondo, sono i protagonisti del romanzo.

Un piccolo pianeta e una piccola rosa

Il piccolo principe proviene dall'asteroide B-612, un pianeta talmente piccolo che permette di ammirare il tramonto a tutte le ore, spostandosi solo un po'. Tre vulcani e le piante infestanti che il piccolo principe vuole debellare, ma ci vuole una pecora che mangi piante e semi indesiderati. Ci vorrebbe pure una museruola, perché la pecora non mangi anche la «rosa» che il "piccolo principe" ha cresciuto, curato e protetto con tanto amore.

Meglio darsi appuntamento

Ma per conoscere il resto del racconto sarà meglio darsi appuntamento:

"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".

Antoine de Saint-Exupéry morì nel 1944, nel tragico incidente del suo aereo, colpito da un caccia tedesco, mentre era in missione di ricognizione fra la Sardegna e la Corsica.

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