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«Filastrocca del sì»

di Mimmo Mollica - 22.07.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La «Filastrocca del sì» è un testo scritto da Mimmo Mòllica e dedicato alle "due parole più brevi e più antiche": «sì» e «no», quelle che richiedono maggiore riflessione. Con questa filastrocca Mòllica rende omaggio anche allo scrittore Romano Battaglia.

In questo articolo

La «Filastrocca del sì» di Mimmo Mòllica è dedicata alle "due parole più brevi e più antiche": «sì» e «no», quelle che richiedono maggiore riflessione. A volte da un «sì» o da un «no» dipendono tante cose, perfino la nostra personalità.

Con la «Filastrocca del sì» Mòllica rende pure omaggio allo scrittore Romano Battaglia, nato e morto nel mese di luglio, da lui frequentato durante il periodo vissuto a Milano.

Ascolta il podcast con la filastrocca

«Filastrocca del sì»

Come si scrive «sì» io l'ho imparato

dalla maestra che me l'ha insegnato:

quando è una particella affermativa

è d'obbligo l'accento che si scriva,

in tutti gli altri casi invece no,

mentre qualcuno a volte dice «boh?»,

e qualcun altro dice «non lo so».

«Sì» con l'accento e «si» invece senza

sono parole uguali all'apparenza,

«si» senza accento è pronome personale

ma è pure la settima nota musicale,

«sì» con l'accento è avverbio in generale

e a mettere l'accento son costretto

per non scrivere «si» in modo scorretto.

A più di mille anni dacché è nata,

la lingua italiana, lingua usata,

ci son parole uguali ma… differenti

e regole precise sugli accenti.

Accenti facoltativi ed obbligati,

accenti giusti e accenti sbagliati,

l'accento a volte evita ambiguità,

a volte è obbligatorio e lo si sa,

come dà, là, né, sé, sì e già,

come caffè, virtù, però e bontà,

come dirò, dirà, farò e sarà,

come quaggiù, quassù, lassù, lì o là,

ma attenti all'eccezione «Qui, Quo, Qua»:

lo sanno tutti, l'accento non va.

Da quando «sì» si scrive con l'accento

di «sì» ne dico sempre a cento a cento.

di Mimmo Mòllica

Un omaggio a Romano Battaglia

Si scrive «si» e si legge «sì», con l'accento sulla «i»? No! «Sì» con l'accento e «si» senza accento sono parole diverse. «Sì» con l'accento è un avverbio di affermazione, mentre «si» senza accento è un pronome.

Pitagora, filosofo e matematico greco, fondatore di una delle più importanti scuole di pensiero dell'umanità (la Scuola pitagorica), afferma: «Le due parole più brevi e più antiche, «sì» e «no», sono quelle che richiedono maggiore riflessione».

A volte da un «sì» o da un «no» dipendono tante cose, pure la nostra stessa personalità. «È la maniera peggiore per mettere in mostra la nostra personalità. Bisogna avere il coraggio di dire «no» quando l'occasione lo richiede. La vita è piena di «sì» sprecati e di «no» taciuti», scrive Romano Battaglia.

Romano Battaglia è stato uno scrittore e giornalista vissuto a Milano ma nato a Pietrasanta, in Versilia, il 31 luglio 1933, dov'è morto il 22 luglio 2012, all'età di 78 anni. Corrispondente RAI, storico conduttore del Tg L'Una, Romano è autore di romanzi e libri per ragazzi. Ha ricevuto il premio Bancarella e vari altri, legando il suo nome a "La Versiliana", una grande manifestazione culturale localizzata nella pineta dove visse Gabriele d'Annunzio.

«La vita è piena di sì sprecati e di no taciuti». Perciò, se vogliamo dire di «sì», diciamolo con l'accento.

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