Il silenzio “merce rara”
La IV^ edizione del Festival del Silenzio si svolgerà a Milano dal 20 al 23 maggio 2021. È un festival internazionale premiato con la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Propone teatro, danza, arte visiva, musica, tra performance, workshop, mostre e spettacoli pensati per ogni tipo di pubblico. Domenica 21 aprile 2021 si è già svolta a Milano la «Giornata del silenzio», protagonisti la quiete e l'ascolto della natura con passeggiate, visite guidate e persino concerti contro il rumore. Ad organizzare l'evento l'Accademia del Silenzio.
Ascolta il podcast con la filastrocca
«Filastrocca del silenzio» di Mimmo Mòllica
Il silenzio è il sussurro degli dei?
Davvero non saprei.
Il silenzio è profondo,
è lungo, è corto, è tondo,
è gigantesco, colossale, intenso?
Non saprei, però non penso.
Il silenzio è forse totale
o è proprio abissale,
è pace universale,
è un dono naturale?
È assenza di rumore
o è come il batticuore,
è proprio galoppante,
è taciturno o parlante?
È quello tra due note,
è nelle chiese vuote,
se non c'è alcun rumore
in casa del Signore?
È un vuoto da riempire,
senza poter sentire?
È fragile, è prezioso,
per niente rumoroso!
È forse non udente,
parla ma non si sente?
Ha le labbra cucite,
ha voci non udite
o nell'aria rimbomba,
è silenzio di tomba?
È proprio un gran tesoro,
prezioso più dell'oro!
Il silenzio in senso lato
noi l'abbiamo ascoltato,
in casa tua o la mia
da soli o in compagnia,
quando poi finalmente
ci rilassa la mente
dal rumore invadente.
Non è mai tempo perso
è uno spazio diverso,
è il canto degli uccelli,
è il chiasso dei fratelli!
È un bisogno profondo
di sintonia col mondo,
il silenzio è natura,
arte, letteratura,
è un dono universale
e della terra è il sale.
Ma il silenzio rubato,
dal chiasso disturbato
è un atto che fa male,
un atto criminale.
Mimmo Mòllica ©
Il silenzio e la pace interiore sono un binomio inscindibile? La felicità della mente è più importante del benessere materiale? Certamente il silenzio è "merce rara" nell'odierna vita quotidiana, dominata dal rumore, dalla confusione, dall'invadenza di clacson e da schiamazzi.
E la mente? La mente e il silenzio guardano al benessere come una condizione strettamente dipendente l'una dall'altro. Una mente affrancata dal disordine, dai rumori e della confusione trova nel silenzio non la solitudine ma la rinascita: migliorano le relazioni interpersonali e pure il rapporto con se stessi.
Silenzio, quiete e meditazione favoriscono la percezione del mondo interiore e perfino dell'intimità del nostro corpo, migliorando il respiro e le sensazioni corporee e mentali, dando espansione, rilassatezza e ariosità al pensiero.
Secondo «L'Accademia del Silenzio», "il silenzio è un'arte, che si può sperimentare, imparare e condividere". Nasce così, da un'idea di Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot, l'Accademia contro lo stress, contro i ritmi frenetici, le città iperdinamiche, l'inquinamento acustico ed esistenziale. Secondo i due fondatori "Il tempo e il silenzio sono i «due lussi» di oggi, i beni di cui più sentiamo la mancanza".
La IV^ edizione del Festival del Silenzio si svolgerà a Milano dal 20 al 23 maggio 2021 alla Fabbrica del Vapore di via G. C. Procaccini 4 e al Castello Sforzesco. È un festival internazionale di performing arts che invita a conoscere forme artistiche e performative. Un'esperienza al momento senza eguali in Italia e in Europa, premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.
"Nella civiltà del rumore e del caos troppo spesso pensiamo al silenzio solo come negazione del frastuono e della confusione. Ma il silenzio può essere una scelta, un percorso. Il silenzio può essere comunicazione: dove le lingue sonore non esistono, i segni visivi, i gesti, le immagini acquistano importanza e permettono di comunicare".
Il Festival del Silenzio propone teatro, danza, arte visiva, musica, tra performance, workshop, mostre e spettacoli. Ciascuna proposta è pensata per ogni tipo di pubblico, di qualsiasi lingua o provenienza. Il Festival del Silenzio è un progetto di Fattoria Vittadini con la direzione artistica di Rita Mazza.