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Filastrocca dell’asso

di Sara Sirtori - 10.04.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
L'emergenza Coronavirus impone a genitori e figli di #restareacasa. Può essere l'occasione per riscoprire il gioco delle carte e Mimmo Mòllica dedica all'asso questa sua filastrocca.

In questo articolo

Giochiamo a carte

L'emergenza Coronavirus, con la chiusura delle scuole, impone ai genitori di #restareacasa e di affiancare i figli nei loro giochi. Può essere l'occasione per riscoprire il gioco delle carte, in alternativa a quelli tecnologici.

Il gioco delle carte può divertire, distrarre, socializzare, abituare al rispetto delle regole e perfino favorire l'apprendimento matematico, sviluppare la memoria e la capacità 'strategiche': insomma, si può imparare divertendosi con le carte.

Nelle carte da gioco, l'asso (che corrisponde all'uno), oltre ad essere la prima carta della serie, in molti giochi ha il maggior valore tra le carte di ciascun seme.

Ma che è un "asso" si dice pure di campioni e persone dalle doti eccezionali. Sarà un "asso" della medicina e della scienza chi vincerà la 'partita' contro Coronavirus.

Filastrocca dell'asso 

 

Non è merito mio

se nacqui al primo posto,

mi ha destinato Dio

e, dunque, non mi sposto!

 

Per me l'antico motto

del mondo fatto a scale,

per cui c'è chi sta sotto

mentre quell'altro sale,

è un gioco di parole

che proprio non s'addice,

che piova o ci sia il sole,

sia triste o sia felice,

 

il mio destino è quello

e non si può cambiare,

il mio fiore all'occhiello,

l'eterno primeggiare.

 

Non discuto il valore

degli altri anche perché,

seppure superiore

vale meno di me.

 

Anzi, non valgo molto,

eccetto in qualche gioco.

Comunque, dammi ascolto:

son l'asso, ti par poco?

Mimmo Mòllica 

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