Giochiamo a carte
L'emergenza Coronavirus, con la chiusura delle scuole, impone ai genitori di #restareacasa e di affiancare i figli nei loro giochi. Può essere l'occasione per riscoprire il gioco delle carte, in alternativa a quelli tecnologici.
Il gioco delle carte può divertire, distrarre, socializzare, abituare al rispetto delle regole e perfino favorire l'apprendimento matematico, sviluppare la memoria e la capacità 'strategiche': insomma, si può imparare divertendosi con le carte.
Nelle carte da gioco, l'asso (che corrisponde all'uno), oltre ad essere la prima carta della serie, in molti giochi ha il maggior valore tra le carte di ciascun seme.
Ma che è un "asso" si dice pure di campioni e persone dalle doti eccezionali. Sarà un "asso" della medicina e della scienza chi vincerà la 'partita' contro Coronavirus.
Filastrocca dell'asso
Non è merito mio
se nacqui al primo posto,
mi ha destinato Dio
e, dunque, non mi sposto!
Per me l'antico motto
del mondo fatto a scale,
per cui c'è chi sta sotto
mentre quell'altro sale,
è un gioco di parole
che proprio non s'addice,
che piova o ci sia il sole,
sia triste o sia felice,
il mio destino è quello
e non si può cambiare,
il mio fiore all'occhiello,
l'eterno primeggiare.
Non discuto il valore
degli altri anche perché,
seppure superiore
vale meno di me.
Anzi, non valgo molto,
eccetto in qualche gioco.
Comunque, dammi ascolto:
son l'asso, ti par poco?
Mimmo Mòllica