Contare sulle proprie forze
Il titolo è sempre estrema sintesi del racconto. Così, assieme all'Ulivo e alla Canna è il Vento protagonista di questa significativa favola di Esopo che Mimmo Mòllica ha messo in rima. L'ulivo è simbolo di solidità, la canna di flessibilità. E se la robustezza ha le sue peculiarità, la capacità di piegarsi ai venti e ai cambiamenti può essere garanzia di sopravvivenza. Esopo mette in risalto, come giudizio morale della sua favola, gli svantaggi della 'rigidità' e i vantaggi della 'flessibilità', che oggi potremmo pure tradurre con 'resilienza': l'umiltà di piegarsi agli eventi, ovvero il rigore morale. In ambedue i casi si tratta di contare sulle proprie forze.
Filastrocca della Canna e l'Ulivo
di Mimmo Mòllica
L'ulivo contrastava con la canna
dicendole sei debole e insicura,
io batto anche la quercia di una spanna,
provengo da una schiatta forte e dura.
Ma tu sei proprio vuota nel tuo interno,
sei un vegetale poco resistente,
il maltempo ed il vento dell'inverno
ti possono spezzare come niente,
una tempesta ti piega in un momento,
sei proprio molle, sei una 'canna al vento'.
La canna imperturbabile taceva,
pensava che una canna è un buon affare,
con una canna c'è chi ci faceva
un flauto dolce, pronto da suonare,
ed alle critiche neppure rispondeva
pensando a quante cose ci puoi fare.
Perché son tanti gli usi della canna:
puoi farci un bel bastone da passeggio,
un flauto dolce oppure una capanna,
canne da pesca o anche un altro aggeggio,
molto apprezzata la sua flessuosità,
si flette 'ai quattro venti' con facilità.
Ma un giorno si levò una gran bufera,
forte infuriava il vento e la tempesta,
ferma restò la canna là dov'era
come una stele in mezzo alla foresta,
per una notte e una giornata intera,
per quanto flagellata ferma resta:
per una canna è sempre primavera.
L'ulivo invece anche se più forte
malgrado la maggiore resistenza,
nel temporale ebbe malasorte,
fu sradicato dalla sua violenza,
credendosi più forte del cemento
crollò sotto la furia di quel vento.
Esopo una morale vuole dare:
chi nelle proprie forze sa contare,
chi nel pericolo 'il vento sa fiutare',
chi non si affanna 'gridando ai quattro venti'
sta meglio di chi sfida i prepotenti.