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Filastrocca della cicala e le formiche

di Sara Sirtori - 08.07.2020 - Scrivici

filastrocca
Fonte: Shutterstock
La «Filastrocca la Cicala e le Formiche» di Mimmo Mòllica fa eco alla famosa favola di Esopo che considera oziosa e imprevidente la Cicala, per il suo ‘canto’ incessante dell’estate. Tanto da non avere altro tempo per procurarsi le provviste per l’inverno. Ma per le cicale l’estate è la stagione dell'amore…

In questo articolo

L’estate è la stagione dell’amore

Non tutte le cicale cantano, solo gli esemplari maschi emettono quel suono stridulo, per richiamare l'attenzione della femmina: per procreare. Nelle calde giornate estive il maschio della cicala, dotato di particolari organi detti 'timballi', è tanto impegnato a 'cantare' da non avere altro tempo da dedicare alla ricerca delle provviste per l'inverno. Ma per questi insetti l'estate è la stagione dell'amore… 

Esopo fa ricorso a questa metafora, descrivendo la cicala oziosa e le formiche laboriose e previdenti, capaci di accumulare il cibo per l'inverno. La cicala perciò sarà costretta dalla fame a chiedere qualcosa da mangiare alle laboriose formichine.
Morale della favola: essere previdenti pensando al domani. L'ozio e la negligenza non danno frutti, ma fanno rimanere a mani vuote.

Filastrocca della cicala e le formiche

di Mimmo Mòllica

Era un giorno d'inverno e le formiche

il loro grano stavano a seccare,

assieme ad altri semi e alle molliche

che bisogna con cura conservare.

In preda a una gran fame una cicala

venne a chieder qualcosa da mangiare,

ma la formica il cibo non regala

e alla cicala prese a domandare:

«Perché durante le belle giornate

non hai messo da parte le provviste?».

La cicala rispose: «Beh, guardate,

se io non canto poi divento triste». 

E le formiche in coro, divertite:

«Hai trascorso l'estate là a cantare

e tutte le tue scorte son finite,

adesso a pancia vuota puoi ballare».

Questa lezione è per tutta la gente:

ciascuno pensi ad esser previdente.

È giusto coltivare i propri sogni,

ma provveder per tempo anche ai bisogni.

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