«Filastrocca della donna e del lavoro» è una filastrocca scritta da Mimmo Mòllica per ricordare l'incendio di New York del 1911, durante il quale morirono tante operaie.
Spiega Mimmo: «Le Nazioni Unite hanno designato l'8 marzo "Giornata internazionale della donna" per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030: lavoro, uguaglianza di genere ed empowerment delle donne e delle ragazze, prescindendo da divisioni etniche, linguistiche, culturali, economiche o politiche.
La «Filastrocca della donna e del lavoro» ricorda la morte di tante operaie nell'incendio scoppiato, a New York nel 1911, nella fabbrica di camicie Triangle, tragedia verificatasi il 25 marzo 1911, nella quale persero la vita 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini), la maggior parte giovani immigrate di origine italiana, ma non solo.
Fu quello il più grave incidente industriale della storia di New York. Nel palazzo di 10 piani, 62 delle vittime tentarono disperatamente di salvarsi lanciandosi dalle finestre, non essendoci altra via d'uscita. I proprietari – infatti – tenevano chiusi a chiave gli operai per timore che rubassero o facessero troppe pause durante l'orario di lavoro».
Ascolta il podcast con la filastrocca
«Filastrocca della donna e del lavoro»
La Festa della donna è la Giornata
in cui una strage viene ricordata:
la storia delle donne è spesso triste,
fatta di lunghe lotte e di conquiste,
di diritti negati e di disprezzo,
di conquiste pagate a caro prezzo.
Di fatti che rimangon nella storia
è piena, straripante la memoria,
è perciò giusto che venga ricordato
quanto di doloroso c'è mai stato.
Un grande incendio costò vite umane
a tante donne giovani italiane,
ma pure donne inglesi e americane,
decine di ragazze lavoranti,
la maggior parte giovani emigranti.
Una stanza di donne piena piena,
anche bambine di 12 anni appena,
sbarrate, chiuse a chiave eran le porte
e un vasto incendio ne provocò la morte.
Nel padiglione, là immagazzinati,
c'eran tessuti tutti accatastati,
camicie, carta, stoffe e anche coperte,
tante lampade a gas accese, aperte,
duro lavoro e miseri stipendi
e neanche l'acqua per spegnere gli incendi.
L'incendio divampò all'ottavo piano
tentaron di fuggire però invano,
le porte erano chiuse coi cancelli,
con le catene e con i chiavistelli.
Erano chiuse come le prigioni
per paura di furti e distrazioni:
chi si lanciò nel vuoto dal palazzo,
tra il fuggi-fuggi, il caos e lo schiamazzo.
Tentava ognuno di salvar la vita
senza trovar però una via d'uscita:
morirono così tutte bruciate
quelle povere donne intrappolate
e l'8 marzo vengon ricordate.
La Festa della donna è la Giornata
in cui ogni donna viene festeggiata,
e l'otto marzo è pure l'occasione
per ricordare le tante persone
morte per incidente sul lavoro,
senza diritti, come son morte loro.
Mimmo Mòllica ©
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