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Il presepe e le filastrocche di Natale di Mimmo Mòllica

di Mimmo Mollica - 11.12.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La raccolta di filastrocche natalizie di Mimmo Mòllica, tra cui la "Filastrocca del presepe", si aggiunge alla serie già presente su Nostrofiglio.it.

In questo articolo

Il presepe e le filastrocche di Natale di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca del presepe» di Mimmo Mòllica descrive alcuni degli immancabili personaggi del presepe classico e regionale. Non solo i Magi, il bue e l'asinello, ma i personaggi caratteristici delle tradizioni e delle leggende territoriali, come «Gelindo», «Benino» e «Zio Gennaro», custode del fuoco.

«Filastrocca del presepe»

Dicembre, si fa presto sera,
la neve silenziosa e leggera
scende piano con il suo candore
sul paesaggio e ne cambia il colore.


Tutt'intorno c'è un'aria speciale,
nelle case è già quasi Natale,
non c'è più il rosso di un bel tramonto,
ma il presepe è già bell'e pronto.


Mangiatoia per lettino,
dove dormirà il Bambino,
per scaldarlo l'asinello,
c'è anche il bue, c'è l'agnello,
e a vegliar Gesù Bambino
c'è la chioccia col pulcino.


C'è Giuseppe con Maria,
ci son l'oste e l'osteria
pecorelle coi pastori,
lavandaia e pescatori.


C'è Benino che dorme beato,
Dormiglione ch'è già addormentato,
c'è Festoso che porta allegria
e Gelindo che a Giuseppe e Maria,
con l'agnello poggiato alla spalla,
diede aiuto a trovare la stalla.


Ed i Magi in missione segreta,
a guidarli è la Stella Cometa,
Zio Gennaio, il custode del fuoco,
detto pure il vecchietto del poco,

porta legna per scaldare il Bambino,
come fosse un perfetto camino.
È il presepe, è arrivato Natale,
pace a tutti, pace universale.


Mimmo Mòllica

Il presepe, non solo Re Magi

"Oro, incenso e mirra", sono i doni che i «Re Magi» portano a Gesù Bambino. E il presepe, tra i molti personaggi rappresentati, non può fare a meno dei Magi, del bue e dell'asinello. Ma sono tanti i personaggi caratteristici che ripropongono tradizioni e leggende territoriali, tipiche di luoghi e città più o meno conosciuti.

Nella tradizione piemontese, «Gelindo», in quella partenopea pastori e popolane abbondano e arricchiscono il presepe.
Tra i personaggi più conosciuti c'è «Benino», il pastore dormiente nella stalla, solitamente disposto all'inizio del presepe. Benino dorme e fa sogni rivelatori. Il sonno di Benino non è solo fisiologico, ma è una condizione dello spirito: sogna qualcosa di grande che sta per
accadere.

Pastori e popolane

C'è «Totore 'o pittore», molto simile all'oste che rifiutò ospitalità a Giuseppe e Maria. C'è
«Gelindo» sorridente, il contadino semplice e pasticcione, un po' burbero e sbadato. Gelindo è
un personaggio particolare e autentico: proprio lui, che porta un agnello sulle spalle, aiuta
Giuseppe e Maria a trovare la stalla o la grotta, in cui accogliere il Bambino, che dormirà nella
mangiatoia.

Dormiglione, Meraviglia e Curiosa

«Dormiglione», «Meraviglia» e «Curiosa» sono immancabili personaggi del presepe bolognese
classico. «Dormiglione» è il pastore addormentato, probabilmente ubriaco, che non si accorge
nemmeno di quanto gli sta accadendo intorno.
«Meraviglia», con le braccia al cielo, simboleggia lo stupore alla notizia della nascita di Gesù
Bambino.
«Curiosa» è un personaggio 'recente' del presepe e rappresenta la popolana intrigante e
curiosona, con le orecchie sempre ben protese a captare pettegolezzi e accadimenti.

Zio Gennaro, custode del fuoco

C'è «Zio Gennaro», vicino alla grotta a scaldarsi le mani. Zio Gennaro ha le sembianze di un vecchietto povero e rappresenta proprio il mese di gennaio e il freddo intenso in arrivo.
Gennaro offre a Giuseppe e Maria il fuoco per scaldare il Bambino.

Le filastrocche di Natale di Mimmo Mòllica

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