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La «Filastrocca del cannolo»

di Mimmo Mollica - 17.05.2021 - Scrivici

cannolo
Fonte: shutterstock
La «Filastrocca del cannolo» di Mimmo Mòllica è un omaggio al maestro Andrea Camilleri, siciliano di Porto Empedocle, scrittore di grande fama, ispiratore della fortunata serie televisiva «Il commissario Montalbano».

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La «Filastrocca del cannolo» di Mimmo Mòllica è un omaggio al maestro Andrea Camilleri, siciliano di Porto Empedocle, morto a Roma il 17 luglio 2019, scrittore di grande fama, ispiratore della fortunata serie televisiva «Il commissario Montalbano». Camilleri ne «Il campo del vasaio» descrive i freschissimi cannoli che Pasquano si abbassa a "sciaurare", prima di sbafarsene due "talianno il paesaggio".

"La prima cosa che il commissario notò sopra la scrivania di Pasquano, 'n mezzo a carte e fotografie di morti ammazzati, fu una guantera di cannoli giganti con allato 'na buttiglia di passito di Pantelleria e un bicchieri. Pasquano si calò a sciaurare i cannoli: erano freschissimi. Allura si versò tanticchia di passito nel bicchiere, affirò un cannolo e principiò a sbafarselo talianno il paesaggio dalla finestra aperta. Il sole addrumava i colori della vallata, li staccava nettamente dall'azzurro del mare lontano. Dio, o chi ne faciva le veci, qua si stava addimostrando un pittore naïf. A filo d'orizzonte, uno stormo di gabbiani che se la fissiavano a fare finta di scontrarsi tra loro, in un virivirì di piacchiate, virate, cabrate che parivano 'na stampa e 'na figura con una squatriglia aerea acrobatica. S'affatò a taliarne le evoluzioni. Finito il primo si pigliò un secondo cannolo". (Andrea Camilleri, Il campo del vasaio, Sellerio 2008).

«Filastrocca del cannolo» di Mimmo Mòllica

omaggio al maestro Andrea Camilleri

Il cannolo siciliano,

a nessuno sembri strano,

è un buon dolce fatto a mano

con ricotta, strutto e grano.

«E nient'altro», voi direte?

Come tutti ben sapete,

la ricetta è qua descritta:

cialda di una pasta fritta,

come scorza del cannolo,

che non è di grano solo,

ma farina, vino e strutto.

Ed ancora non è tutto,

c'è anche zucchero e farina,

poi l'impasto s'arrimina (1)

col cucchiaio da cucina

e si mette la ricotta

che in Sicilia vien prodotta

e impastata bella fina,

ma che sia ricotta ovina.

(2)

Perché sia tradizionale

il ripieno suo abituale

è ricotta setacciata

con le mani lavorata,

ben condita e zuccherata

con canditi e cioccolata.

In Sicilia più orientale

hanno il latte eccezionale

della mucca modicana,

e non è una cosa strana,

poiché il latte ricavato,

dal sapore delicato,

da decenni viene usato

anche meno zuccherato.

Il cannolo, stacci attento,

va riempito sul momento,

perché con troppa lentezza

perde la sua croccantezza.

Quindi l'umida ricotta

dal pastore sia prodotta,

così la turgida cialda

va gustata bella calda.

Ogni cosa ha il suo ruolo:

dura legge del cannolo.

Perciò riempilo all'istante

se lo vuoi bello croccante.

Mimmo Mòllica ©

(1) S'arrimina: si rimescola

(2) Ricotta ovina: ricotta di pecora

Ad Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania, dal 17 al 19 maggio si svolge la "Sagra del cannolo di Sicilia". Qua nel 2018 è stato stabilito il «Guinness World Records» con un cannolo di 7,69 metri del peso di 130 chili. A Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, dove si parla una strana lingua, si tiene a Carnevale la "Sagra del Cannolo". Il cannolo siciliano, simbolo della pasticceria siciliana, è conosciuto ed  esportato in tutto il mondo.  

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