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Giochi di una volta per bambini

di Sara De Giorgi - 19.08.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Avete nostalgia del passato e, in questa strana estate, volete far scoprire ai vostri figli i giochi di una volta? Eccone alcuni tra i più divertenti e originali, suggeriti da Andrea Angiolino, giornalista e famoso inventore di giochi.

In questo articolo

Quando ancora non esistevano televisione o smartphone e computer, in genere i bambini si riunivano nelle case o all'aperto e giocavano per molto tempo tra loro. Lo testimoniano i racconti dei nonni, che quando erano bambini facevano giochi semplici e divertenti. 

Possiamo approfittare di questa "strana estate" per riscoprire e rivivere con i nostri figli i giochi del passato.

Abbiamo chiesto ad Andrea Angiolino, giornalista e celebre inventore di giochi, che ha pubblicato il libro Giochiamo insieme con carta e matita (Sonda Edizioni), di suggerirci alcuni tra i giochi del passato più belli per i bambini.

 

Le attività presentate fanno parte del SUMMER CAMP online di nostrofiglio.it

Giochi di una volta, perché sono importanti

Secondo Andrea Angiolino, è importante recuperare i giochi del passato in questo momento storico.
 
«Intanto fanno parte della nostra cultura. Dai giochi dei nostri nonni, come da quelli dei popoli antichi, possiamo capire molto delle loro usanze, della loro mentalità. Scoprendo anche una continuità interessante: i giochi che oggi si fanno con le biglie sono praticamente gli stessi che i bambini dell'antica Roma facevano con le noci. Per gli stessi motivi è interessante imparare e provare i giochi di altre nazioni, di altri continenti. Ed è anche molto divertente!
 
Poi, da sempre, ciascuno adatta i giochi ai propri gusti, e così i passatempi tradizionali si evolvono in varianti sempre nuove. E' anche un'occasione di creatività... e di democrazia, visto che se vogliamo modificare le regole dobbiamo concordarlo assieme agli altri. Molti giochi si fanno con materiali di recupero: tappi, monete, sassolini, carta anche da riciclo... o addirittura senza nulla: sono quindi ecologici e molto economici. Inoltre, senza nulla togliere ai giochi elettronici dei nostri tempi, i giochi del passato hanno una longevità e una capacità di farci stare assieme in allegria che nessun videogioco riesce a eguagliare», spiega Angiolino.

Cinque giochi di una volta

Ecco cinque giochi di una volta divertenti, da fare in casa e all'aperto, per trascorrere insieme momenti felici.

  1. Gioco "Segui il capo". Si tratta di un gioco da fare all'aperto, perfetto per mantenere il distanziamento. Ci si mette in fila indiana e il primo parte facendo quello che vuole: salta, corre, allarga le braccia, scavalca un ostacolo, cammina su un tronco. Gli altri lo seguono facendo le stesse identiche cose. Il capo farà gesti e azioni stravaganti, per mettere in difficoltà gli altri. Chi sbaglia è eliminato.
  2. Gioco "Le parole incrociate". E' possibile fare questo gioco ovunque, anche a distanza (magari in videochat). Ognuno ha un foglio dove disegna una griglia con cinque file di cinque caselle, che tiene nascosta dalla vista degli altri. A turno i giocatori dicono una lettera, che tutti devono mettere in una casella della griglia a loro scelta. Quando sono state dette 25 lettere e la griglia è piena, ognuno la mostra e si contano i punti, tanto più alti quanto più lunghe sono le parole formate nella griglia da sinistra a destra. Lo stesso si fa su ogni colonna, dall'alto al basso. Chi fa più punti vince. 
  3. Gioco "Il ciclotappo". E' uno dei giochi più divertenti da fare all'aperto. Su uno spiazzo d'asfalto, disegnate con i gessetti una pista larga un palmo e chiusa ad anello. Procuratevi un tappo a corona per ciascuno. Tracciate il traguardo lungo un rettilineo e sorteggiate l'ordine di partenza. Al proprio turno, il giocatore mette il tappo sul traguardo e lo lancia con una schicchera, cioè un colpo dato con l'indice che va trattenuto con il pollice e lasciato andare all'improvviso. Se il tappo si ribalta o esce di pista il tiro è nullo e il giocatore riproverà al turno dopo. Vince il primo che taglia il traguardo dopo aver fatto tutto il giro della pista. 
  4. Gioco "Il calciomoneta". Se avete un tavolo e tre monete, potete giocare a calciomoneta. Il difensore mette pollice e indice a formare la porta su un lato corto del tavolo. Al lato opposto, l'attaccante mette tre monete a triangolo. Deve colpirne una con l'indice e farla passare fra le altre due senza toccarle. Può fare quanti tiri vuole, cambiando moneta o tirando più volte di seguito la stessa. Se manda una moneta attraverso le dita dell'avversario fa goal e le parti si invertono.  Vince il primo che arriva a fare tre gol.
  5. Gioco "Uno, due, tre stella". Si tratta di un gioco tradizionalissimo che si può fare senza toccarsi. Un giocatore che "sta sotto" si mette accanto a un muro, gli altri si sistemano dietro una linea di partenza a una certa distanza. Chi sta sotto si volta dall'altra parte per non guardare gli altri, che nel frattempo avanzano, e dice: "Un, due, tre... Stella!". Quando finisce di dire "Stella!" si volta di nuovo verso di loro: gli altri giocatori a quel punto devono essere immobili e restarlo finché lui non si gira di nuovo.

Andrea Angiolino, l'autore

«Ho iniziato a scrivere di giochi su riviste specializzate di giochi nel 1982, quando ancora ero al liceo. Da allora ho pubblicato molti giochi da tavolo: il più famoso è Wings of War, oggi Wings of Glory (Ares Games), che è stato tradotto in una dozzina di lingue e ripropone i duelli aerei della prima e della seconda guerra mondiale con modellini accuratissimi. La sua variante fantascientifica è Battlestar Galactica - Starship Battles, ed. Tesla Games.

Per i bambini c'è Safari Golo (Oliphante 2), una caccia fotografica agli animali.

Tra i miei libri sul gioco c'è Giochiamo insieme con carta e matita (Sonda), che ha avuto fortuna anche all'estero, Basta niente per giocare (Gallucci), che insegna giochi senza materiali specifici e Storie di giochi (Gallucci), che racconta curiosità e retroscena su come sono nati i giochi più noti. C'è poi il Dizionario dei giochi (Zanichelli). Tengo corsi di game design, scrivo voci su gioco e fumetto per le opere Treccani, racconto storie di giochi e giocattoli a Wikiradio (Rai Radio Tre)».

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