Prendete tanti foglietti, distribuitene una decina a ogni giocatore e invitateli a scrivere una parola su ciascun biglietto, e poi a metterli, ripiegati, in un cappello. Se non l’avete, può andare bene anche un cestino (o il porta-pane).
A coppie o a squadre, il membro di ogni gruppo, per una tornata di un minuto, deve pescare dal cappello e inventare frasi che riguardano la parola estratta senza mai nominarla. Può ricorrere anche a rumori e gesti per aiutare i compagni di squadra a indovinare di che parola si tratta. Scopo del gioco è far azzeccare, nei sessanta secondi previsti, quante più parole possibili, prima di passare il cappello agli avversari. Se i membri della squadra di appartenenza non riescono a capire un termine, il “capitano” deve rimettere a posto il pezzetto di carta tenendo la bocca ben chiusa. E nel caso in cui nella foga della gara, dovesse pronunciare la parola scritta mentre tenta di spiegarla, il turno passa subito all’altro gruppo. Quando il cappello è vuoto, si contano i bigliettini di ogni squadra: si aggiudica la vittoria chi ne ha di più.
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