Scopo dell'attività:
allenare il movimento grosso (il movimento relativo ai grandi muscoli; il bebè acquisisce gradualmente il controllo degli arti a livello motorio e solo successivamente si 'specializza' con la motricità fine), esercitare l'orientamento, favorire la concentrazione e sperimentare un primo approccio al concetto topologico (sopra, sotto, dentro, fuori).
Età indicativa/consigliata:
da 8 mesi
Occorrente/cosa serve:
Legno compensato o cartone molto robusto per costruire una scatola quadrata (60 x 60 cm, alta 15 cm). E' possibile usare per la realizzazione una super colla per il compensato o chiodini piccoli, a discrezione di chi costruisce il gradino, ovviamente in modo tale che il bimbo non possa farsi male. Per lo stesso motivo, il legno deve essere ben liscio.

Come proporre l'attività:
Con un po' di pazienza o chiedendo aiuto all'esperto di 'fai-da-te' di famiglia, occorre costruire una scatola di legno quadrata ben levigata, in modo che il bambino possa usarla in completa sicurezza.
Una volta pronta la scatola, è sufficiente metterla a disposizione del bambino all'interno del suo ambiente, nella cameretta o nella zona dedicata al gioco a casa e lasciarlo libero di sperimentare.
“Un'attività del genere può apparire molto semplice agli occhi di un adulto - spiega Alessia Salvini, Tata & Family Coach Montessori (sito: http://www.alessiasalvini.it/) - ma offre, invece, al bambino una importante occasione di esercitarsi, misurandosi in modo autonomo, con le sue capacità”.
Per proporre per la prima volta l'attività, è possibile mostrare al bimbo la scatola, magari in modo un po' plateale, evitando, però, ogni tipo di forzatura. (Leggi anche: Maria Montessori: rispettate la personalità dei bambini)
Questo nuovo oggetto 'misterioso', posto nel suo raggio di azione, affascina il bambino che inizierà ad avvicinarsi per esplorarlo in modo del tutto naturale e istintivo. E' importante che l'adulto presente non intervenga e lasci agire il bimbo a suo piacimento, senza indirizzarlo.
Secondo Alessia Salvini, l'interesse deve sempre partire dal bambino. “L'adulto è il trait d'union tra il bimbo e l'ambiente, a lui spetta mettere a disposizione il materiale e poi osservare con discrezione, intervenendo solo su esplicita richiesta del piccolo” – raccomanda l'esperta.
Questo approccio è tra i punti cardine del pensiero montessoriano e vale per genitori ed educatori. (Leggi anche: una casa a misura di bambino secondo il metodo Montessori)
In questo caso, la scatola 'gradino' stimola il bimbo che gattona ad allenare le sue abilità motorie: può usarla per salirci sopra come un gradino e scendere o provare a entrare dentro scavalcando il bordo.
Naturalmente, non c'è una regola: potrebbe anche capitare che il bimbo giri la scatola, per esempio, la tocchi e provi a entrarci, e non a salirci sopra, ma non importa.
“Il fine di ogni attività montessoriana, non è il risultato – dice Alessia Salvini – ciò che conta davvero è la concentrazione, la ripetizione del lavoro parte del bambino.
Nel corso dell'esperienza, il bambino si autogratifica e così 'conquista' anche un primo mattoncino per la fiducia nelle sue capacità”, conclude l'esperta. (Leggi anche: Montessori, 10 giochi per stimolare l'intelligenza)

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Aggiornato il 09.04.2018