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Metodo Montessori e psicolinguaggio, 6 attività

di Sara De Giorgi - 01.07.2020 - Scrivici

psicolinguaggio
Fonte: Cortesia Serena Maffezzoni
Cos'è lo psicolinguaggio? Secondo Maria Montessori coincide con le attività che educano i bambini a sviluppare il linguaggio. Ecco una serie di attività che rispondono a quest'esigenza da parte dei più piccoli, proposte da Martina Cartasegna e Annalisa Di Blasio, entrambe educatrici presso la "Casa dei Bambini Pavese".

In questo articolo

Maria Montessori, celebre pedagogista, ha spesso sostenuto l'importanza dell'aiutare i bambini nello sviluppo del linguaggio. I piccoli grazie alla loro "mente assorbente" possono apprendere molti vocaboli, anche scientifici, mentre l'adulto offre loro stimoli, provando a comprendere il loro "io individuale". La pedagogista Montessori ha, per questo motivo, identificato alcune attività che rispondano all'esigenza di "psicolinguaggio".

«Secondo Maria Montessori il linguaggio è un soffio che passa attraverso le corde vocali e attraverso i risonatori e fa le voci musicali, le vocali, e l'accompagnamento, le consonanti. Dopo aver espresso nell'aria il pensiero dell'uomo, si disperde nel silenzio. Il linguaggio infatti si sviluppa durante l'epoca più importante della crescita del bambino, cioè nella prima infanzia. Tra i due anni e due e mezzo il bambino parla distintamente e riproduce il linguaggio che parlano le persone che lo circondano. Il bambino apparentemente inerte assorbe il linguaggio e ad un tratto mostra un fenomeno esplosivo, definito da Maria Montessori "l'esplosione del linguaggio", nel quale è già tutto formato.

Tutte le lingue, dalle più semplici alle più complesse, come quelle delle tribù africane, il russo, il tedesco, ecc., sono assorbite nello stesso periodo da tutti i bambini e in ogni parte del mondo. Il piccolo inizia a parlare verso i due anni di età. Il linguaggio secondo Maria Montessori si sviluppa naturalmente come creazione spontanea e si sviluppa anche seguendo leggi determinate o uguali per tutti i bambini.

Tra i 3 e i 6 anni le fasi dello sviluppo del linguaggio saranno: la fase sensoriale, intellettuale e di apprendimento. La fase sensoriale approfondisce il riconoscimento dell'alfabeto atraverso, ad esempio, le lettere smerigliate, il materiale scientifico all'interno della casa dei bambini e l'accento delle parole. Nella fase intellettuale c'è la costruzione vera e propria delle parole e, infine, c'è la fase di apprendimento, nella quale verrà appreso al meglio l'alfabeto, attraverso la scrittura e la lettura.

Uno dei materiali più usati per questa fase di apprendimento saranno le nomenclature classificate, semplici e poi via via più complesse.

Le attività proposte sono attività appartenenti alla vita che ci circonda che possono aiutare i bambini, attraverso un approccio montessoriano, a sviluppare i loro bisogni riguardanti questa disciplina. Maria Montessori utilizzerà sempre il corsivo per insegnare ai bambini a leggere e a scrivere, perché si avvicina maggiormente ai primi grafismi del bambini; inoltre dà un senso di unione della parola. Ogni parola è attaccata e singola, perciò il bambino, con il corsivo, avrà una maggiore evidenza delle singole parole all'interno della frase», ha spiegato Martina Cartasegna. 

Di seguito alcune attività montessoriane legate allo psicolinguaggio e consigliate da Martina Cartasegna, educatrice, pedagogista, specializzata, tramite l'Opera Nazionale Montessori sull'approccio montessoriano delle fasce di età 0-3 e 3-6 e sul metodo Gordon legato alla musica, e da Annalisa Di Blasio, educatrice e specializzata a New York in "Childhood Education" e con esperienza sull'approccio Montessori. Entrambe sono educatrici presso la "Casa dei Bambini Pavese".

Il gioco del ricercatore

Età:

dai 3 anni.

Materiale:

  • mollette,
  • fogli di carta (grandezza post-it),
  • pennarello, matita, pastello rosso e blu.

Svolgimento:

  1. Scrivete su ogni foglietto una lettera dell'alfabeto in corsivo (vocali rosse e consonanti blu).
  2. Un giocatore (mamma, papà, nonni, fratelli, sorelle o il bambino stesso) pronuncia "oggi questo ricercatore dovrà cercare cose o persone in questa casa/giardino/terrazzo che iniziano con la lettera 'a'!". E i partecipanti andranno a cercare oggetti o persone che iniziano con la lettera pronunciata attaccandola sull'oggetto o persona con una molletta. Poi via via si passerà alle altre lettere. Iniziate con qualche lettera (iniziali del nome e cognome, M come mamma, P di papà, proseguendo poi con le altre): diventerà come una caccia al tesoro e i bambini ripasseranno le lettere divertendosi!
  3. Se il bambino dovesse indicare un oggetto che non inizia con la lettera indicata, non correggetelo, piuttosto ripetergli la lettera e l'oggetto indicato e osservatelo.

Scopo diretto:

  • sviluppo del lessico,
  • analisi dei suoni che compongono una parola e la corretta pronuncia,
  • sintesi dei suoni,
  • preparazione alla lettura,
  • pronunciare correttamente suoni e parole.

Scopo indiretto:

  • preparazione diretta e indiretta alla scrittura e lettura.

Controllo dell'errore:

  • l'adulto.

Spy the letter

Età:

dai 3 anni.

Materiale:

  • una penna/un pennarello/una matita,
  • stampa dell'immagine allegata.

Svolgimento:

  1. ricercare le lettere che compongono la parola "pasqua" e "easter";
  2. crossarle una volta trovate.

Scopo diretto:

  • riconoscere le lettere dell'alfabeto.

Scopo indiretto:

  • coordinazione dei movimenti,
  • sviluppare la motricità fine,
  • sviluppare attenzione e concentrazione.

Controllo dell'errore:

  • nel materiale.
Psicolinguaggio

Spy the letter

Alfabeto motorio

Età:

dai 4 anni.

Materiale: 

  • fogli di carta A4,
  • pennarelli, matite rosse (vocali) e blu (consonanti).

Svolgimento:

  1. Scrivere sui fogli di carta le lettere dell'alfabeto, iniziare con poche lettere con i più piccoli e aumentare a seconda dell'interesse e dell'età del bambino.
  2. Nominare una lettera, ad esempio dire "Ho bisogno della lettera M come mamma".
  3. Il bambino dovrà indovinarla saltandoci sopra e conquistandosi la lettera.

Scopo diretto:

  • saltare sulle lettere.

Scopo indiretto:

  • conoscenza dell'alfabeto,
  • memorizzazione delle lettere,
  • sviluppo del movimento.

Controllo dell'errore:

  • nel materiale.

Lettere nel tunnel

Età:

dai 4 anni.

Materiali:

  • foglio rigido,
  • pasta tipo mezzi rigatoni o ditalini,
  • spago, filo di lana, nastro,
  • colla,
  • una striscia dove sono scritte varie parole o il proprio nome, oppure ancora una sequenza di lettere,
  • un ago grande (oppure bruciare il capo dello spago o anche avvolgerci del nastro adesivo per renderlo più solido).

Svolgimento:

  1. In ordine sparso, incollate la pasta sul foglio.
  2. In cima ad ogni pasta, scrivete sul cartoncino una lettera dell'alfabeto in maniera casuale (lettere comunque presenti nella striscia).
  3. Cercate le lettere indicate dalla striscia.
  4. Con lo spago attraversate ogni "tunnel" per comporre la parola o comunque seguire la sequenza.

Scopo diretto:

  • passare l'ago nella pasta.

Scopo indiretto:

  • sviluppo della concentrazione e dell'attenzione,
  • approccio allo psicolinguaggio. 

L'inventa storie

Età:

dai 3 anni.

Materiale:

  • fogli di carta,
  • forbici,
  • matite,
  • 6 contenitori (bustine, barattoli, scatoline, ecc.),
  • un contenitore più grande che contenga i contenitori piccoli o un pannello dove appendere le bustine.

Svolgimento:

  1. Ritagliare i fogli creando una ventina di quadrati di 10 centimetri.
  2. Disegnare sui foglietti personaggi, ambienti, oggetti magici, amici, antagonisti. Iniziate con 3/4 elementi per categoria.
  3. Dividete le immagini disegnate per contenitore.

Come creare la storia:

  1. Estraete un foglietto da ogni contenitore.
  2. Provate a creare la vostra storia con gli elementi che avete estratto!

Scopo diretto:

  • inventare storie.

Scopo indiretto:

  • sviluppo dell'attenzione e concentrazione,
  • sviluppo dell'immaginazione.

Lettere morbidose

Età:

dai 3 anni.

Materiale:

  • cartone spesso,
  • matita,
  • filo di lana/filo di cotone/della corda,
  • colla.

Svolgimento:

  1. Disegnare sul cartone la propria lettera in corsivo, in maniera abbastanza grande.
  2. Con la punta della matita molto appuntita bucare tutto il contorno della lettera disegnata così da riuscire ad estrarla dal cartone.
  3. Prendere il filo e, fissandolo con della colla o dello scotch di carta alla lettera, iniziare ad arrotolarlo tutto attorno alla sagoma di cartone.
  4. Sigillare il filo con della colla resistente.

Scopo diretto:

  • creare delle lettere morbidose.

Scopo indiretto:

  • sviluppo della motricità fine,
  • sviluppo dell'attenzione e della concentrazione.

Estensioni:

  • creare le lettere con il collage invece del filo,
  • creare i numeri morbidosi.

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