Si ricorda meglio il volto di uno sconosciuto, se quando lo si è visto per la prima volta c'era in sottofondo una musica emotivamente toccante. È il risultato di un esperimento condotto dall’università di Milano Bicocca, i cui risultati sono stati appena pubblicati su "Nature Scientific Reports". Ne dà notizia un comunicato dell'Università.
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Lo scopo dello studio è stato quello di indagare quale influenza ha ciò che ascoltiamo, sia musica o rumore di fondo, sui processi percettivi e cognitivi.
La ricerca, realizzata dal "Milan Center for Neuroscience" dell’Università di Milano-Bicocca (Dipartimento di Psicologia) e coordinata da Alice Mado Proverbio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica presso l’ateneo milanese, si è svolta su un gruppo di 54 studenti universitari non musicisti ai quali è stato proposto un esercizio di memoria: riconoscere dei volti tra i 448 che gli venivano mostrati dopo una sessione di apprendimento.
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Nella prima parte dell’esperimento sono state mostrate ai partecipanti 56 immagini di volti di uomini e donne in associazione a un sottofondo sonoro (musica jazz e suoni naturali come onde marine).
Nella fase di studio successiva sono state mostrate loro altre 300 facce sconosciute con un sottofondo di musica commovente, gioiosa o con il sottofondo del rumore della pioggia, oppure ancora in silenzio.
Nella fase di test, i partecipanti vedevano altri 300 volti (200 vecchi e 100 nuovi) senza alcun sottofondo musicale e veniva loro chiesto di usare alternativamente il dito indice per “dire” se si trattava di facce nuove e il medio per quelle già viste. Durante l’ascolto della musica ai partecipanti veniva inoltre misurata la pressione sanguigna e il battito cardiaco.
I risultati hanno indicato che il riconoscimento più efficiente e veloce dei volti si è verificato in condizioni di silenzio, o quando i partecipanti ascoltavano musica emotivamente toccante.
Al contrario, un sottofondo fatto di suoni come pioggia o musica allegra ha interferito con la memorizzazione delle facce. Oltre a migliorare la memoria, l'ascolto di musica emotivamente toccante ha coinciso con un significativo aumento della frequenza cardiaca.
"L’ipotesi che ci porta a fare questo esperimento è che l’ascolto di musica toccante sia in grado di modificare la percezione visiva dei volti legando le caratteristiche del viso a informazioni uditive e carica emotiva generata dalla musica. Ciò potrebbe voler dire che l’ascolto di un certo tipo di musica produce una codifica della memoria più profonda.
È quello che accade tipicamente con la musica da film: cosa sarebbero l’agente 007 James Bond, Indiana Jones, la Pantera Rosa, il Padrino senza i loro famosi sottofondi sonori?" dice Alice Mado Proverbio.
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