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Venticinquesima settimana di gravidanza
Il sesto mese di gravidanza si avvia alla fine e il piccolo percepisce sempre di più il mondo che lo circonda. Con la consulenza scientifica della ginecologa Elisabetta Canitano, presidente dell'associazione onlus Vita di donna, vediamo cosa succede al corpo della donna e a quello del bambino durante la venticinquesima settimana di gravidanza.
I sintomi nella venticinquesima settimana di gravidanza
Normalmente in questo periodo la futura mamma non soffre di particolari sintomi, benché stanchezza e fiato corto siano ormai condizioni sempre più quotidiane a causa dell'aumento di peso costante del feto nel pancione (anch'esso sempre più ingombrante).
Non sono però rari disturbi e fastidi minori dovuti proprio al forte stress fisico che una gestazione comporta. L'aumento di dimensioni del feto, ad esempio, rallenta la digestione e può provocare frequenti bruciori di stomaco o episodi di nausea dopo il pasto. Anche la schiena poi è soggetta ad un carico maggiore (e spesso ad una scorretta postura) e dunque potrebbe dolere, soprattutto ai fianchi e nella zona lombo-sacrale.
Altri sintomi frequenti possono essere:
- emorroidi
- mal di testa
- stipsi
- vertigini
- crampi agli arti inferiori
- epistassi (sangue dal naso)
Consigli salute nella venticinquesima settimana di gravidanza
Mangiare bene per non soffrire di stomaco o ingrassare troppo
Alimentarsi correttamente è importante in ogni momento della vita. Figuriamoci durante la gravidanza, quando le scelte alimentari della madre non solo possono favorire un aumento eccessivo (o troppo ridotto) del peso nonché l'insorgere di nausee e bruciori di stomaco, ma condizionano anche la salute del piccolo che porta in grembo.
Durante la gestazione, infatti, il rapporto col cibo è uno degli elementi da tenere maggiormente sotto controllo poiché le tante fatiche della gravidanza possono facilmente far perdere l'equilibrio di una dieta corretta in favore di "sgarri" troppo frequenti, se non di veri e propri abusi alimentari.
Il consiglio: rimane fondamentale mantenere una dieta varia, equilibrata, che non preveda porzioni troppo abbondanti (abolire la vecchia credenza del "dover mangiare per due"), e composta da tanti piccoli pasti durante lo svolgersi della giornata
Evitare poi - o ridurre in modo considerevole - il consumo di:
- Cibi fritti
- Alimenti troppo grassi
- Salumi non stagionati
- Alcolici
- Bevande e alimenti conteneti elevate quantità di caffeina
Ricordiamo infine che, stando le raccomandazioni dell' Health and Medicine Division delle accademie americane di scienze, tecnologia e medicina, l'aumento di peso complessivo consigliato nel corso della gravidanza è di:
- 11,6-16 kg per le donne che iniziano la gravidanza con un peso normale;
- 12,5-18 kg per le donne che partono da una condizione di sottopeso;
- 7-11,5 kg per le donne in sovrappeso (anche meno, cioè 5-9 kg, in caso di obesità).
In previsione del parto
Il piano del parto Mancano ancora 15 settimane al termine della gravidanza, però può essere già tempo di pensare al Piano del Parto o Birth Plan. Il Piano del parto è già tradizione in alcuni paesi europei (la Spagna, per esempio) ma da noi stenta ad affermarsi.
È un semplice foglio scritto e firmato dalla futura mamma, da presentare nel momento in cui si entra nel reparto di maternità per partorire, oppure qualche giorno prima. In questo foglio si devono annotare i propri desideri rispetto al parto e alle prime cure da dedicare al bambino subito dopo la sua nascita. Per esempio, si può scrivere che non si vuole l'episiotomia, che si desidera partorire accovacciate e che si vuole attaccare subito il bebè al seno. Autorizzano queste richieste sia le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità relative ai diritti della partoriente e del neonato, sia la legge italiana del 2006 sulla "tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato".
Va detto che alcuni punti nascita ignorano questa opportunità, ma non ci si non deve scoraggiare: presentarsi con le proprie richieste scritte, comunque, può convenire. Il documento deve avere come destinatario il responsabile della struttura e le ostetriche che vi prestano servizio. Nel documento vanno indicate le proprie generalità e le varie richieste, specificando che vengono fatte perché considerate importanti per poter affrontare in modo sereno e consapevole la nascita del proprio bambino. Prima della firma bisogna anche aggiungere che non si esiterà a seguire le indicazioni dei medici o delle ostetriche qualora decidessero di intervenire anche infrangendo una richiesta, considerandolo necessario per la salute della mamma, del bambino o di entrambi.
Il feto nella venticinquesima settimana di gravidanza
Ora il bimbo riconosce perfettamente la voce della mamma e il suo suono lo tranquillizza.
Sotto la pelle iniziano a formarsi i primissimi depositi adiposi che rendono il suo aspetto via via più simile a quello che avrà alla nascita. I genitali sono completamente formati, il sistema respiratorio si sta ultimando (anche le narici cominciano ad aprirsi) e le labbra diventano sempre più sensibili, in modo da essere pronte quando dopo la nascita si cercherà la mammella per l'allattamento.
Alla venticinquesima settimana di gravidanza il feto pesa circa 650-660 grammi ed è lungo quasi 30 centimetri.
Età gestazionale: sei mesi (CALCOLO DPP - Data presunta del parto)
FONTI: NHS; BabyCenter

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Domande e risposte
Quando si entra nel settimo mese di gravidanza?
Dal termine ventiseiesima settimana di gravidanza.
Quanto pesa il feto alla vetnicinquesima settimana di gravisanza?
Circa 650 grammi.
Revisionato da Niccolò De Rosa