Si parla di aborto spontaneo quando la perdita di una gravidanza avviene entro le prime 13 settimane. E' un evento che può capitare in circa il 10% delle gravidanze e la maggior parte delle volte è indipendente dalle azioni compiute dalla donna. Ecco quindi che diventa difficle da accettare e si cercano sempre le cause.
Le più comuni sono:
- anomalie cromosomiche
- anomalie genetiche
Vediamo tutto quello che c'è da sapere.
Aborto spontaneo senza sintomi: le cause
Si parla di aborto spontaneo senza sintomi quando si verifica la perdita entro la 12esima settimana di gravidanza. Se si verifica un aborto interno nelle primissime settimane di gravidanza, l'embrione viene riassorbito dal corpo materno e possono mancare i sintomi più comuni dell'interruzione di gravidanza. Negli altri casi invece il feto rimane all'interno dell'utero, e l'anomalia viene di norma rilevata tramite un'ecografia. Dato che il corpo non mette in moto i meccanismi di espulsione dell'embrione non più vitale, non è detto che ci siano dolori all'utero, contrazioni e perdite di sangue. In questo caso quindi la donna non si accorge di nulla e lo scopre solo durante la visita.
Si avvertono invece la mancanza dei classici sintomi di gravidanza:
- il seno non è più teso e dolorante
- la nausea si attenua
- la pancia non cresce
Alcune donne temono di aver fatto qualcosa che possa aver causato la perdita della gravidanza. Il fumo, l'alcool e la caffeina sono spesso ritenuti cause di aborto spontaneo, ma non ci sono studi scientifici adeguati. Alcune ricerche suggeriscono che il fumo neaumenti il rischio, mentre altre ricerche lo smentiscono. È meglio comunque evitare di fumare e bere alcolici durante la gravidanza.
L'età
Tra i fattori che possono aumentare il rischio di un aborto spontaneo si trova l'età della madre (se superiore ai 35 anni), alcune patologie o condizioni fisiche che rendono difficile il corretto sviluppo embrionale.
In un terzo dei casi infatti, gli aborti spontanei si verificano in donne di età superiore ai 40 anni.
Sintomi di un aborto spontaneo
Possono presentarsi:
- crampi addominali
- perdite di sangue leggere e di colore scuro
È possibile che le perdite di sangue compaiano anche dopo diverse settimane. Se una donna avverte dolori insoliti o una cessazione dei sintomi di gravidanza è consigliabile rivolgersi subito ad un medico.
La diagnosi
La diagnosi di aborto interno viene fatta dal ginecologo che, nel corso di un esame ecografico, rileva l'assenza di battito fetale. Potresti fare un esame per misurare il livello di gonadotropina corionica umana (hCG) nel sangue: questa sostanza è prodotta dalla placenta in via di sviluppo. Un livello basso o decrescente di hCG può significare la perdita della gravidanza.
Interventi
Se non si mostrano segni di infezione, un'opzione (tra la 5-7 settimana) è aspettare che l'utero espella in maniera autonoma tutto il materiale abortivo cioè sia la placenta che l'embrione. In questo caso non servirà nessun trattamento chirurgico.
Si consiglia un intervento chirurgico se si hanno:
- segni di infezione,
- sanguinamento abbondante
- o altre condizioni patologiche
Cosa fare dopo
È possibile che venga consigliato di non usare assorbenti interni e non avere rapporti sessuali per 1-2 settimane dopo una aborto spontaneo, per aiutare a prevenire l'infezione. Un aborto spontaneo nel primo trimestre di solito è un evento occasionale. La maggior parte delle donne riesce poi ad avere una gravidanza e a portarla avanti con successo.
Dopo quanto posso provare ad avere un altro bambino
Non ci sono controindicazioni. Puoi rimanere incinta anche solo 2 settimane dopo una perdita precoce della gravidanza.
Fonti articolo: ACOG (American Gynecological & Obstetrical Society), NICE (National Institute for Health and Care Excellence)