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L'agenda della gravidanza del ministero della sanità

di Nostrofiglio Redazione - 22.12.2010 - Scrivici

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Quando fare le visite dal ginecologo o dall'ostetrica, quali informazioni chiedere e quali esami fare: su mandato del dicastero della sanità, è stato messo a punto un vademecum che, trimestre per trimestre, illustra i temi che la donna in gravidanza dovrà affrontare.

Cosa aspettarsi, cosa fare, che domande porre al medico e all'ostetrica: è quello che spiega l'Agenda della gravidanza, un documento pensato per le mamme e messo a punto da un gruppo multidisciplinare di esperti, coordinato dal Sistema nazionale linee guida dell'Istituto superiore di sanità, su mandato del ministero della salute. Il testo è suddiviso in tre parti, che corrispondono ai tre trimestri della gestazione.

Nel primo trimestre si comincia con il primo appuntamento dal medico, che dovrebbe avvenire entro la decima settimana. In questa prima fase si misurano peso e pressione, si informa la donna sui benefici di legge per maternità e paternità, stili di vita, sintomi comuni e corsi di accompagnamento alla nascita. Si propongono inoltre alcuni esami, come quello delle urine, sangue, pap-test, ecografia e informazioni sulle diverse possibilità di diagnosi prenatale della sindrome di Down.

Nel secondo trimestre si commentano i risultati degli esami che si è scelto di eseguire con il medico o l'ostetrica, che devono verificare il livello di emoglobina della futura mamma, l'accrescimento fetale, proporre l'esame del sangue per la rosolia e la toxoplasmosi, la curva da carico di glucosio se si è a rischio di diabete, e offrire l'ecografia morfologica tra la 19/a e 21/a settimana.

Nel terzo e ultimo trimestre si discute dell'assistenza negli ultimi mesi e del parto, si indica una terapia nel caso di emoglobina bassa, si misura la pressione e verifica l'accrescimento fetale, si propone l'esame del sangue per la toxoplasmosi e altre malattie infettive come Hiv e epatite B, il tampone per streptococco e la profilassi anti-D per le donne con fattore Rh negativo.

A 34 settimane si inizia a parlare del parto, del travaglio e del modo per affrontare il dolore, si pianificano i contatti con l'ospedale in cui si partorirà, sull'assistenza post parto, sull'allattamento al seno. A 36 settimane si verifica che il feto sia nella giusta posizione; se è podalico si informa la gestante sulla possibilità di manovre ostetriche esterne per farlo girare.

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Aggiornato il 01.12.2014

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