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Corso di accompagnamento alla nascita

di Giulia Foschi - 01.08.2023 - Scrivici

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Il corso di accompagnamento alla nascita consiste in una serie di incontri finalizzati alla preparazione delle future mamme alla nascita del proprio bambino.

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Corso di accompagnamento alla nascita

Il corso di accompagnamento alla nascita rappresenta un momento d'incontro, di consapevolezza, di relazione, ancor più che di acquisizione di "competenze" specifiche. Partecipare è importante per arrivare serene, tranquille e soprattutto consapevoli al momento tanto atteso del parto. Ne parliamo con Martina Padula, ostetrica e autrice del libro "Aspettando te", edito da DeAgostini, una "guida per affrontare con serenità e consapevolezza la gravidanza e i primi tre mesi di una nuova vita".

In cosa consiste seguire un corso di accompagnamento al parto?

"Per me l'aspetto fondamentale dei corsi di accompagnamento al parto è la creazione di un gruppo, di una rete di supporto che spesso dura nel tempo - spiega l'ostetrica -. Allo stesso tempo, i corsi preparto consentono di conoscere il proprio corpo, incluse alcune zone che spesso trascuriamo o che la società ancora considera un tabù. E questo riguarda anche i partner, per questo la loro presenza è di fondamentale importanza. C'è sempre bisogno di conoscere: tant'è vero che ai miei corsi partecipano anche madri che sono alla seconda o terza gravidanza. La volontà è quella di acquisire maggiore consapevolezza e di essere preparate e presenti al momento giusto. I genitori sentono sempre di più la necessità di essere informati, in modo da partecipare attivamente alla nascita, senza esserne solo spettatori passivi ma veri e propri protagonisti attivi. Il corso preparto rende consapevoli e permette di vivere questa esperienza appieno, in modo tranquillo e appagante".

Quali tipologie di corsi di accompagnamento al parto esistono?

"I corsi preparto sono tanti e sono tutti diversi l'uno dall'altro. Non solo per chi li conduce, ma anche in funzione delle persone che partecipano. Tante mamme scelgono di seguire i corsi preparto organizzati dall'ospedale: io li consiglio, perché permettono di conoscere l'ambiente ospedaliero con cui si dovranno rapportare. Tuttavia, spesso questi contesti sono molto affollati e non prevedono la partecipazione dei padri (oppure la prevedono per un solo incontro).

È difficile interagire e stabilire un rapporto diretto. I consultori cercano invece di mantenere un numero più limitato, dunque è più facile che si crei uno scambio. Io personalmente, come libera professionista, propongo corsi con non più di 6/7 coppie, in modo che sia possibile anche sperimentare delle esperienze corporee. Inoltre, organizzo anche corsi online, per facilitare la partecipazione, ad esempio, delle mamme che lavorano, delle mamme che vivono in altre regioni e delle mamme italiane che vivono all'estero: i corsi in presenza sono spesso al mattino o al pomeriggio e durano a lungo, per cui non tutte le mamme possono partecipare".

Perché farsi accompagnare da una ostetrica durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino?

"L'ostetrica è una figura di riferimento fondamentale. È una professionista alla quale affidarsi, e con la quale stabilire un rapporto di fiducia. Spesso durante la gravidanza e durante i primi mesi di vita del bambino sorgono molti dubbi: è importante avere qualcuno su cui contare, anche se va tutto bene, per mantenere la serenità, farsi rassicurare e raggiungere una buona consapevolezza. L'obiettivo dell'ostetrica è conoscere le mamme in gravidanza - dal test positivo o anche prima - accompagnarle al parto e avere la possibilità essere presenti anche dopo il parto. Il rapporto tra ostetrica e mamma non cambia in queste fasi, ma si rafforza, diventa sempre più intimo perché giorno dopo giorno ci si restituisce molta fiducia".

Quali sono i principali focus su cui ci si concentra nei corsi di accompagnamento alla nascita?

"L'ostetrica si occupa della salute della donna a 360 gradi. Parliamo di pavimento pelvico, sessualità, allattamento, delle fasi della gravidanza, naturalmente del momento del parto. Ricordando che nessuno al mondo potrà dirti come partorire, qual è la posizione migliore per partorire o come spingere. Io spiego alle donne come sentirsi libere e come ascoltare il proprio corpo, invitandole anche a farsi guidare del proprio istinto. Occorre tirare fuori questo potere, perché sono tutti strumenti che le donne già hanno.

È importante fidarsi dei professionisti che si hanno accanto, ma ricordiamo che sono le donne che fanno nascere i loro bambini, non le ostetriche. Io racconto i fatti senza addolcire la pillola e - molto importante - spiego anche alle donne quali sono le loro possibilità e i loro diritti al momento del parto".

Quando iniziare un corso di accompagnamento al parto?

"Non esiste un momento perfetto, dipende dal tipo di corso. Al consultorio di solito si prevedono molti appuntamenti, 10-15 incontri, quindi iniziano alla 18esima o 20esima settimana. Io preferisco partire almeno verso la fine del secondo trimestre o all'inizio del terzo, o comunque, non prima che la mamma abbia effettuato la morfologica, in modo tale da avere più certezze e meno dubbi sullo stato di salute del bambino.

Organizzo anche dei corsi di preparazione all'allattamento al seno da seguire in gravidanza: anche in questo caso la presenza del partner è fondamentale.

L'intervistata

Martina Padula, ostetrica e autrice del libro "Aspettando te", edito da DeAgostini, una "Guida per affrontare con serenità e consapevolezza la gravidanza e i primi tre mesi di una nuova vita".

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