Si dice spesso che in gravidanza la pelle diventi più bella. "In molti casi effettivamente è così, perché l'aumento degli estrogeni, caratteristico di questo periodo, rende la pelle più idratata, liscia e luminosa, e anche i capelli più lucidi e folti. Allo stesso tempo però, altri cambiamenti ormonali ma anche dell'attività del sistema immunitario e della circolazione sanguigna possono portare a qualche modificazione meno positiva per la pelle, come iperpigmentazione e comparsa di angiomi e smagliature". Parola di Caterina Chiarini, dermatologa dell'Istituto Medlight di medicina estetica di Firenze e libera professionista, oltre che specialista in scienze dell'alimentazione.
Iperpigmentazione e macchie della pelle
In gravidanza non si verifica solo un aumento degli estrogeni: “Sono molti i cambiamenti ormonali tipici di questo periodo e tra questi l’aumento dell’MSH, l’ormone stimolante della melatonina, con conseguente aumento della pigmentazione della pelle” spiega Chiarini.
Ecco allora spiegato l’inscurimento caratteristico dell’areola mammaria, della linea alba (una linea verticale che va da ombelico a pube e che tende a diventare più scura o “nigra”), delle mucose in generale (genitali, labbra e mucosa orale), delle pieghe inguinali e ascellari e, in chi le ha, di lentiggini e cicatrici. “Inoltre – aggiunge la dermatologa - possono comparire altri tipi di macchie come il famoso cloasma gravidico: un sistema diffuso di macchie che si manifesta sul volto e in particolare sulla fronte, le guance, il naso e sopra le labbra, soprattutto in donne geneticamente predisposte o di incarnato un po’ più scuro".
Secchezza
“L'aumento della sudorazione e alterazioni della circolazione del sangue, con un notevole aumento della portata può favorire la comparsa di secchezza, ulteriormente favorita a livello addominale dalla distensione provocata dalla crescita del pancione”.
Angiomi
Si tratta di piccole ramificazioni di colore rosso o violaceo causate dalla dilatazione di piccoli vasi sanguigni superficiali, a sua volta provocata dalle alterazioni che interessano il circolo sanguigno.
“Compaiono tipicamente sul décolleté o sugli arti e spesso hanno l'aspetto di stelle o ragnetti, per cui si parla di angiomi stella o spider”.
“Sono una conseguenza sia della secchezza sia della tensione a cui viene sottoposta la pelle, specialmente nella zona dell’addome” spiega Chiarini, sottolineando che si tratta in pratica di cicatrici, all'inizio di colore rossastro che poi vira verso il bianco. “Non tutte le donne le hanno, perché la loro comparsa è fortemente legata al grado di elasticità della pelle, dunque al contenuto di fibre elastiche presenti nel derma, che a sua volte ha una forte base genetica”.
Nei
In gravidanza è molto comune che si verifichino alterazioni dell'aspetto e delle dimensioni dei nei. “In genere si tratta di alterazioni assolutamente fisiologiche, legate al fatto che aspetto e dimensioni dei nei sono tipicamente tenute sotto controllo dal sistema immunitario, che però in gravidanza è meno efficiente del solito, perché deve 'tollerare' la presenza del bambino che è di fatto un corpo estraneo” spiega la dermatologa. “Dunque tendenzialmente non bisogna preoccuparsi, ma per sicurezza è sempre bene far controllare a un dermatologo i nei che cambiano aspetto, sia durante la gravidanza, sia dopo il parto”.
Anche malattie croniche della pelle preesistenti possono andare incontro a modifiche durante la gravidanza. “L'acne, per esempio, tende a migliorare, perché l'azione degli ormoni androgeni che la causano è bilanciata e corretta da un aumento degli estrogeni” afferma la dermatologa Caterina Chiarini. “In alcuni casi, però, potrebbe al contrario peggiorare, per via del coinvolgimento anche della componente immunitaria, oltre che di quella ormonale. E la stessa cosa può accadere per altre condizioni come la psoriasi, che possono andare incontro a un miglioramento in alcuni casi e a un peggioramento in altri”.
1 Fotoprotezione, sempre
“Il mio primo consiglio è quello di utilizzare sempre – sia in estate sia in inverno – un fotoprotettore 50+, in particolare per il viso, perché i raggi solari favoriscono e peggiorano l'iperpigmentazione e la comparsa di macchie sul viso” raccomanda Chiarini. Specificando che questo consiglio non si scontra con l'indicazione di garantire anche con l'esposizione solare un adeguato apporto di vitamina D, importante per la gravidanza: “Nella belle stagione bastano 20 minuti di esposizione al giorno di viso e arti per garantire un apporto adeguato. E non occorre cuocere sotto il sole di mezzogiorno: va benissimo l'esposizione di prima mattina o in tarda serata”.
2 Crema idratante fin dall'inizio
“Per attenuare la secchezza e favorire il mantenimento dell'elasticità, prevenendo le smagliature, è importante trattare tutto il corpo con una crema idratante ricca di sostanze come ceramidi e acidi grassi (come acido ialuronico) ed è importante farlo dall'inizio della gravidanza”.
“L'ideale è applicare la crema nei primi minuti dopo il bagno o la doccia, quando la pelle, essendo umida, è ancora più recettiva nei confronti delle componenti emollienti della crema. Che sono importantissime per rinforzare la barriera cutanea, riducendo il rischio di disidratazione” afferma Chiarini.
3 Detergenti delicati per bagno e doccia
E per lavarsi? “Meglio preferire detergenti delicati, oleosi, scarsamente schiumogeni, che aiutano a mantenere la pelle morbida” consiglia Chiarini.
4 Maschere per il viso
“Per la pelle del viso – afferma la dermatologa – oltre alla fotoprotezione e all'idratazione quotidiana, consiglio anche maschere a base di vitamina C (antiossidante e schiarente, per la prevenzione delle macchie, oltre che co-fattore importante per la produzione di collagene) o di vitamina E (antiossidante ed elasticizzante), da fare una o due volte alla settimana”.
5 Dieta sana e ricca di acqua
Oltre alla cura della pelle con prodotti specifici, per mantenerla la più sana e “in forma” possibile durante la gravidanza è anche molto importante la dieta, “che dovrebbe essere la più ricca possibile di acqua, sali minerali e vitamine e dunque di frutta e verdura. Ideale dunque la dieta mediterranea” afferma Chiarini.
“Tra l'altro, una dieta sana ed equilibrata aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, senza aumenti eccessivi, il che riduce il rischio di smagliature e di pesantezza sugli arti inferiori”.
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6 Attività fisica
A meno di controindicazioni specifiche, Chiarini consiglia anche una modesta attività fisica, che aiuta il microcircolo sanguigno e il mantenimento di un peso corporeo adeguato.
Iperpigmentazione
“La prima cosa da fare è non avere fretta, perché nella grande maggioranza dei casi iperpigmentazione e macchie della pelle si attenuano e spariscono da sole nel giro di alcuni mesi dopo il parto”.
Se le macchie non spariscono, dopo alcuni mesi si possono fare trattamenti depigmentati (schiarenti), con creme e peeling. “Ma anche in questo caso ci vuole pazienza, perché bisogna lavorare lentamente” dichiara Chiarini, raccomandando per tutto il periodo di trattamento l'utilizzo continuo di una crema fotoprotettrice, sia in estate sia in inverno.
“No invece all'uso dei laser in questi casi, perché può accentuare la risposta infiammatoria della pelle e dunque il problema”.
“Poiché si tratta di un tessuto cicatriziale che si è sostituito a quello sano, eliminarle completamente è praticamente impossibile, ma si può fare molto per attenuarle fino a renderle quasi invisibili” afferma la dermatologa, sostenendo che il trattamento da fare in questi casi è la laserterapia. “Si ricorre a laser frazionati da fare una volta al mese per 4-6 sedute. Importante iniziare il prima possibile, quando la smagliatura è ancora “fresca”, di colore rossastro, perché con il passare del tempo diventa più difficile da trattare”.
Fondamentale, comunque, cercare di prevenirle fin dall'inizio della gravidanza con l'applicazione costante di una crema idratante ed elasticizzante.
Angiomi
“Anche in questo caso il consiglio è di aspettare qualche mese dopo il parto, perché nella maggior parte dei casi vanno incontro a riassorbimento spontaneo e completo. Se rimangono, si possono trattare con laser vascolari: la risoluzione è tendenzialmente completa".
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