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Ecografia 12esima settimana: cosa si vede

di Penelope Greco - 04.04.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Ecografia 12esima settimana: cosa si vede, a cosa serve e come funziona? Tutto quello che c'è da sapere per arrivare preparate.

In questo articolo

È il primo, vero, incontro. Stiamo parlando della prima ecografia, che di solito viene eseguita nel primo trimestre di gravidanza. Se effettuata precocemente, verso le 6-7 settimane, si vedrà solo un "fagiolino" con un piccolo cuore pulsante. Nella 12esima settimana invece, quello che si vedrà sarà un piccolo bebè in miniatura. Nelle prime 12 settimane di gravidanza, l'aumento di peso della mamma dovrebbe essere compreso tra i 500 grammi e i due chili, secondo quanto suggerito dall'Institute of Medicine americano. Ma se la gravidanza è accompagnata da nausea e vomito, potresti anche non aver messo peso. Nessun problema. Nei prossimi mesi il bambino crescerà e con lui anche la tua pancia. 

Ecografia 12esima settimana: come si fa

L'ecografia ostetrica primo trimestre di gravidanza di solito viene effettuata tra l'11esima e la 13esima settimana. Si tratta di una prestazione passata dal Servizio Sanitario Nazionale. Questa ecografia viene effettuata per via interna con l'inserimento di una sonda vaginale.

A partire dall'undicesima settimana, di solito, le ecografie diventano esterne, non più transvaginali. Il bambino è già visibile nella sua interezza e alcuni medici riescono addirittura a individuare il sesso, anche se è davvero molto presto. 

Le tre ecografie in gravidanza previste dal Ministero della Salute sono completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, purché vengano effettuate nelle settimane previste. Le altre possono essere eseguite gratuitamente solo su specifica richiesta del ginecologo, che dovrà attestare la condizione di rischio della gravidanza.

Ecografia 12esima settimana: cosa si vede

Nell'ecografia della 12esima settimana si potrà fare una prima importante valutazione degli organi del feto, soprattutto del cuore, che completa il suo sviluppo già a 10 settimane. Stesso discorso per altri organi o altre parti anatomiche, come il cervello, lo stomaco, la vescica o gli arti.

Nella prima ecografia si vede:

  • se è una gravidanza singola o gemellare
  • la vitalità del feto
  • l'epoca gestazionale
  • prima valutazione dell'anatomia del feto (se effettuata intorno alle 11-12 settimane)

È a questa settimana che si utilizza la translucenza nucale, una misurazione che offre informazioni utili per stimare il rischio che il bambino possa essere affetto da un'anomalia cromosomica.

Solitamente, uno spessore che supera i 3mm potrebbe indicare un maggiore rischio di Sindrome di Down. A quel punto è probabile che si debbano effettuare altri esami per confermare o escludere la Trisomia 21, come per esempio un'amniocentesi, una villocentesi o ancora una biopsia coriale.

Il peso del tuo bambino oscilla tra 8 e 14 grammi, il suo cuore batte molto rapidamente, a circa 160 pulsazioni per minuto, il doppio del tuo battito. Durante la 12ª settimana si formano le corde vocali, mentre le unghie delle dita dei piedi e delle mani iniziano a definirsi. Appaiono anche le prime tracce di peluria su tutto il corpo. Secondo la Nub Theory, già a 12 settimane è possibile anche scoprire il sesso del bambino.

Maschio o femmina?

  • Nub Theory: il sesso sarebbe rilevabile già alla 12esima settimana di gravidanza. Fino alla nona settimana di gravidanza, i genitali sono uguali per entrambi i sessi e solo dopo iniziano a differenziarsi. Il sesso dovrebbe essere maschile se l'angolo lombosacrale è maggiore o uguale a 30° e l'angolo cutaneo maggiore o uguale a 40°, femminile se le misurazioni sono inferiori. 
  • Test del Dna fetale: attraverso un semplice prelievo di sangue, questa analisi fornisce informazioni utili (anche se sempre probabilistiche) su alcune problematiche di tipo genetico. Analizzando il Dna fetale, il sesso del bimbo viene comunicato con certezza.

Traslucenza nucale

Durante l'ecografia della 12esima settimana si effettua la translucenza nucale (NT, cioè Nuchal Translucency), un esame che consiste in un'ecografia esterna, innocua per il bibmo, con cui si misura lo spessore di una raccolta di liquido che si trova sotto al collo fetale, cioè in pratica la distanza tra la cute della nuca e l'osso occipitale del cranio. A volte l'esame può durare anche più di 30-45 minuti, a causa della necessità di effettuare più misurazioni con il feto in posizioni ben stabilite.

La traslucenza nucale permette di stimare con maggior precisione il rischio che il feto sia affetto da patologie cromosomiche come la trisomia 21 (sindrome di Down), le trisomie 18 o 13, la Sindrome di Turner, oppure altre anomalie congenite, soprattutto malformazioni cardiache. 

Fonti articolo: Linee guida 2010 della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica (Sieog), pubmed, obgyn.onlinelibrary e biomed, Ssn

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Aggiornato il 05.04.2021

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