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Gravidanza, l'ecografia del secondo trimestre (morfologica)

di Angela Bisceglia - 19.02.2021 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Ecografia secondo trimestre: Quando deve essere fatta l'ecografia del secondo trimestre? Che differenza c'è tra morfologica di I e di II livello?

In questo articolo

Ecografia del secondo trimestre

L'ecografia del secondo trimestre consente di esaminare tutti gli organi del feto, letteralmente dalla testa ai piedi. Gli organi, infatti, vengono visualizzati e analizzati in una sequenza ben definita, secondo quanto previsto dalle Linee guida della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica: testa, torace, addome, colonna vertebrale, arti. Nel corso dell'ecografia morfologica è anche possibile definire con certezza quasi assoluta il sesso del bambino, che a 12 settimane poteva essere solo ipotizzato (secondo la Nub Theory). Durante l'ecografia morfologica, infine, vengono valutate la quantità di liquido amniotico e la posizione della placenta.

Quando viene fatta l'ecografia del secondo trimestre?

L'ecografia del secondo trimestre, detta anche morfologica, si esegue intorno alle 20 settimane (19-21) e ha l'obiettivo principale di verificare le dimensioni del bambino e la normalità della sua anatomia.

Ecografia di I e di II livello

  • L'ecografia morfologica che viene effettuata di routine è definita di I livello: se tutto è nella norma, la donna può tranquillamente aspettare l'ecografia successiva, nel terzo trimestre. Se invece dall'esame emerge qualche anomalia nell'anatomia fetale, il medico indirizza verso un'ecografia detta di II livello, da eseguire in centri specializzati, detti appunto di secondo livello, che permette di analizzare gli organi con maggiore accuratezza.
  • L'ecografia di II livello si distingue per la strumentazione utilizzata (che può essere tecnologicamente più avanzata, anche se spesso non c'è molta differenza tra i macchinari usati nei due casi) e per una maggiore competenza dell'operatore nell'ambito delle anomalie dell'anatomia fetale. Inoltre, avviene in genere in un contesto dove è più facile trovare le competenze multidisciplinari (genetisti, neonatologi ecc.) che possono aiutare la coppia a inquadrare meglio eventuali diagnosi di malattia.

La misurazione del collo dell'utero

Durante la morfologica è anche possibile effettuare la misurazione della lunghezza del collo dell'utero, un'informazione che si sta rivelando molto importante per la prevenzione dei parti pretermine.

Sempre più dati scientifici suggeriscono che misurare a 20 settimane la lunghezza del collo dell'utero consente di individuare le gestanti a rischio di parto pretermine, che verranno seguite con monitoraggi più attenti per adottare per tempo tutte le misure di prevenzione, come la somministrazione di progesterone per via vaginale oppure l'inserimento di un pessario vaginale, che ha il compito di 'tenere' il collo uterino ed evitarne la dilatazione.

Al momento questa valutazione non viene fatta di routine, ma proposta solo a donne che presentano altri fattori di rischio per il parto pretermine. Si sta tuttavia discutendo se inserire anche questa misurazione tra quelle di prassi per l'ecografia del secondo trimestre.

Quanto è attendibile l'ecografia del secondo trimestre?

Per quanto sia un esame molto importante, che consente di evidenziare molti casi di malformazioni o anomalie nell'anatomia fetale, è importante sottolineare che la sua sensibilità non è al 100%. Secondo Giuseppe Calì, presidente della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica:

l'ecografia morfologica permette di individuare circa il 60% delle malformazioni. Alcune anomalie, come certe dilatazioni delle vie urinarie o del tubo digerente o certe forme di nanismo, possono non essere visibili, per esempio perché è ancora troppo presto perché le strutture in questione siano completamente formate

Inoltre certe situazioni, in particolari condizioni di obesità della mamma, possono rendere particolarmente difficile l'esecuzione dell'ecografia e l'adeguata visualizzazione di tutti gli organi fetali.

Fonti

  • Linee guida 2010 della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica (Sieog);
  • ebook Gravidanza ostetrica easy della ginecologa Valentina Pontello,
  • consulenza di Giuseppe Calì, presidente Sieog;
  • consulenza Nicola Persico, Medico Dirigente di I livello presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica Mangiagalli di Milano.

Revisionato da Francesca Capriati - Aggiornato il 23.02.2015

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