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Prima ecografia in gravidanza: quando farla?

di Angela Bisceglia - 16.03.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quando si fa la prima ecografia in gravidanza? Che informazioni offre? Si fa tra le 6 e le 14 settimane e fornisce le prime informazioni sull'embrione

In questo articolo

Prima ecografia in gravidanza

È il primo incontro, uno dei più emozionanti, dei futuri genitori con il proprio bimbo. Parliamo della prima ecografia, che tipicamente viene eseguita nel primo trimestre di gravidanza.

La prima ecografia quando si fa?

A quante settimane si fa la prima ecografia? Dipende.

  • Se effettuata precocemente, verso le 6-7 settimane, quel che si visualizza è solo un "fagiolino" con un piccolo cuore pulsante.
  • Se eseguita più tardi, dopo le 10 settimane, si può vedere invece un "bebè in miniatura".

In entrambi i casi, per mamma e papà la lacrimuccia è assicurata. (Leggi anche: la prima visita ginecologica in gravidanza)

Ecografia del primo trimestre

In che cosa consiste 

L'ecografia 12esima settimana viene effettuata tramite una visita ginecologica. Il medico può eventualmente effettuare anche un'ecografia.

Che cosa si vede?

Nella prima ecografia si vede:

  • se è una gravidanza singola o gemellare
  • la vitalità del feto
  • l'epoda gestazionale
  • prima valutazione dell'anatomia del feto (se effettuata intorno alle 11-12 settimane)

L'ecografia del primo trimestre permette anzitutto di scoprire il numero di feti presenti, e dunque di capire se la gravidanza è singola o gemellare, e la loro vitalità. Inoltre, consente di stabilire in maniera accurata l'epoca della gravidanza correggendo, se necessario, la data presunta del parto calcolata sulla base dell'ultima mestruazione. Per questo, spesso è nota come ecografia di datazione.

Non è tutto. Se effettuata intorno alle 11-12 settimane, un'ecografia permette di fare una prima valutazione dell'anatomia del feto, individuando eventuali anomalie che, a quest'epoca, sono in genere molto importanti. "Per esempio si possono già evidenziare alcune anomalie del cuore, che completa il suo sviluppo a 10 settimane" sottolinea Nicola Persico, Medico Dirigente di I livello presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica Mangiagalli di Milano. "In questo modo si possono evidenziare sospetti da sottoporre a indagini supplementari, come un ecografia di II livello o l'ecocardiografia fetale".

Stesso discorso per altri organi o altre parti anatomiche, come il cervello, lo stomaco, la vescica o gli arti, di cui si possono evidenziare le malformazioni più gravi già a partire dalle 13 settimane. E i reni? "A quest'epoca è difficile discernere esattamente le logge renali, che si delineeranno bene dalla 18-esima settimana, tuttavia la visualizzazione della vescica è già da solo un indicatore importante della presenza di almeno un rene" precisa Rossana Sarli, specialista in ginecologia e ostetricia a Genova.

Prima ecografia: le immagini

Che sia la sesta settimana o la decima settimana, la prima ecografia è sempre un'emozione. Ecco le immagini.

ecografia 7 settimane

Ecografia a 7 settimane

Fonte: shutterstock
ecografia 8 settimane

Ecografia a 8 settimane

Fonte: shutterstock
ecografia 10 settimane

Ecografia a 10 settimane

Fonte: shutterstock

La translucenza nucale, il test combinato e il test del Dna fetale

Il test combinato

Sempre durante il primo trimestre, e precisamente tra 11 e 13+6 settimane, l'ecografia può essere parte del test combinato (o bi-test o ultrascreening), un test di screening per alcune anomalie cromosomiche e in particolare la sindrome di Down, oppure la trisomia 18 o la trisomia 13.

Si tratta di un test che unisce la misurazione con ecografia della cosiddetta translucenza nucale - cioè la misurazione di una piccola falda di liquido che si raccoglie dietro la nuca del feto in quest'epoca gestazionale - al dosaggio nel sangue materno di due sostanze di origine placentare, la Beta-hCG (frazione beta libera della gonadotropina corionica) e la PAPP-A (proteina plasmatica A associata alla gravidanza).

Nel complesso, i valori ottenuti da questi esami, insieme al dato sull'età materna, forniscono una stima del rischio che il bambino possa essere affetto da un'anomalia cromosomica. Se dal test combinato questo rischio risulta aumentato, la donna potrà valutare l'opportunità di sottoporsi a esami invasivi, come villocentesi o amniocentesi, per avere una diagnosi certa.

Attenzione: il test combinato non viene eseguito di routine, ma solo dopo che la donna ha ricevuto adeguate informazioni in merito e ha espresso il consenso a sottoporsi all'esame.

Test del DNA fetale

Il test del Dna fetale è un esame di screening.

Può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza e il suo principale vantaggio è che si tratta di un esame assolutamente non invasivo, che quindi non comporta pericoli per la mamma e il bambino. Rispetto alla stima del rischio di sindrome di Down, al momento il test del DNA fetale rappresenta l'esame di screening più accurato.

In caso di esito positivo al test del DNA fetale, inoltre, il risultato va confermato con una metodica invasiva.

Fonti per questo articolo: Linee guida 2010 della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica (Sieog); ebook Gravidanza ostetrica easy della ginecologa Valentina Pontello, consulenza di Giuseppe Calì, presidente Sieog; consulenza Nicola Persico, Medico Dirigente di I livello presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica Mangiagalli di Milano; consulenza Rossana Sarli, specialista in ginecologia e ostetricia a Genova.

La prima ecografia di mamma Nancy

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Domande e risposte

Prima ecografia in gravidanza: è interna o esterna?

L'ecografia fatta in fasi così precoci come la sesta settimana è transvaginale.

Quando fare la prima ecografia?

Va fatta tra le 6 e le 14 settimane.

Revisionato da Valentina Murelli

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