Spina bifida e cerotto di staminali
Per la prima volta, tre bimbi sono nati dopo aver avuto un intervento in utero con un cerotto fatto di cellule staminali. E sono sani. Avevano la spina bifida. E' l'ultima scoperta fatta dalla ricerca su questa malformazione, un difetto congenito che, se non trattato prima o subito dopo la nascita, può portare a gravi ritardi o anche paralisi delle gambe.
I bimbi stanno bene e saranno seguiti per i primi anni di vita
Robbie è la prima dei tre nati e ha compiuto un anno da poco. In queste pagina troviamo le sue foto pubblicate dalla UC Davis Health. Sua mamma Emily racconta il momento in cui ha visto per la prima volta la neonata, dopo il parto con taglio cesareo, avvenuto il 20 settembre 2021. La piccola muoveva le gambine: significava che l'intervento era andato a buon fine perché il rischio senza operazione per la piccola era nascere con le gambe paralizzate.
Mamma e bimba sono entrambe a casa e godono di ottima salute.
La spina bifida è una malformazione caratterizzata da un'apertura della colonna vertebrale (che appare dunque bifida), con esposizione all'esterno del tessuto nervoso del midollo spinale e delle meningi (che di norma è appunto contenuto all'interno del canale vertebrale).
Il coinvolgimento del midollo spinale e delle meningi è tuttavia variabile: la forma più grave di spina bifida è il cosiddetto mielomeningocele, in cui meningi e midollo spinale sporgono dal canale vertebrale formando una sacca sulla schiena del neonato. Il sistema nervoso esposto può essere soggetto a infezioni anche gravi, quindi è necessario un intervento chirurgico appena dopo la nascita o anche prima, in utero.
I difetti del tubo neurale possono essere incompatibili con la vita già in epoca neonatale, oppure estremamente invalidanti.
Diffusione della spina bifida
Negli Usa la spina bifida colpisce dai 1.500 ai 2.000 nati ogni anno.
In Italia, i bimbi che alla nascita presentano difetti del tubo neurale sono circa 6 casi su 10.000 di cui il 50% sono casi di spina bifida (dati 2019 del Ministero della Salute).
Come prevenire i difetti al tubo neurale?
Come si legge sul sito del Ministero della Salute in un approfondimento dedicato alla Giornata Mondiale delle spina bifida del 25 ottobre, la risposta è: assumendo acido folico, anche prima di rimanere incinta. L'ideale sarebbe partire circa tre mesi prima la ricerca di una gravidanza. Infatti un'alimentazione ricca in frutta, verdura e legumi, contenenti folati, è importante, ma non sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano e, se si programma una gravidanza, è necessario integrare la dieta con acido folico.
Quindi:
- se desideri un bambino o comunque non escludi la possibilità di una gravidanza assumi subito 0,4 mg al giorno di acido folico. In caso di malattie materne (es. malassorbimento, diabete, epilessia) è necessario assumere 4 mg al giorno
- l'acido folico è una vitamina del gruppo B raccomandata prima del concepimento e fino al terzo mese di gravidanza ed è in grado di ridurre fino al 70 per cento il rischio di difetti del tubo neurale
- è prescrivibile e gratuito.
Bibliografia
Per saperne di più
- World's first stem cell treatment for spina bifida delivered during fetal surgery, UC Davis Health
- Giornata Mondiale della Spina Bifida, Ministero della Salute
- Spina bifida, Iss Salute
- CuRe trial highlighted in UC Davis podcast, Unfold
- First stem cell clinical trial for spina bifida treatment announced
- State stem cell agency funds clinical trial for spina bifida treatment