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Cordone ombelicale

di Niccolò De Rosa - 09.07.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il cordone ombelicale è la struttura di connessione tra il sistema circolatorio del feto e la placenta. Esso serve principalmente a portare ossigeno e nutrienti al feto, ma non solo.

In questo articolo

Cos'è il cordone ombelicale?

Il funicolo ombelicale (o cordone ombelicale) è la struttura di connessione tra il sistema circolatorio del feto e la placenta. In genere è  costituito da tre vasi sanguigni: arterie ombelicali, che portano le sostanze di rifiuto dal feto alla placenta, e una vena ombelicale, che porta ossigeno e sostanze nutritive dalla placenta al feto. Questi vasi sanguigni sono circondati da un gel di matrice extracellulare, detto Gelatina di Wharton, ricoperto esternamente dall'amnios.

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Di norma il cordone si inserisce al centro del disco placentare o in prossimità di esso, ma talora è eccentrico o può decorrere per un breve tratto nelle membrane prima di ancorarsi alla placenta (inserzione velamentosa). Al termine della gravidanza di solito misura una lunghezza compresa mediamentea tra i 35 e i 70 centimetri e un diametro di 20 millimetri.

Questo funicolo si forma intorno all quinta settimana di gravidanza, andando a sostituire il sacco vitellino che provvede al nutrimento dell'embrione nel corso delle prime fasi dello sviluppo.

A cosa serve

Il funicolo ombelicare gli consente di mantenere un collegamento stabile tra madre e bambino, garantendo il passaggio di nutrienti verso il feto e mettendo in comunicazione i due sistemi circolatori senza che possa avvenire uno scambio diretto tra i due organismi. Ciò garantisce un'ulteriore difesa per il nascituro, il quale viene protetto da eventuali sostanze dannose grazie alla barriera placentare.

Inoltre il cordone, proprio grazie alla sua particolare strutture assicura al piccolo un'elevata mobilità, fondamentale per il suo sviluppo neuromotorio.

Le anomalie

Durante la gravidanza e il parto è possibile che si verifichino delle complicazioni che necessiteranno una maggiore attenzione durante le fasi preliminari della nascita. Ecco le anomalie più rilevanti.

  • Lunghezza: se il cordone è troppo lungo (oltre gli 80 cm) aumenta il rischio che si annodi al collo del bimbo. Se invece il funicolo è troppo breve, vi è la possibilità che si spezzi durante il travaglio.
  • Presenza di nodi: l'incidenza è molto bassa (si verifica nello 0.3-1.3% dei casi), ma può succedere. I nodi si formano in presenza di particolari situazioni come l'aumento del volume del liquido amniotico o un eccessiva mobilità da parte del feto. Esistono anche i "falsi nodi", che però sono solo semplici addensamenti della gelatina di Wharton e rendono la spiralizzazione del cordone più pronunciata rispetto al solito.
  • Presenza di cisti: sono accumuli di liquido che solo in rari casi possono essere indicatrici di trisomia 18 nel nascituro.
  • Arteria singola: si verifica quando si sviluppa una sola arteria ombelicale invece di due. 
  • Avvolgimenti intorno al collo del bambino.

Nella grande maggioranza dei casi, tali anomalie non comportano grossi problemi per il feto, ma è pur ver che che in alcuni casi possono costituire il segnale di qualche disturbo come malformazioni o sindromi genetiche, nonché rappresentare un pericolo per la sopravvivenza del bambino.

Purtroppo non è sempre facile vedere con l'ecografia eventuali problemi del cordone ombelicale, ma in determinate situazioni il medico curante potrebbe consigliare esami di approfondimento o programmare un parto cesareo.

Il sangue del cordone

Il sangue del cordone ombelicale è particolarmente ricco di cellule staminali, che possono essere prelevate al momento del parto, conservate, e in seguito utilizzate per la cura di patologie, come le leucemie. La donazione del sangue da funicolo ombelicale può essere sia di tipo eterologo, ovvero a disposizione della comunità, sia di tipo autologo, ad uso esclusivo del nascituro o dei suoi congiunti in caso di necessità.

Il taglio del cordone

Con il taglio del cordone ombelicale si determina il definitivo distacco tra il bimbo appena nato e la madre.

Fino a poco tempo la cesura avveniva immediatamente, ma ora l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) consiglia di attendere almeno due /tre minuti per permettere un ulteriore apporto di sangue fetale al bimbo e di ridurre così il rischio di anemia fetale. Questo taglio "ritardato" è possibile anche nel caso di bambini nati prematuramente.

Al momento non esistono studi scientifici che dimostrino con certezza i vantaggi della pratica lotus, che non prevede la recisione del funicolo, il quale rimane così attaccato alla placenta finché non si stacca da solo.

Prendersi cura del moncone

Gli accorgimenti da attuare per prendersi cura della parte del cordone che rimane attaccata al bebè sono piuttosto semplici. Basta tenere pulita e asciutta il più possibile l'area interessata, così da favorirne l'essicamento e il conseguente distacco. L'utilizzo di garze sterili e traspiranti può essere un buon modo per raggiungere questo scopo.

In caso di necessità si può ricorrere a leggere detersioni con acqua o acqua e sapone, ma sono caldamente sconsgliate le applicazioni di disifenettanti o antibatterici.

FONTI: Medicine.Yale.Edu; March of Dimes; Webmd

Domande e risposte

A cosa è legato il cordone ombelicale?

Il cordone ombelicale lega il feto alla placenta.

Cosa si fa quando cade il cordone ombelicale?

Basta tenere pulita e asciutta l'area interessata. Si possono usare garze sterili e traspiranti per coprire il moncone.

Quando inizia a formarsi il cordone ombelicale?

Il cordone ombelicale si forma già dalla quinta settimana e comincia a nutrire il feto dalla sesta.

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