Consulenza della prof.ssa Irene Cetin, responsabile dell’U.O. di ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano e Professore dell'Università di Milano, e della dott.ssa Cristiana Berti, Tecnologa alimentare e Dottore di ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica.
Il ferro è un componente dell’emoglobina, che ha la funzione di trasportare l’ossigeno nel sangue; inoltre è un componente dei fattori che partecipano al metabolismo energetico. In gravidanza il fabbisogno di ferro aumenta, sia perché aumenta il volume di sangue in circolo, sia perché il ferro contribuisce allo sviluppo del sistema nervoso fetale.
Dove si trova
“Il ferro ‘eme’, che è la forma più biodisponibile, si trova nella carne e nel pesce” evidenzia la dott.ssa Berti. “Ma il ferro – nella forma non-eme - è contenuto anche in legumi, frutta secca e ortaggi a foglia verde scuro. L’associazione con acido ascorbico ne migliora l’assorbimento, quindi ok al limone spremuto sugli spinaci e sulla bistecca. Se, nonostante gli accorgimenti alimentari, gli esami del sangue rilevano un’anemia importante, è il caso di ricorrere ad integratori”.
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