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Pancione, se la mamma parla, lui ascolta

di Nostrofiglio Redazione - 13.05.2013 - Scrivici

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Presto i nascituri riescono a distinguere i rumori "buoni" da quelli "cattivi". I messaggi d’amore della mamma sono sempre ben accetti: quando parla al bimbo in pancia, lui si calma o si dimena felice.a.

Il primo senso che si sviluppa nel feto è il tatto: la pelle reagisce già alla settima settimana. Il bimbo può sentire il calore del liquido amniotico, il ritmo degli organi interni della mamma e ondeggiare con il battito del suo cuore. Alla venticinquesima settimana anche l’udito è sviluppato. Tutte le mamme lo sanno: se accendevano il tritatutto o chiudevano forte la porta, il loro bimbo nel pancione iniziava a scalciare. Leggi Il bambino si muove

I bambini nel pancione si rilassano quando la mamma parla

Presto i nascituri riescono a distinguere i rumori "buoni" da quelli "cattivi". I messaggi d’amore della mamma sono sempre ben accetti: quando parla al bimbo in pancia, lui si calma o si dimena felice.

"Dopo l’ecografia chiedo alle donne di rimanere distese ancora un po’ e di parlare a voce alta con il loro bambino. se dopo poco guardo ancora una volta sul monitor, la maggior parte dei bimbi nuota molto rilassata nell’utero, la frequenza delle pulsazioni del piccolo diminuisce e a volte riesco addirittura a riconoscere la rilassatezza nelle linee del loro viso," spiega Manfred Hansmann, direttore della clinica ginecologica universitaria di Bonn e pioniere nel campo delle ecografie su nascituri, che osserva da diversi anni quanto la futura mamma e il suo bambino siano legati a doppio filo già nel pancione. Leggi Coccole al piccolo

La relazione mamma-bambino. I ricercatori che si occupano della vita prima della nascita sostengono che mamma e bambino siano legati intimamente, anche se questa via di comunicazione non si può dimostrare a livello biochimico o con gli ultrasuoni dell’ecografia. "Il nascituro percepisce lo stato d’animo della mamma, sente i suoi pensieri", afferma Thomas Reinert, specialista tedesco di medicina psicoterapeutica, che studia da anni la vita prenatale.

Nelle fasi positive della gravidanza, le donne sono felici del rapporto intimo che hanno con il bambino.

Nei periodi meno positivi questa vicinanza può preoccupare perché intuiscono di non riuscire a tenere lontano dal nascituro i problemi della vita. "Le sensazioni delle future mamme plasmano il bimbo", afferma Reinert. "Se nel pancione la creatura sente solo un rifiuto, poi sarà difficile che si piaccia."

Tutte le mamma vorrebbero sempre essere allegre e felici, ma purtroppo non è sempre possibile. Bisognerebbe quindi reprimere le sensazioni negative? "No, nessuna futura mamma deve pretendere questo da se stessa", afferma Reinert. "Non bisogna però sottovalutare le sensazioni dei bimbi per alleggerire la vita delle mamme."

I nascituri soffrono insieme alla mamma quando lei sta male. Fa male anche solo a pensarlo. Ma le scoperte di Reinert e dei suoi colleghi consolano: il bimbo nel pancione vive molto al presente. E così, se partecipa alla tristezza della mamma, torna presto sereno quando lo è la. E anche brevi fasi di riconciliazione con il piccolo si riflettono in modo positivo sul suo animo. Mentre si intravede la luce in fondo al tunnel, “il bambino in pancia è in un paradiso - conclude Reinert -. Sente che c’è qualcosa di cui essere felici e che è in cammino con la mamma per raggiungere quello stato di felicità."

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