Home Gravidanza Feto

Perché il bambino scalcia nel pancione?

di Niccolò De Rosa - 11.01.2022 - Scrivici

perche-il-bambino-scalcia-nel-pancione
Fonte: Shutterstock
Già dalle prime settimane il feto si muove nell'utero con una certa frequenza. Perché  dunqie il bambino scalcia nel pancione?

I calcetti sferrati dal feto dentro all'utero sono il segnale più chiaro e tangibile della nuova vita che sta nascendo, ma come mai il bambino sente la necessità di scalciare dentro al pancione? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare...

In questo articolo

Perché il bambino scalcia nel pancione?

Molti pensano che il bimbo avvolto dal caloroso abbraccio dell'utero materno inizi a muoversi per "sgranchirsi" gli arti in via di sviluppo. In effetti quest'idea non è molto lontana dalla verità visto che i movimenti del piccolo servono sì a far cambiare posizione a gambe e braccia ma per per aiutare l'organismo a sviluppare in modo corretto ossa, muscoli e articolazioni.

I calci al pancione, dunque, sono azioni necessarie per plasmare una struttira scheletrica e muscolare efficiente, tanto che diversi studi hanno posto in collerazione la poca "reattività" del feto con l'insorgere di malformazioni e patologie come la displasia dell'anca o l'artrogriposi, una contrattura articolare multipla che può compromettere lo sviluppo e la mobilità delle articolazioni.

Non solo, scalciare nel pancione aiuterebbe il piccolo a prendere consapevolezza del proprio corpo, in quanto i movimenti compiuti nel terzo trimestre di gravidanza permettono al feto di sviluppare le aree del cervello destinate all'elaborazione degli input sensoriali, stabilendo così il tipo di percezione che il nascituro avrà del proprio organismo.

Da quando il feto inizia a muoversi?

L'immagine del bimbo che viene percepito dall'esterno grazie ai calci che muovono la superficie del pancione è associata ad un momento piuttosto avanzato della gravidanza, quando il grambo materno si presenta ormai già bene in evidenza. Tuttavia i feti iniziano a scalciare molto presto, già intorno alla sesta settimana, ma tali movimenti sono del tutto impercettibili, anche per la madre.

La mamma infatti inizierà ad avvertire le "evoluzioni" del bimbo soltanto intorno alla ventesima settimana di gravidanza, benché il periodo con la maggiore probabilità di percepire i primi calcetti vada dalla sedicesima e la ventiquattresima settimana.

Cosa fare se il bimbo non scalcia?

Tutti i bambini si agitano nel pancione - chi può, chi meno - e non è detto che pochi movimenti siano indice di un problema, anche perché talvolta sono le madri a non riuscire ad avvertirli. Tuttavia la variazione d'intensità di calci e/o capriole del piccolo potrebbero rappresentare un campanello d'allarme, dunque è importante che la futura mamma impari a conoscere le caratteristiche dei rivolgimenti del proprio figlio.

Pertanto, qualora si percepisca una rilevante riduzione dei movimenti fetali - soprattuto durante le ultime settimane di gravidanza - è sempre meglio sottoporsi ad un controllo specialistico per monitorare la situazione e verificare che tutto stia procedendo per il verso giusto.

Fonti: Focus; Humanitas

TAG:

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli