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Cos’è lo zigote e cosa c’è da sapere

di Simona Bianchi - 14.11.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Lo zigote è la cellula derivante dall'unione di un ovulo con uno spermatozoo. Come è fatto, quando si definisce e che differenza c'è con l'embrione

In questo articolo

Cos’è lo zigote

Lo zigote è la cellula derivante dall'unione di un ovulo con uno spermatozoo, ognuno dei quali ha 23 cromosomi, ovvero la metà di quelli normalmente presenti nelle cellule di una persona. L'unione tra ovulo e spermatozoo ricostituisce quindi l'intero patrimonio genetico. Lo zigote ha perciò 46 cromosomi divisi in due strutture, dette pronuclei. I pronuclei sono visibili, nella cellula uovo, dopo circa 16-20 ore dal momento dell'ingresso dello spermatozoo. Lo zigote si divide molto rapidamente attraverso un processo detto mitosi. Le due cellule ottenute da questa divisione si dividono a loro volta. Di divisione in divisione e attraverso diversi stadi di sviluppo si arriva infine alla formazione di un embrione.

Quando si definisce lo zigote

Dopo la sua formazione, generalmente, lo zigote può iniziare quasi subito a suddividersi oppure entrare in un periodo di riposo. Nella specie umana, in particolare, lo zigote appena formato percorre una delle tube di Falloppio femminili verso l'utero, dividendosi costantemente. Tutte le prime suddivisioni avvengono senza aumento di dimensioni. Dopo circa una settimana, la massa di cellule embrionali chiamata blastocisti, si impianta nel rivestimento dell'utero e inizia a dividersi e a crescere progressivamente di dimensioni, ricevendo nutrimento dall'endometrio, la parete uterina.

Come è fatto e quanto è grande lo zigote

Dal momento della penetrazione dello spermatozoo nell'ovulo, il processo di fusione dei nuclei dei gameti in un unico nucleo dura circa 24 ore e dà origine alla cellula diploide che è lo zigote del diametro All'inizio lo zigote di circa 0,1 mm, lo stesso dell'ovulo non fecondato. Una volta formatosi, come già detto, si dirige verso l'utero attraverso una delle due tube di Falloppio, dividendosi internamente e aumentando il numero di cellule in esso contenute, ma mantenendo costanti le proprie dimensioni. Questa fase è chiamata blastocistogenesi con la segmentazione dello zigote fino a 64 cellule, che formano la blastocisti, ogni cellula della blastocisti è detta blastometro.

Che differenza c’è tra embrione e zigote

Dal processo iniziato dallo zigote si origina l'embrione che è il prodotto del concepimento, lo stadio di sviluppo e di differenziamento più precoce di un feto, compreso tra la fecondazione e l'inizio del terzo mese di gravidanza. Negli esseri umani, di solito, l'uso del termine embrione viene posticipato dopo un certo numero di divisioni cellulari successive allo zigote che portano alla formazione del bottone embrionale all'interno della blastocisti, cioè la differenziazione morfologica che permette di distinguere l'embrione dalla placenta. Il termine embrione viene anche usato per definire l'organismo dopo che è avvenuto l'impianto nella mucosa uterina, evento che dà inizio alla gravidanza dopo la fecondazione-concepimento. Alcune volte con la parola embrione si intende lo sviluppo dell'organismo umano dalle prime fasi ovvero da zigote a morula, blastula e gastrula.

Dalla fecondazione all’embrione

Con la prima divisione dello zigote si formano due cellule che poi diventano 4, 8, 16 e così vi. Nel passaggio da 8 a 16 cellule, l'embrione inizia un processo detto di "compattazione". Le cellule (chiamate blastomeri) si schiacciano le une sulle altre formando una massa cellulare compatta, che massimizza i contatti tra una cellula e le circostanti. A questo stadio l'embrione si trova al 4°giorno del suo sviluppo e viene chiamato morula. La morula continua ad aumentare esponenzialmente il numero delle sue cellule. Mantiene però sempre costante il suo diametro, delimitato dalla presenza della zona pellucida, lo strato protettivo che circonda l'embrione. Quando l'embrione è costituito da un centinaio di cellule inizia a formare una cavità, detta blastocele, che si espande progressivamente ed è definita di "cavitazione". Il processo si conclude con la formazione della blastocisti, quando l'embrione ha circa 180 cellule. Verso la fine del 5° giorno di sviluppo, la blastocisti, ormai completamente espansa, rompe la zona pellucida, abbandona il suo involucro protettivo e si impianta nell'endometrio.

FONTI:

Zigote

Embrione

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