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Frutta secca in gravidanza: perché mangiarla fa bene

di Niccolò De Rosa - 19.05.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La frutta secca in gravidanza è un'opzione nutriente e molto sana sia per la futura mamma che per il feto. Ecco tutti i benefici

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Frutta secca in gravidanza

Durante la gravidanza l'alimentazione è un aspetto da curare con particolare attenzione. Ciò che si mangia durante la dolce attesa infatti non solo influisce sul fisico della madre, ma condiziona (anche per il lungo termine) lo stato di salute del bimbo che nascerà. I famosi "primi mille giorni" del neonato iniziano infatti dal concepimento. Certo, non sempre è facile rispettare una dieta sana ed equilibrata, anche perché tra affaticamenti, voglie e sbalzi d'umore sono molti i momenti che possono spingere una futura mamma a "sgarrare" con cibi poco consigliati, ma per fortuna c'è un gruppo di alimenti che oltre ad essere un ottimo "tappabuchi", rappresenta anche un concentrato di benefici nutrizionali: la frutta secca.

Noci, mandorle, arachidi, pistacchi e simili sono infatti alleati preziosissimi per placare la fame e al contempo alimentare adeguatamente il corpo di una donna gravida. Vediamo perché.

I benefici della frutta secca

La frutta è in generale una delle categorie alimentare imprescindibili cui ricorrere per condurre una vita sana. Tuttavia durante la gravidanza ci sono casi molto particolari in cui anche alcuni frutti potrebbero non essere consigliatissimi. Se ad esempio si è fuori casa e non si ha la possibilità di lavare accuratamente un frutto, si potrebbe incorrere nel rischio toxoplasmosi.

La frutta secca invece è un sempre pronta da consumare (a patto di averla sgusciata in precedenza), nutriente e sana. Cibi come nocciole o mandorle sono infatti un concentrato di:

  • energia,
  • fibre,
  • acidi grassi essenziali (omega 3)
  • vitamine,
  • calcio
  • e sali minerali.

Il tutto per un bassissimo contenuto di grassi

Non solo, la frutta secca - e in particolare le noci - è ricchissima di acido folico (o vitamina B9), una sostanza che se assunta in gravidanza aiuta la riproduzione cellulare e a prevenire alcune malformazioni congenite (come la spina bifida). Attenzione che l'alimentazione non è sufficente a coprire il fabbisogno di acido folico, per questo ne viene consigliata l'integrazione quando si inizia a cercare un figlio fino al terzo mese di gravidanza.

I tipi di frutta secca

La frutta secca può essere "polposa" o "a guscio".

Frutta secca polposa

A questa categoria appartengono datteri, uva passa, fichi ma anche prugne e albicocche, che non sempre vengono riconosciute come frutta secca.

Tale tipologia di frutta è ricca di fibre, vitamine (A e E, in particolare), sali minerali (come il magnesio) e zuccheri, al netto di un bassissimo apporto di grassi.

Frutta a guscio

Qui rientrano noci, pistacchi, castagne, pinoli, nocciole, arachidi e simili. A differenza della frutta secca polposa, questi alimenti sono ricchi di grassi, ma grassi "buoni", poiché si trovano sotto forma di acidi grassi insaturi e polinsaturi (soprattutto Omega-3 e Omega-6) che riducono il livello di colesterolo.

Poca la quantità di zuccheri, mentre rimane buono il livello di proteine vegetali e vitamine (B ed E, prevalentemente). Alto l'apporto calorico, ma comunque contenuto all'interno di un regime considerato sano.

Esistono controindicazioni?

Dal punto di vista alimentare, la frutta secca in gravidanza è considerato alla stregua di un super-food, nutriente e particolarmente sano. Tuttavia esistono pochi limitati casi in cui può essere bene fare attenzione al consumo:

  • In presenza di determinate allergie (es: allergia alle arachidi)
  • In presenza di problemi di diabete. In tal caso la frutta secca polposa potrebbe non essere consigliata.

In ogni caso eventuali limitazioni alimentari dovrebbero essere concordate con uno specialista qualificato.

FONTI: Humanitas; MedicalNewsToday; BabyCenter

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