Se la gravidanza è fisiologica, non c’è pressione alta, diabete o altri disturbi, la futura mamma può andare dappertutto, pur con le dovute attenzioni. L’unico consiglio potrebbe essere quello di tenere in considerazione l’epoca di gestazione: nel primo trimestre non ci sono particolari problemi (il rischio di aborto spontaneo non è certo condizionato dal fatto di andare in vacanza!) e, se la mamma se la sente, nulla vieta di trascorrere qualche giorno di relax nel luogo che preferisce.
Il miglior periodo per viaggiare è tra il quinto e il settimo mese: nausea e vomito sono spariti e ci si sente in forma
Nel secondo trimestre, soprattutto dalla 27-28^ settimana in poi, meglio recarsi in luoghi che abbiano vicino una buona struttura ospedaliera: sebbene accada raramente, c’è un rischio di parto prematuro, che a quest’epoca gestazionale richiede l’assistenza di un centro specializzato. Se la donna si trova al termine della gravidanza, invece, l’importante è che ci sia vicino un ospedale: se il bebè ‘bussa’, anche se si partorisce in un paese diverso dal proprio, che problema c’è?
(Consulenza: Gabriele Rossi, Dirigente medico della Patologia della Gravidanza presso la Clinica Mangiagalli di Milano)
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