Quante visite di controllo sono consigliate se la gravidanza non è a rischio?
La prima visita dovrebbe essere fatta tra la sesta e l’ottava settimana. Per il resto della gravidanza ci sono diverse scuole di pensiero.
Stefano Bianchi, professore associato di ginecologia-ostetricia dell’Università di Milano e primario all’Ospedale San Giuseppe di Milano, dice: “Consiglio di fare una seconda visita dopo la dodicesima settimana per rivalutare la donna alla fine del primo trimestre di gravidanza, una terza visita intorno a 22-26 settimane e poi mensilmente”.
Ogni mese è necessario ripetere alcuni esami del sangue: emocromo, transaminasi ed eventualmente unicemia e glicemia. Stessa cosa per l’esame delle urine.
“In assenza di rischi, tra la dodicesima settimana e la ventiduesima-ventiseiesima non è dunque necessario sottoporsi a visite ginecologiche,” continua Bianchi, sottolineando che “questo non è un periodo senza osservazione perché qui si concentrano gli accertamenti di diagnosi prenatale. Si possono fare il duo-test, la villocentesi o l’amniocentesi e si deve fare l’ecografia morfologica”.
Ogni mese è necessario ripetere alcuni esami del sangue: emocromo, transaminasi ed eventualmente unicemia e glicemia. Stessa cosa per l’esame delle urine.
(Consulenza medica: Stefano Bianchi, professore associato di ginecologia-ostetricia dell’Università di Milano e primario all’Ospedale San Giuseppe di Milano)
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