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Grembo materno

di Sara Sirtori - 17.07.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Che cos'è il grembo materno e cosa sente davvero il feto nel pancione? Come sopravvive e come cresce? Ecco come si compie la straordinaria avventura di una vita che nasce.

In questo articolo

Grembo materno

Una delle cose più belle e importanti che si instaura durante la gravidanza è il rapporto indistruttibile tra mamma e figlio.

Protetto nel grembo materno, il bambino sente la voce della mamma come una sorta di vibrazione, in grado di tranquillizzarlo e rilassarlo. Il bambino "respira", si nutre e riesce a capire, dal tono amorevole, quando ci si rivolge a lui con amore e affetto. Per questo è molto importante accarezzare il pancione e parlargli dolcemente. 

Cosa sente e cosa impara il feto nel pancione, mentre è avvolto nel liquido amniotico

1. Che cos'è il grembo materno

Il grembo materno è l'utero di donna durante la gravidanza, la parte in cui si forma il bambino.

Quando ha inizio la vita di un nuovo individuo?

Una nuova vita nasce nel momento in cui avviene la fecondazione:  il gamete maschile (spermatozoo) penetra in quello femminile (cellula uovo o ovulo) formando una cellula a doppio contenuto cromosomico (cioè con il DNA completo), detta zigote. Questa prima cellula si dividerà successivamente producendo molti miliardi di cellule che andranno a costituire il corpo adulto.

Durante i nove mesi di gestazione, il feto sopravvive e cresce nel grembo materno, proprio come se respirasse e mangiasse. Questo grazie alla presenza di quello straordinario organo che è la placenta, che avvolge il feto e mette in contatto la mamma con il suo bimbo.

2. Che cosa sente il feto nel pancione

Tatto

Dopo le 20 settimane il feto può sentire le carezze di mamma e papà

Infatti, a svilupparsi per primi sono i recettori responsabili delle sensazioni tattili presenti sulla pelle: già a otto settimane questi recettori cominciano a comparire intorno alla bocca e verso le 12 settimane su tutto il viso, i palmi delle mani, la pianta del piede, per poi estendersi progressivamente su tutto il corpo entro le 28 settimane.

E quando il bambino comincia a sentire stimoli piacevoli o dolorosi?  Si tratta di un processo graduale, ma si può dire che nel corso del secondo trimestre le sensazioni diventano sempre meno confuse e più raffinate. 

Udito

Già a 30 settimane il feto può sentire la voce di mamma e papà

A 30 settimane, il feto sente praticamente tutti i rumori materni di fondo, come i rumori digestivi o il battito cardiaco, che da subito impara a riconoscere come familiari, poi la voce della mamma ed anche quella del papà, che distingue dalla voce materna.Sin da 28-30 settimane è importante cominciare a parlare al bambino, così ha tutto il tempo per memorizzare i suoni a lui cari e riconoscerli dopo la nascita.

Gusto e olfatto

Le papille gustative sulla lingua cominciano a formarsi intorno alle 8 settimane, e continuano il loro sviluppo fino alla nascita. Anche i recettori dell'olfatto iniziano a svilupparsi presto, intorno alle 8-9 settimane, quando cominciano a formarsi i nervi e i bulbi olfattivi.

Vista


Dopo le 26 settimane il feto percepisce la luce che filtra nel pancione.

La vista è l'ultimo senso a svilupparsi: le palpebre infatti restano chiuse fino alla 26esima settimana, per consentire il corretto sviluppo della retina. Dopo quest'epoca, il feto riesce a percepire la luce che filtra attraverso il pancione, soprattutto se viene esposto a una fonte di luce intensa come quando si sta al sole con la pancia scoperta.

3. Che cosa impara il feto nel pancione

Come già detto sopra, già durante la vita intrauterina il bebè matura le proprie capacità sensoriali. Attraverso i suoni, soprattutto la voce materna, il nascituro inizia a capire gli stati d'animo e risponde ai cambiamenti alterando il proprio battito cardiaco e comportamento.

Ma non solo attraverso il suono, ma anche con il gusto, l'olfatto e... il movimento.

Memoria dei suoni

  • Suoni interni

Il più importante è il battito cardiaco materno che induce effetti benefici anche sul neonato: i bebè che ascoltano la registrazione del battito cardiaco materno, sono più tranquilli. 

  • Suoni interni-esterni

La voce della mamma si colloca a metà in quanto viene percepita dal bambino sia come suono interno che esterno e rispetto ad altre voci, ha un suono caratteristico giungendo al feto deformata, priva delle componenti più acute. Il nascituro non è in grado di riconoscere le singole parole, ma percepisce timbro, intensità e durata dei suoni. 

  • Psicofonia

Secondo alcune ricerche della cantante francese Marie-Luise Aucher (1908-1994), circa l'effetto del suono sul corpo umano, la voce materna più acuta, risuonerebbe nella metà superiore del corpo del feto, mentre quella paterna, in genere più bassa, agirebbe a livello inferiore, influenzando positivamente la coordinazione senso-motoria del nascituro.

In Italia, la maggior esperta di psicofonia è l'ostetrica Elisa Benassi che consiglia tale pratica per ridurre ansia e stress tipici della gravidanza e per creare un importante legame con il proprio bambino.

  • Suoni esterni

Il feto percepisce in maniera attutita anche i suoni provenienti dall'esterno. Gli studi hanno mostrato come il bambino in grembo ascolta e reagisce ai rumori esterni quotidiani (telefono, TV, voci, traffico) in base alla loro intensità con comportamenti differenti.

Musica

Comportamento particolare si ha invece con la musica. Il ricercatore Michele Clements nei suoi studi ha mostrato come Mozart e Vivaldi abbiano un effetto calmante sui nascituri, mentre altri compositori come Brahms e Beethoven determinano agitazione. Lo stesso accade con la musica rock: non è raro che durante i concerti rock donne in gravidanza debbano allontanarsi per i calci continui del loro bebè.

Memoria dei gusti e degli odori

Durante la vita intrauterina il feto inizia a memorizzare gli odori. Attraverso il liquido amniotico, il nascituro percepisce i gusti e i sapori del cibo che mangia la mamma. I ricercatori del Centro Europeo delle Scienze hanno studiato le reazioni dei neonati a fiocchi di cotone imbevuti con differenti liquidi amniotici: ognuno di loro mostrava più interesse verso il liquido della propria mamma. Tale memoria è alla base dell'allattamento: il latte racchiude quegli odori percepiti durante la vita in grembo e un cambiamento improvviso dell'alimentazione potrebbe provocarne un rifiuto. Dalla 12° settimana il feto può ingoiare e impara a riconoscere quei sapori tipici presenti nel liquido amniotico che ritroverà poi nel colostro.

Memoria del movimento

Uno studio condotto in Italia dall'U.O. Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Le Scotte ha evidenziato come l'equilibrio del bambino e la sua ricerca di stimoli motori è relazionato alle abitudini della mamma durante il periodo di gravidanza. 

I bambini di mamme che sono rimaste ferme (o a letto) durante tutti i 9 mesi mostrano qualche difficoltà di equilibrio in più rispetto ai bebè nati da mamme più attive. Ad esempi,o molto frequente in questi neonati è il mal d'auto fenomeno legato al sistema dell'equilibrio. La carenza di stimoli motori prenatali influirebbe sul corretto sviluppo del sistema vestibolare.

I bambini nati da madri che praticano ad esempio la danza richiedono di essere cullati più a lungo in quanto erano abituati ad essere sottoposti a un continuo movimento.

4. Il feto e il liquido amniotico

Il liquido amniotico è il liquido che avvolge il bambino durante i nove mesi, lo protegge da traumi e da infezioni, lo tiene al caldo e gli consente di allenare l'apparato digerente e respiratorio. E, al momento della nascita, lo aiuta ad uscire dalla pancia della mamma.

Il liquido amniotico ha diverse funzioni che consentono lo sviluppo normale del feto:

  • lo protegge contro i traumi,
  • attutisce i suoni e rumori esterni,
  • e consente la sua crescita in modo da non schiacciare le strutture anatomiche.
  • Inoltre, mantiene la stabilità termica e fa sviluppare normalmente i polmoni, il tratto gastroenterico e il sistema muscolo-scheletrico, protegge dalle infezioni e serve anche a nutrire il bambino.

Attraverso il liquido amniotico inoltre il feto impara a conoscere i gusti alimentari della sua mamma, dal momento che nel liquido passano le molecole aromatiche dei cibi, che andranno ad influenzare il gusto futuro del bebè.

Grazie al liquido amniotico, infine, il piccolo può muoversi in libertà, per poi mettersi a testa in giù nelle ultime settimane prima del parto. 

5. Storie con rapporti speciali tra mamma e bimbo nel pancione

Come nasce l'amore materno?

La verità è che un figlio ti stravolge la vita. TU come essere non esisterai più, TU come donna non sarai più considerata. E bisogna prepararsi a questo.  Ti ho, ti abbiamo desiderato e sei arrivata con tanto amore. Ed ora vorrei che scomparissi! "Rivoglio la mia vita!", ho urlato l'altro giorno al tuo papà!  Avevo bisogno di aiuto perché stavo compromettendo il mio rapporto con la piccola...

Leggi tutta la storia di una mamma che racconta come nasce l'amore materno

Il profumo del neonato... irresistibile

Non riesco a resistere. Ho sempre pensato fosse qualcosa di legato al nostro istinto, fondamentale per creare quel legame che nel corso dei millenni ha ogni volta consolidato il legame mamma-bambino, così da proteggere il nuovo nato e permettergli la sopravvivenza.
Il profumo di mio figlio. Un misto di morbidezza, pane caldo, latte e borotalco. Ci sono addirittura dei profumi che amo proprio perché hanno quel vago sentore di borotalco che mi rimandano alla sensazione di neonato.

Leggi tutta la storia di una mamma e del legame con suo figlio, consolidato dal suo profumo irresistibile

Poesia dedicata a mia figlia: La vita nelle tue manine

Care mamme, la poesia è un linguaggio molto personale in cui l'immaginazione e la creatività svolgono il loro compito uniti dall'indissolubile legame dell'amore. E chi più di una mamma conosce questo sentimento? Vi regalo una mia poesia dedicata a mia figlia.
Il testo, anche se è prodotto da un autore, nel momento in cui si scrive non è più dello scrittore, ma diventa un prodotto indipendente e nel quale chiunque lo legga si può ritrovare.

Leggi tutta la poesia che una mamma dedica a sua figlia a cui la lega un amore indissolubile

Domande e risposte

In quale periodo il bimbo comincia a muoversi nel pancione?  

Già alla fine del terzo mese il nascituro si muove e guizza come un pesciolino. Dall’11a alla 14a settimana il bimbo comincia a corrugare la fronte, a muovere le labbra e la testa.

Come si riconoscono i movimenti del bimbo nel pancione?  

È una percezione estremamente soggettiva: qualcuna l’ha paragonata a uno sfarfallio, uno sbatter d’ali, altre a un battito di cuore. Certe mamme raccontano di essersene rese conto solo in un secondo momento, pensando semplicemente che si trattasse di movimenti intestinali.

Dal modo in cui si muove si può già intuire il carattere del bebè?  

Sicuramente sì: c’è chi è più vivace, chi è più tranquillo. La mamma può individuare il temperamento del bebè ancora prima della nascita.

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